A Perugia sta per entrare in vigore il Consiglio del Cibo. Già da svariati anni ormai, infatti, lo sviluppo di politiche locali in ambito alimentare – che mirano a promuovere la transizione verso un “Sistema del Cibo” più giusto, salutare, resiliente, democratico e rigenerativo dell’ambiente – rappresenta uno dei temi centrali nella riflessione politica e nell’azione amministrativa a vari livelli di governo, coinvolgendo in particolare modo Enti locali, associazioni di Comuni e Regioni.

Tra questi c’è, per l’appunto, il Comune di Perugia che, con i suoi 23.296 ettari di terreno coltivato e 1.797 aziende agricole attive sul proprio territorio, si connota come una realtà socioeconomica a forte vocazione rurale. E’ perciò determinante, per uno sviluppo davvero sostenibile del capoluogo umbro, cuore del Cuore verde d’Italia, ideare e realizzare misure adeguate e lungimiranti per le filiere agroalimentari che vi si trovano a operare.

Cos’è e cosa fa il Consiglio del Cibo

Nasce con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità del Sistema del Cibo territoriale, l’iniziativa del Comune di Perugia per l’introduzione di un Consiglio del Cibo, quale strumento centrale per l’elaborazione e l’implementazione delle politiche locali del cibo.

Il Consiglio del Cibo sarà un organo di partecipazione consultiva che si porrà, tra i numerosi obiettivi, la definizione di specifiche politiche relative al cibo; con peculiare riguardo all’elaborazione di proposte finalizzate all’adozione di un Piano del Cibo per i cittadini della Città di Perugia. Il Consiglio sarà composto, nella fattispecie, dalle istituzioni pubbliche, dalle imprese attive all’interno della filiera agroalimentare, dalle associazioni e dagli organismi del Terzo settore. Vi faranno parte altresì le Università, gli Enti di formazione e gli Istituti di ricerca.

L’assessorato comunale all’Ambiente diretto dal professor David Grohmann è già al lavoro per dare il via al percorso istituzionale e partecipativo funzionale alla costituzione di quest’organo, la cui attivazione – all’esito dell’approvazione da parte della Giunta e del Consiglio comunale – sarà “un’occasione importantissima per ripensare e ristrutturare il Sistema del Cibo territoriale in direzione di una maggiore sostenibilità, valorizzando e rispondendo ai bisogni di tutti i portatori di interesse del settore che andranno ad essere coinvolti”.

Il Consiglio del Cibo tra le linee programmatiche

La costituzione di un Consiglio del Cibo presso il Comune di Perugia rientra tra le linee programmatiche di inizio mandato della sindaca Vittoria Ferdinandi. Più precisamente, ne parla la linea n. 7, che contiene un altro asset fondamentale per la costruzione di un’identità e un brand della città della nuova Giunta comunale, vale a dire la promozione di un nuovo paradigma alimentare. In questo quadro, diverse sono le linee d’azione da seguire e perseguire:

  • favorire l’accesso della cittadinanza a un cibo sano, locale e di qualità;
  • ridurre gli sprechi e le perdite alimentari;
  • incentivare la produzione agricola sostenibile (organica-rigenerativa e agroecologica) e resiliente ai cambiamenti climatici;
  • supportare lo sviluppo dell’agricoltura sociale, delle filiere agroalimentari alternative e “corte”;
  • rafforzare la presenza di prodotti alimentari locali ed ecologici nei menù delle mense collettive e scolastiche e dei ristoranti.

Umbria, una regione a vocazione rurale

La notizia dell’avvio dell’iter procedurale per la costituzione a Perugia di un Consiglio del Cibo arriva poche ore dopo l’Assemblea regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, organizzata dalla Regione Umbria proprio questa mattina presso il Complesso monumentale di San Pietro. A prendervi parte, gli esperti del mondo agricolo e agroindustriale, oltre ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria del territorio.

Punto chiave dell’ordine del giorno dell’assemblea, la presentazione ufficiale dei 23 nuovi bandi del Complemento di Sviluppo Rurale (CSR), che metteranno a disposizione 133 milioni di euro a favore delle imprese agricole umbre e per il miglioramento dei servizi nelle aree rurali.

 “Un’occasione preziosa di confronto ampio e proficuo, per tracciare ulteriori e nuove direttrici di sviluppo per un’agricoltura moderna, innovativa e sostenibile. L’Umbria è sempre più sinonimo di qualità della produzione e della bellezza del territorio, di cui gli agricoltori sono i custodi, con benefici diretti per la valorizzazione delle nostre eccellenze locali e del turismo”: così l’assessore regionale alle Politiche agricole Roberto Morroni, presentando l’evento.