14 Apr, 2025 - 20:00

Perugia scommette sul digitale: nasce la strategia per attrarre data center e innovazione

Perugia scommette sul digitale: nasce la strategia per attrarre data center e innovazione

Perugia è decisa a rafforzare la propria identità come città dell'innovazione e punta sempre di più sul digitale. La terza commissione del Consiglio comunale di Perugia ha infatti approvato senza riserve l'ordine del giorno presentato dalla consigliera Margherita Scoccia, volto a definire una strategia organica per l'insediamento e lo sviluppo dei data center sul territorio. L'obiettivo è ambizioso: trasformare Perugia in un hub nazionale per l'innovazione digitale, seguendo l'esempio di metropoli come Milano e Roma, ma puntando su un modello sostenibile, efficiente e regolamentato.

Digitale: data center e innovazione leve per la competitività territoriale di Perugia

Scoccia ha illustrato la proposta sottolineando come i data center rappresentino infrastrutture essenziali per la gestione dei dati in ambiti cruciali quali la sanità, la pubblica amministrazione, l'industria e i servizi digitali. 

Secondo la consigliera, servono strumenti urbanistici aggiornati e regole nuove, perché il Piano Regolatore Generale attuale non è più adeguato a sostenere un’economia digitale. Il nuovo codice Ateco, introdotto a livello nazionale, potrebbe rappresentare un'opportunità per designare aree idonee e aggiornare il PRG comunale, ma è necessario che anche la normativa locale si adegui. L’assenza di un quadro urbanistico coerente rischia infatti di frenare iniziative imprenditoriali cruciali. Per questo, sostiene Scoccia, è fondamentale intervenire ora, prima che altri territori colgano le opportunità che Perugia rischia di perdere.

Norme obsolete, investimenti fermi: la necessità di un cambio di passo

Il cuore dell'ordine del giorno è proprio nella richiesta di un cambio di paradigma normativo e amministrativo. Non solo aggiornamento del PRG, ma anche semplificazione delle procedure autorizzative attraverso l'istituzione di uno sportello unico dedicato, politiche di incentivazione economica per attrarre operatori del settore e un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Tra le proposte, l'uso obbligatorio di fonti rinnovabili, il riutilizzo del calore generato dai data center e un basso impatto sul consumo idrico.

Secondo Margherita Scoccia, l’obiettivo è duplice: creare le condizioni per attrarre investimenti e, allo stesso tempo, garantire uno sviluppo sostenibile del territorio. Il consigliere Stefano Nuzzo (M5S), dal canto suo, ha evidenziato che a dieci anni dall'inizio delle prime installazioni di data center in Italia la situazione normativa è ancora lacunosa e rischia di rallentare gli investimenti. Ha inoltre sottolineato che, in assenza di un coordinamento nazionale, l’aggiornamento degli strumenti normativi locali rischia di alimentare una sorta di anarchia procedurale.

Un piano condiviso, in attesa di un quadro nazionale più chiaro

Anche la giunta ha riconosciuto l'importanza strategica del tema. L'assessore all'Ambiente David Grohmann ha condiviso l'impianto dell'odg, pur sottolineando la necessità di attendere i decreti attuativi del testo unico in discussione alla Camera. Ha spiegato che non si intende riscrivere tutto il PRG, ma intervenire puntualmente sulle norme tecniche per includere i data center tra gli insediamenti industriali di nuova generazione. Ha inoltre ricordato che la valorizzazione delle aree industriali dismesse e le energie rinnovabili fanno già parte della linea di azione dell'amministrazione, che ha recentemente adottato anche il Paesc.

Sul fronte economico, l'assessore Andrea Stafisso ha messo in guardia rispetto ai limiti operativi di un Comune in grado di incidere solo marginalmente sugli investimenti più onerosi. Tuttavia, ha ribadito l'importanza di potenziare il data center comunale esistente e ha garantito l'impegno a semplificare le procedure grazie al processo in corso di digitalizzazione del Suape.

Il quadro è dunque in evoluzione, ma il messaggio è chiaro: Perugia vuole giocare un ruolo da protagonista nella partita della transizione digitale. Per farlo, serve un'azione corale tra istituzioni locali, Regione e governo nazionale. L'ordine del giorno approvato rappresenta un primo passo decisivo, nella consapevolezza che il futuro passa anche, e soprattutto, dalla capacità di gestire e valorizzare i dati.

AUTORE
foto autore
Giorgia Sdei
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE