12 May, 2025 - 21:23

Perugia modello di benessere notturno: è la città italiana dove si dorme meglio

Perugia modello di benessere notturno: è la città italiana dove si dorme meglio

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Sonno 2025, i riflettori sono puntati sull’importanza del riposo e sui dati allarmanti relativi ai disturbi del sonno. Le autorità sanitarie avvertono che i problemi legati al dormire costituiscono un’epidemia globale: fino al 45% della popolazione mondiale soffre di disturbi del sonno, con gravi ripercussioni sulla salute.

In Italia la situazione non è da meno, ma c’è una buona notizia per l’Umbria: Perugia emerge come la città dove si dorme meglio in tutto il Paese. Un recente studio lo conferma proprio in occasione della Giornata del Sonno, incoronando il capoluogo umbro come oasi ideale per un sonno di qualità.

Perugia è la città dove si dorme meglio in Italia: lo dice uno studio 2025

A dirlo è un’indagine condotta da Unobravo, servizio di psicologia online, che ha analizzato 30 città italiane in base a fattori chiave come l’inquinamento acustico e luminoso, la qualità dell’aria, la diffusione di aree verdi, la connettività digitale e persino il numero di locali notturni (bar). Perugia ha conquistato il primo posto assoluto in classifica risultando la città “più dormibile” d’Italia. Il capoluogo umbro, nel cuore verde d’Italia, gode infatti del punteggio più alto per la qualità dell’aria (78/100) e vanta un territorio coperto da aree verdi pari al 64% della superficie cittadina.

Perché a Perugia si dorme bene: aria pulita, poco rumore e tanto verde

Anche l’inquinamento acustico e luminoso risulta tra i più bassi nel confronto nazionale, con un indice di appena 38 su 100. Queste condizioni ambientali – aria pulita, tanto verde e poco rumore – creano un contesto favorevole al riposo notturno. Perfino la “movida” è sotto controllo: la presenza non eccessiva di locali notturni significa meno rumori fino a tardi e meno luci intense nelle ore piccole. Un dato curioso emerso dallo studio riguarda la tecnologia: la velocità di connessione internet di Perugia (circa 98 Mbps) è risultata non troppo elevata e ciò sarebbe un vantaggio in ottica sonno, perché ridurrebbe la tentazione di restare attaccati agli schermi a tarda notte.

Il sonno in Italia nel 2025: 7 persone su 10 dormono male

Il primato di Perugia spicca ancora di più se confrontato con il quadro generale del sonno in Italia, che appare preoccupante. Secondo l’indagine Unobravo, ben 7 italiani su 10 (72,3%) si dichiarano insoddisfatti della qualità o della durata del proprio sonno. L’Istituto Superiore di Sanità conferma che quasi il 30% degli italiani dorme meno di 6 ore per notte. Inoltre, circa 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia cronica o transitoria, con una prevalenza maggiore tra le donne. In Umbria, il 48,1% della popolazione riferisce frequenti risvegli notturni, spesso accompagnati da stanchezza, irritabilità o difficoltà cognitive.

Dormire fa bene alla salute: cosa succede al corpo se riposiamo bene

Gli esperti sottolineano che un adulto dovrebbe dormire 7-8 ore per notte. Durante il sonno – in particolare nella fase REM – il cervello rielabora le informazioni, consolida la memoria ed elimina tossine. Un riposo adeguato regola il metabolismo, protegge il sistema immunitario e l’equilibrio emotivo. La carenza cronica di sonno, invece, è associata a rischi di obesità, diabete, disturbi dell’umore e malattie cardiovascolari. “Chi non dorme a sufficienza può sviluppare difficoltà di concentrazione, sintomi ansiosi o depressivi, e persino disturbi psicosomatici”, spiega Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo.

Cosa rovina il sonno degli italiani: stress, smartphone e turni di lavoro

Le principali cause del cattivo sonno sono legate allo stress quotidiano, agli impegni familiari e al lavoro. Quasi l’80% dei genitori segnala che le responsabilità familiari disturbano il riposo notturno; lo stesso vale per il 76% di chi lavora su turni o ha ruoli dirigenziali. Anche le cattive abitudini influiscono: il 35% degli italiani usa lo smartphone o altri schermi per più di mezz’ora prima di dormire, riducendo la produzione di melatonina e alterando il ritmo circadiano.

I consigli degli esperti per dormire meglio ogni notte

Per migliorare la qualità del sonno, gli specialisti suggeriscono alcune abitudini efficaci: mantenere orari regolari, limitare la caffeina nel pomeriggio, evitare alcolici di sera e spegnere i dispositivi elettronici almeno mezz’ora prima di andare a letto. È utile anche curare l’ambiente della camera da letto: buio, silenzio, temperatura fresca e comodità aiutano a creare le condizioni ideali per il riposo. A Perugia, tutto questo sembra più semplice: vivere in un luogo che favorisce il sonno, come dimostra lo studio 2025, è già un primo passo verso notti più serene.

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Francesca Secci
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