Serata di controlli serrati quella di sabato 8 novembre, quando la Polizia di Stato, con il supporto della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia Locale, ha messo in campo un servizio straordinario di controllo del territorio per presidiare i luoghi della movida perugina.
L’operazione, voluta dal Questore di Perugia Giuseppe Abenante e coordinata dal Vice Questore Francesco Falciola, si inserisce nel piano di prevenzione dei reati e tutela della sicurezza urbana avviato dalla Questura nelle ultime settimane.
Obiettivo principale: contrastare comportamenti pericolosi, vigilare sulla circolazione stradale notturna e garantire tranquillità e ordine pubblico nelle zone più frequentate dai giovani e dai cittadini.

I controlli si sono concentrati nelle vie e piazze del centro storico maggiormente interessate dalla movida: via Lanzi, via Fratini, via I Maggio e piazza dell’Olmo, tutte aree caratterizzate da locali, bar e grande afflusso di persone, soprattutto nel fine settimana.
Le pattuglie hanno proceduto all’identificazione di 66 persone, tra cui 52 italiani e 14 stranieri, e hanno effettuato numerosi accertamenti su veicoli e conducenti.
Durante il servizio, un uomo di 48 anni (classe 1977) è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, dopo che l’alcoltest ha rilevato un tasso alcolemico pari a 1,16 g/l.
L’individuo, già noto alle forze dell’ordine per episodi simili, era stato in passato destinatario di un provvedimento di DASPO urbano, a conferma della recidiva e della pericolosità della condotta.
“Si tratta di controlli fondamentali per prevenire situazioni a rischio” – ha sottolineato il Vice Questore Francesco Falciola – “L’obiettivo non è solo sanzionare, ma anche tutelare la sicurezza di tutti coloro che vivono la città di notte, dai giovani ai residenti.”
Il bilancio complessivo dell’operazione parla chiaro: 50 sanzioni amministrative elevate per violazioni al Codice della Strada.
Nel dettaglio, le forze dell’ordine hanno accertato:
22 infrazioni per sosta vietata (art. 7 C.d.S.);
3 violazioni per sosta in senso contrario di marcia (art. 157 C.d.S.);
15 multe per sosta su marciapiedi o attraversamenti pedonali (art. 158 C.d.S.);
10 infrazioni per sosta presso isole di traffico (art. 40 C.d.S.).
Le violazioni, oltre a intralciare la viabilità, rappresentano spesso un fattore di rischio per la sicurezza pedonale, soprattutto nelle ore serali, quando le strade del centro sono affollate da giovani, turisti e residenti.
“Abbiamo voluto dare un segnale chiaro” – spiegano dalla Questura – “Il rispetto delle regole stradali è parte integrante della sicurezza urbana. Ogni automobile parcheggiata in modo scorretto, ogni comportamento irresponsabile alla guida può tradursi in un pericolo per tutti.”

L’operazione di sabato rientra in una strategia di sicurezza partecipata che vede la collaborazione costante tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Un approccio integrato che consente di monitorare le aree sensibili, prevenire episodi di degrado o microcriminalità e tutelare la convivenza civile.
Il Questore Abenante, da mesi impegnato nel rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, ha ribadito l’importanza di queste azioni coordinate:
“La sicurezza è un bene comune che si costruisce giorno per giorno, con la collaborazione delle istituzioni e dei cittadini. La presenza delle pattuglie nelle zone della movida non ha solo una funzione repressiva, ma anche preventiva e dissuasiva.”
Il dispositivo messo in campo ha permesso di monitorare la circolazione veicolare, contrastare la sosta irregolare e intercettare comportamenti pericolosi, in particolare la guida in stato di ebbrezza, che rimane una delle principali cause di incidenti notturni.
Gli agenti hanno inoltre effettuato controlli a tappeto nei pressi dei locali più frequentati, verificando documenti, patenti e assicurazioni e assicurandosi che non si creassero situazioni di tensione o disturbo della quiete pubblica.
Secondo quanto riferito dalla Questura, non si sono registrati episodi di rilievo né per l’ordine pubblico né per la sicurezza personale.
“La movida deve essere un momento di divertimento, non di rischio” – ha commentato il Questore Abenante – “L’obiettivo è garantire che tutti possano godersi la città in serenità, rispettando le regole e gli altri.”
La Questura ha già annunciato che servizi analoghi verranno ripetuti periodicamente, soprattutto nei fine settimana e in coincidenza con eventi o festività che comportano un maggiore afflusso di persone.
L’intento è mantenere alta la vigilanza e rafforzare la percezione di sicurezza tra cittadini e commercianti, scoraggiando al contempo comportamenti scorretti o pericolosi.
In particolare, le prossime settimane vedranno una nuova intensificazione dei controlli anche nei quartieri periferici e nelle zone universitarie, dove la presenza giovanile è più consistente.
“La sicurezza non è mai un’azione isolata” – ha aggiunto il Vice Questore Falciola – “ma un processo continuo. Questi servizi servono a far capire che lo Stato è presente, vigila e interviene per prevenire i problemi, non solo per risolverli.”

L’operazione del weekend rappresenta un tassello di una strategia più ampia promossa dal Ministero dell’Interno e attuata localmente dalla Questura di Perugia, che mira a un modello di “sicurezza partecipata”: un equilibrio tra controllo, prevenzione e dialogo con la cittadinanza.
Nei prossimi mesi saranno attivati anche incontri informativi con gestori di locali, associazioni giovanili e residenti, per promuovere comportamenti responsabili e diffondere una cultura della legalità nelle ore notturne.
“La sicurezza urbana è una responsabilità condivisa” – conclude il Questore Abenante – “La collaborazione dei cittadini è fondamentale. Con senso civico e rispetto delle regole, la movida può essere un momento di socialità e non di rischio.”