Celebrato a Perugia, nella sala dei Notari di palazzo dei Priori, San Sebastiano, patrono della Polizia Locale. Presenti in sala -scrive l’Ansa in una nota- la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore Andrea Stafisso, la comandante della polizia locale Nicoletta Caponi, il prefetto Armando Gradone, l’assessore regionale Francesco De Rebotti e altre autorità. Caponi ha spiegato che l’anno appena trascorso è stato “molto impegnativo” per il Corpo, avendo dovuto gestire manifestazioni di rilievo nazionale ed internazionale come, tra gli altri, il giro d’Italia di ciclismo, Eurochocolate, Umbria jazz, il festival del giornalismo, senza dimenticare le due tornate elettorali ed i servizi notturni e di ordine pubblico sempre inseriti nel più ampio meccanismo di gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, “coordinato con equilibrio dal prefetto e gestito tecnicamente dal questore e dai comandanti delle forze di polizia a competenza generale”.

San Sebastiano, le parole di Ferdinandi

“Oggi -ha sottolineato la sindaca di Perugia Ferdinandi- restituiamo una pagina di gratitudine e profondo ringraziamento all’intero corpo di polizia locale, poiché l’orgoglio, il coraggio e la dedizione con cui dedicate le vostre vite al servizio della nostra comunità, sono tra i beni più preziosi di cui un’amministrazione comunale possa disporre. Palazzo dei Priori rappresenta la casa dove i cittadini si recano per chiedere risposte”.

San Sebastiano, patrono della Polizia Locale

Sebastiano era originario, da parte del padre, della Gallia, probabilmente della città di Narbona, e di madre milanese. A Milano venne educato nella fede cristiana. Arruolato nell’esercito di Diocleziano intorno al 283, divenne capo della prima coorte della guardia imperiale di Roma. Allo scoppio della persecuzione di Diocleziano, sfruttando la sua posizione a corte, aiutò molti cristiani rinchiusi in carcere, e per questo fu condannato a morte dall’imperatore. Venne sepolto sulla via Appia, nelle catacombe che più tardi prenderanno il suo nome. Di lui ci parla sant’Ambrogio nella 20ª Omelia sul salmo 118.


A queste poche notizie storiche se ne aggiungono altre leggendarie, scritte nella Passio del monaco Arnobio il giovane. La condanna a morte del soldato romano venne eseguita su ordine di Diocleziano da un gruppo di arcieri in aperta campagna: legato a un albero e trafitto da frecce, fu lasciato in pasto agli animali selvatici. La matrona romana Irene, andata a raccoglierne il corpo, trovò Sebastiano ancora vivo.

Portatolo a casa lo curò. Recuperata la salute, andò al palazzo imperiale a rimproverare l’operato di Diocleziano contro i cristiani. Stupito nel rivederselo davanti, l’imperatore questa volta lo fece fustigare a morte e gettare nella cloaca della città. Lucina, un’altra matrona, ne recuperò il corpo e gli diede sepoltura cristiana. La “Depositio martyrum”, il più antico calendario di Roma, segnala il luogo originario del suo sepolcro ad catacumbas.Per le sue piaghe, Sebastiano è invocato come protettore degli appestati, e a Milano, durante la peste del 1576-77, san Carlo Borromeo ne rivivificò il culto.

Perugia, il 28 e il 29 gennaio si festeggia San Costanzo

La città di Perugia si prepara per le celebrazioni di uno dei Santi Patroni della città, San Costanzo. Due giorni di festa, martedì 28 e mercoledì 29 gennaio. Nel dettaglio, il programma:

Martedì 28 gennaio

  • alle 17.30 partenza da palazzo dei Priori della luminaria;
  • alle 18 presso la basilica di San Costanzo offerta dei doni e del cero da parte della sindaca di Perugia

Mercoledì 29 gennaio

  • alle 8 ed alle 10 sante messe presso la basilica di San Costanzo;
  • dalle 8 alle 20 in borgo XX giugno la fiera grande di San Costanzo; alle 10.30 taglio del nastro e degustazione torcolo.
  • alle 11 in Duomo solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Maffeis;
  • alle 12 in corso Vannucci degustazione dei torcoli;
  • alle 15.30 presso la basilica di San Costanzo concerto “All the saints”.