07 May, 2025 - 17:30

Perugia, coltellate nel 2024 in un McDonald's: la difesa ha chiesto l'assoluzione

Perugia, coltellate nel 2024 in un McDonald's: la difesa ha chiesto l'assoluzione

Terminata l'udienza preliminare a carico di un ragazzo 23enne di origini marocchine, accusato di tentato omicidio di un coetaneo nei bagni di un McDonald's a Perugia. I fatti risalgono al 23 novembre 2024. La Procura aveva chiesto 4 anni mentre la difesa nella recente udienza ha chiesto l'assoluzione.

Perugia, coltellate in un McDonald's: terminata l'udienza preliminare

Si è chiusa l'udienza preliminare del 6 maggio a carico di un marocchino di 23 anni, imputato per tentato omicidio ai danni di un coetaneo brasiliano. Arrivata la richiesta di assoluzione da parte della difesa e con la richiesta di una provvisionale risarcitoria da 100 mila euro della parte civile.

Il 23enne marocchino era accusato di tentato omicidio, per aver picchiato e sferrato delle coltellate a un altro ragazzo, il 23 novembre 2024, nei bagni del McDonald’s di via Trasimeno Ovest.

Il giovane fu ferito gravemente, con lesioni giudicate guaribili in trenta giorni dai sanitari del’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia, dove era stato ricoverato nel reparto di chirurgia toracica.

Erano stati chiesti 4 anni di carcere

Il giovane ferito sarebbe intervenuto per difendere un amico omosessuale e sarebbe stato colpito al volto e poi, una volta a terra, anche al torace.

La Procura, con il pubblico ministero Mario Formisano, aveva chiesto una condanna a quattro anni di carcere, nel processo celebrato con rito abbreviato. L’imputato era stato arrestato e ristretto nel carcere di Terni, poi ha ottenuto i domiciliari.

La difesa ha chiesto l'assoluzione per il 23enne

La difesa, invece, durante l'udienza del 6 maggio, attraverso gli avvocati Lorenzo De Luca e Fabio Ottaviani, ha chiesto l’assoluzione per l’accusa di tentato omicidio.

L'avvocato Luna Fontana, legale di parte civile della vittima dell'aggressione, invece, ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare Natalia Giubilei il riconoscimento del pagamento di una provvisionale di 100 mila euro.

La memoria della parte civile: "Provvidenziali i soccorsi per la sopravvivenza della vittima"

La parte civile ha depositato una memoria che ripercorre i fatti del 23 novembre 2024. La ricostruzione, ai fini dell'indagine, anche attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza è che i fendenti siano stati sferrati con inaudita violenza.

La memoria difensiva, quindi, afferma di come solo grazie al tempestivo intervento dei soccorsi il ragazzo sudamericano non abbia perso la vita. I postumi, inoltre, sarebbero tuttora limitanti per l'uomo (anche una volta dimesso dall'ospedale) nel lavoro e nella vita privata. Il giudice Natalia Giubilei si è riservata la decisione, attesa nelle prossime settimane.

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Emanuele Landi
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