In una sala gremita di sostenitori, quella dell’Hotel Quattrotorri, il sindaco uscente di Perugia Andrea Romizi ha presentato ufficialmente la sua lista “Fare Perugia” per le prossime elezioni amministrative. L’evento non solo ha rappresentato la chiusura di un decennio di amministrazione caratterizzato da importanti successi e sfide superate ma ha anche aperto le porte a una nuova fase sotto la guida della candidata sindaca Margherita Scoccia.

Un saluto sentito ed emozionante quello ad Andrea Romizi, che ha visto centinaia di persone (oltre 500) accalcarsi per assistere non solo al passaggio di testimone a Scoccia – avvenuto tra grida di giubilo e fischi di apprezzamento – ma anche al nuovo inizio di Forza Italia. Dopo aver scalzato la sinistra nel capoluogo umbro, ormai 10 anni fa, e aver rilanciato la città di Perugia attraverso traguardi significativi, ora Romizi lancia la sua lista, accolta da quella che è stata a tutti gli effetti una standing ovation.

Fare Perugia” si presenta come un progetto politico innovativo, che unisce la componente di Forza Italia e diverse anime civiche, tra cui “Civici X” di Andrea Fora e l’Associazione “Fuori Tutti”. Questa coalizione mira a continuare il lavoro iniziato da Romizi, proponendosi come un solido punto di riferimento per i cittadini e come garanzia di un’amministrazione proattiva e inclusiva. L’obiettivo è quello di superare la soglia della doppia cifra in termini di consenso elettorale, consolidando il centrodestra in vista delle future sfide politiche.

Romizi sindaco uscente di Perugia: il suo ricordo dei dieci anni passati

Parte da lontano il ricordo di Romizi alla sua amministrazione della città di Perugia, da quel 2014 in cui “hanno fatto la differenza i nostri sogni” perché, come dichiara a tutti i cittadini presenti “un grande sogno consente anche a persone semplici di fare grandi cose“. I dieci anni da sindaco di Perugia, ammette, sono stati “dieci anni complessi ma non risparmia ringraziamenti ai suoi più fedeli collaboratori grazie ai quali “non c’è stato un giorno in cui mi sono sentito solo“.

Andrea Romizi ha voluto ricordare anche i tanti traguardi raggiunti dalla sua amministrazione, sottolineando come il lavoro svolto abbia posto le basi per un futuro prospero per Perugia. Tra i successi più significativi, al primo posto c’è sicuramente il risanamento del bilancio comunale, ma anche la riqualificazione urbana – i progetti della Cittadella giudiziaria e della Città del cioccolato al Mercato coperto su tutti – e l’attenzione al welfare, fino agli investimenti nell’istruzione. Questi risultati hanno trasformato la città migliorando la qualità della vita dei cittadini e rendendo Perugia un modello di gestione amministrativa efficiente e attenta.

In tutti questi dieci anni mi sono chiesto ‘Avrò fatto abbastanza? Posso fare meglio?’ Il dubbio non mi ha mai abbandonato”, ammette. Romizi conclude passando il testimone a Scoccia: “Restituiamo alla comunità – ha detto – un ente in salute, con i conti rimessi faticosamente in ordine. Abbiamo sempre messo al centro di ogni progetto la persona nella sua interezza“. Ma il suo non è un vero e proprio addio alla città e la sua lista lo conferma: “Abbiamo raggiunto grandi risultati, ma di fronte a noi c’è ancora tanta strada da percorrere per continuare a ‘Fare Perugia’ insieme“.

“Fare Perugia”, il progetto unisce destra e civici

Prima del sentito e puntuale intervento di Andrea Romizi, sul palco della sala congressi dell’Hotel Quattrotorri di Perugia sono intervenuti gli altri componenti della lista “Fare Perugia”. Da Fiammetta Modena, coordinatrice provinciale di Forza Italia, ai consiglieri comunali di Forza Italia Daniela Casaccia, Giacomo Cagnoli, Federico Lupatelli, Alessio Fioroni e Michele Cesaro. Non sono mancati, ovviamente, i componenti civici della coalizione, Andrea Fora per Civici X e il vicesindaco Gianluca Tuteri per l’associazione “Fuori Tutti”.

Forza Italia porta all’interno di questo progetto quei valori di convivenza civile che da sempre la contraddistinguono e che oggi celebriamo in occasione del Giorno dell’unità nazionale. Valori che si traducono nell’affidabilità, nella responsabilità e nella capacità d’ascolto dei nostri amministratori. La capacità della comunità di Forza Italia di interpretare questi valori ci sta facendo vivere una nuova primavera“. Con queste parole Fiammetta Modena ha presentato la lista coordinata da Romizi per le amministrative di giugno.

Sul fronte dei civici è Andrea Fora a prendere la parola motivando la scelta di correre con Romizi: “Crediamo che a Perugia non servano urla, bandiere in piazza, proclami ideologici e pessimisti che evocano buio solitudine e paura” per questo, prosegue, “abbiamo deciso di affiancare l’esperienza politica di Romizi con un brand che abbiamo chiamato ‘Fare Perugia‘”. Andrea Fora conclude con una riflessione che sa di conferme: “Pensiamo che in dieci anni di amministrazione questa città sia migliorata e tante cose siano state fatte“.

Il passaggio di testimone a Margherita Scoccia

Lo slogan scelto dai componenti di “Fare Perugia” per la campagna elettorale di questa nuova lista, che ha inizio ufficialmente oggi, ribadisce quanto fatto fino a ora e ha il sapore di un’invito all’azione. Il valore dei fatti è un messaggio potente, d’impatto e pone l’accento sulla concretezza dei risultati raggiunti dall’amministrazione di Perugia fino a oggi.

Ma uno dei momenti più emozionanti e sentiti dell’evento è stato il passaggio di testimone da Romizi a Scoccia, avvenuto sotto uno scroscio di applausi e un forte abbraccio da parte del sindaco uscente. La candidata sindaca di centrodestra e civici, sostenuta da “Fare Perugia”, è salita sul palco e ha ringraziato Romizi con cui, afferma, ha sempre fatto “lavoro di squadra nonostante le divergenze“. “La collaborazione e il rispetto reciproco sono stati i pilastri del nostro percorso” – continua – “È questa sinergia che ci ha permesso di rappresentare le molteplici anime di Perugia, unendo le nostre visioni in un progetto comune“.

Scoccia conclude il suo intervento con uno sguardo al futuro: “Ho l’onore e l’onere di raccogliere la preziosa eredità politica che ci lascia Andrea Romizi. Preziosa perché è un’eredità di valori e di azioni concrete che non deve andare persa. Perché dobbiamo pensare al domani, al nostro futuro, dobbiamo ragionare per il bene dei nostri figli“.