Si è tenuta nella cattedrale di San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Perugia, la tradizionale messa di Natale dedicata alle forze armate, ai Corpi Armati dello Stato e alle forze di polizia della regione Umbria, un appuntamento ormai consolidato che, in prossimità delle festività natalizie, riunisce istituzioni civili, militari e comunità religiosa in un momento di raccoglimento e riflessione condivisa.
La celebrazione ha assunto un duplice significato: non solo un rito liturgico, ma anche un’occasione di riconoscimento per il costante impegno degli uomini e delle donne in uniforme, impegnati quotidianamente al servizio della collettività. Un impegno che si inserisce in un contesto storico e sociale complesso, segnato da tensioni internazionali e da una crescente domanda di sicurezza, coesione e solidarietà nella società.
La cerimonia religiosa è stata organizzata dal Comando Militare Esercito “Umbria” e officiata da monsignor Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. Alla funzione hanno preso parte numerose autorità civili e militari, rappresentanti delle istituzioni locali, esponenti delle forze armate e delle forze di polizia operanti sul territorio regionale, nonché una significativa rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Particolarmente sentita anche la presenza dei familiari dei militari e degli appartenenti alle forze dell’ordine, a testimonianza del legame profondo tra servizio istituzionale e dimensione umana, spesso vissuta con sacrificio e dedizione anche dalle famiglie di chi indossa una divisa.
Le musiche che hanno accompagnato il rito liturgico sono state eseguite dalla corale della polizia municipale, contribuendo a creare un clima di solennità e raccoglimento e valorizzando il significato spirituale della celebrazione. Collocate nei passaggi più significativi della liturgia, le esecuzioni hanno rafforzato il carattere simbolico dell’incontro, offrendo ai presenti momenti di silenzio, ascolto e meditazione, in piena sintonia con il tempo liturgico dell’Avvento e l’avvicinarsi del Natale.
Nel corso dell’omelia, monsignor Ivan Maffeis ha rivolto un pensiero particolare agli appartenenti alle forze armate e di polizia, soffermandosi sul valore del loro impegno quotidiano e sul significato più profondo del servizio svolto a tutela della collettività.
Il vescovo ha sottolineato “il valore dell’impegno e la continua dedizione degli uomini e delle donne in uniforme che indirizzano il proprio operato quotidiano per la sicurezza e la salvaguardia della collettività, in un momento come quello attuale caratterizzato da profonda tristezza, conflitti e violenza diffusa”, richiamando l’attenzione sul contesto globale segnato da instabilità e tensioni, ma anche sulla necessità di custodire speranza, dialogo e responsabilità.
Un messaggio che ha inteso riconoscere non solo l’aspetto operativo del lavoro svolto dalle forze armate e di polizia, ma anche la sua dimensione etica e morale, fondata su valori quali il senso del dovere, la solidarietà e la vicinanza ai cittadini.
Al termine della celebrazione, monsignor Ivan Maffeis ha espresso un sentito ringraziamento al colonnello Stefano Silvestrini, per il coordinamento dell’evento in qualità di comandante regionale per l’Esercito in Umbria, sottolineando come la collaborazione tra istituzioni civili e militari sia fondamentale per realizzare momenti di incontro e condivisione di alto valore simbolico come quello odierno.
L’arcivescovo ha poi rivolto i suoi più sinceri auguri di un sereno Natale alle autorità presenti, ai partecipanti e alle loro famiglie, ricordando il Natale come tempo di pace, riflessione e rinnovata attenzione verso il prossimo, un’occasione per rafforzare i legami comunitari e valorizzare il servizio quotidiano di chi opera per la sicurezza e il bene comune.
La messa di Natale per le forze armate e di polizia si inserisce in una tradizione liturgica consolidata, che ogni anno vede la Chiesa e le istituzioni civili e militari riunirsi in occasione delle principali ricorrenze dell’anno. In Umbria, e in particolare a Perugia, questi appuntamenti rappresentano momenti di forte valore simbolico, capaci di rinsaldare il senso di appartenenza e di responsabilità condivisa, soprattutto in una fase storica che richiede attenzione, equilibrio e coesione sociale.