Perugia, tabù sfatato: seconda vittoria consecutiva e derby in arrivo

Il Perugia di mister Giovanni Cangelosi è ufficialmente rinato. Sotto ogni punto di vista. Dall'atteggiamento tattico a quello mentale, fino ai risultati, l'unico vero termometro del calcio. Quando l'ex tecnico della Casertana è stato chiamato a sostituire Lamberto Zauli, la squadra navigava in acque agitate, con il rischio concreto di sprofondare nella zona play-out. Un gruppo smarrito, senza mordente, privo di identità. Ma nel giro di un mese la musica è cambiata radicalmente: ora il Grifo vola.

Con Cangelosi in panchina, i numeri parlano chiaro: tre vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Un ruolino di marcia che il Perugia non aveva mai avuto in questa stagione. L'ultima affermazione contro il Legnago Salus ha regalato la seconda vittoria consecutiva, sfatando una sorta di maledizione che aleggiava sulla squadra umbra. Continuità, attaccamento alla maglia, determinazione: valori che sembravano dimenticati e che ora sono tornati prepotentemente a caratterizzare il gruppo biancorosso.

Numeri e solidità: il Perugia è rinato

Ascoli, Torres e Legnago Salus sono state le vittime della rinascita, mentre il pareggio è arrivato contro il Milan Futuro. L'unica sconfitta si è registrata all'esordio di Cangelosi contro la capolista Virtus Entella, un test probante che però ha fatto da spartiacque per la svolta. Ma il dato che fa sorridere ancora di più è quello relativo ai gol subiti: appena tre nelle ultime cinque gare. Un netto miglioramento rispetto alla prima parte della stagione, segno di un'organizzazione difensiva finalmente efficace.

Se poi consideriamo che due di questi tre gol sono arrivati per errori individuali di Gemello, si capisce ancora meglio la solidità ritrovata della squadra. L'uscita sbagliata contro il Legnago Salus e la papera contro l'Ascoli sono episodi evitabili, che comunque non hanno intaccato l'ottima tenuta difensiva del Grifo. Con il rientro di Riccardi, Angella e il ritorno di Lewis, assente fino all'ultimo turno per infortunio, la difesa ha ritrovato la compattezza necessaria per affrontare il finale di stagione.

La vittoria contro il Legnago Salus ha mostrato un Perugia capace di soffrire. Il primo tempo è stato giocato con grande intensità, concretizzato da due gol. Ma nel secondo tempo, dopo la rete di Noce che ha riaperto la gara, sono riaffiorati i fantasmi del passato. A differenza di qualche settimana fa, però, la squadra non si è sfaldata, ha lottato e ha portato a casa tre punti d'oro. Un segnale di maturità, carattere e resilienza.

Il cambio di mentalità è evidente: oggi il Perugia scende in campo con la consapevolezza di poter vincere contro chiunque. Non più una squadra sfiduciata e fragile, ma un gruppo compatto, che si aiuta, che sa gestire i momenti della partita e che ha ritrovato fiducia nei propri mezzi.

Playoff nel mirino: il derby come esame di maturità

Con sei partite ancora da giocare, il Perugia ha completamente ribaltato il proprio obiettivo stagionale. Dalla lotta per non retrocedere, ora si guarda alla zona playoff con rinnovata ambizione. I biancorossi hanno raggiunto quota 39 punti, a sole due lunghezze dal Gubbio decimo, che occupa l'ultimo posto utile per la post-season. Al tempo stesso, la zona play-out è stata allontanata di dieci punti.

Ora però arriva la prova del nove: il derby contro la Ternana. Una sfida che va ben oltre i tre punti, un match che può segnare la stagione. La Ternana è seconda in classifica ed è una delle formazioni più attrezzate del torneo, ma nel calcio ogni partita parte dallo 0-0 e il Perugia ha dimostrato di potersela giocare con chiunque.

Una vittoria darebbe uno slancio incredibile sia dal punto di vista della classifica che del morale. Conquistare i tre punti nel derby significherebbe mettere un mattone decisivo per la corsa playoff e confermare la rinascita di una squadra che, con Cangelosi, ha ritrovato grinta, ordine e voglia di vincere.

Il Perugia è tornato. E ora vuole sognare in grande.