Il Perugia muove le sue pedine sullo scacchiere del calciomercato estivo con un obiettivo chiaro e dichiarato: rinforzare il cuore pulsante della squadra, quel centrocampo che da sempre rappresenta l’anima di ogni progetto tecnico.
Il primo nome in uscita è quello di Paolo Bartolomei. Il classe 1989, con un passato di esperienza tra Spezia, Cremonese e altri club di categoria, sembra ormai giunto ai titoli di coda della sua avventura con il Grifo. Il contratto, in scadenza a giugno 2026, non sarà sufficiente a trattenerlo: la società punta a monetizzare subito, consapevole che la carta d’identità e l’evoluzione del progetto tecnico lo collocano ormai fuori dal nuovo disegno tattico.
Con l’arrivo di Giorgio Tumbarello - primo innesto ufficiale di questa sessione di mercato - l’addio di Bartolomei appare quasi scontato. L’esperienza dell’ex Spezia ha rappresentato una garanzia nelle ultime stagioni, ma ora il club guarda avanti: serve un centrocampo dinamico, capace di abbinare corsa e qualità, freschezza e duttilità. E Bartolomei, pur con tutto il bagaglio di carisma accumulato in anni di professionismo, non è più la pedina giusta.
Non mancano però gli intoccabili. Su tutti spicca Joselito, centrocampista classe 2004 arrivato a gennaio dall’Hellas Verona, che in pochi mesi ha saputo conquistare tifosi e addetti ai lavori. Una scommessa vinta a metà stagione: da giovane prospetto accolto con scetticismo a regista indiscusso del gioco. Il futuro del Grifo passa anche dai suoi piedi.
Accanto a lui, Giovanni Giunti, classe 2002, rappresenta un altro tassello fondamentale. Per lui non mancano le sirene dalla Serie B - diversi club hanno già bussato alla porta del Perugia - ma la dirigenza non intende privarsene a cuor leggero. La valutazione fissata intorno al milione di euro è una soglia chiara: chi vorrà Giunti dovrà convincere non solo la società, ma anche un ambiente che vede nel giovane uno dei simboli della continuità.
Sul fronte uscite, Silvio Antonio Squarzoni è destinato a lasciare il club: rientrato dal prestito al Caldiero Terme, il suo contratto è ormai in scadenza e non verrà rinnovato. Discorso ancora aperto invece per Emanuele Torrasi: classe 1999, legato al Grifo fino al 2026, resta sul mercato nel caso arrivassero offerte interessanti. La sua duttilità piace a diversi club di C, ma al momento non c’è ancora nulla di concreto.
Capitolo a parte per Broh: l’ex Padova, arrivato a gennaio, dovrebbe invece restare a disposizione di Cangelosi. Il tecnico ne apprezza la versatilità e l’agonismo, caratteristiche fondamentali per il pressing alto e la densità che vorrà imprimere alla manovra.
Sul fronte acquisti, come riportato da "Il Messaggero", il Perugia ha cerchiato in rosso un nome: Salvatore Pezzella. Il centrocampista classe 2000, prodotto del vivaio della Roma, è reduce da una stagione positiva in prestito alla Cavese, con 31 presenze, un gol e sei assist. Numeri che parlano chiaro, ma è soprattutto la sua visione di gioco a renderlo appetibile: Pezzella detta i tempi, costruisce, corre e verticalizza. Insomma, l’identikit perfetto per completare una mediana giovane ma già strutturata.
Non sarà però una corsa in discesa: sul giocatore c’è alta concorrenza, con diversi club di Serie B e C pronti a inserirsi. L’Avellino, club proprietario del cartellino, ha già fatto sapere di voler monetizzare subito per evitare di perderlo a parametro zero la prossima estate. Pezzella, dal canto suo, cerca un progetto tecnico che possa rilanciarlo dopo una parentesi in Irpinia non esaltante, segnata da poche presenze e una cessione in prestito per ritrovare spazio e continuità.
La carriera di Pezzella racconta di un talento mai sbocciato del tutto ma sempre in grado di farsi notare. Dopo la trafila nel settore giovanile della Roma, l’esordio nei professionisti arriva con il Modena in Serie C: 26 presenze, due reti e un assist nella stagione 2019-2020. Poi il salto in Serie B con la Reggiana: 23 gettoni complessivi tra campionato e Coppa Italia. Siena, Triestina, Avellino e infine Cavese: tappe di un percorso che lo hanno forgiato tatticamente. Ora il Grifo potrebbe offrirgli la piattaforma ideale per consolidarsi definitivamente. La trattativa è aperta, ma servirà la giusta strategia: la priorità è evitare aste al rialzo e puntare sulla forza del progetto tecnico di Cangelosi come arma in più.