Il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha partecipato a Perugia a un incontro con i militanti e la dirigenza locale del partito. Calenda ha parlato positivamente del lavoro fatto dall'amministrazione comunale a un anno esatto dall'insediamento di Vittoria Ferdinandi ma ha espresso qualche perplessità sul lavoro della Giunta regionale, presieduta da Stefania Proietti.
Carlo Calenda, che aveva già parlato della Regione Umbria, ha tenuto un incontro pubblico a Perugia, assieme il vicesegretario di Azione Ettore Rosato, con i militanti e la dirigenza locale del partito.
Il segretario di Azione ha espresso un giudizio sul lavoro fatto dall'amministrazione comunale a Perugia e anche quello fatto dalla Giunta regionale: "A livello comunale - ha dichiarato Calenda riportato da Ansa.it - mi pare che le cose procedano bene e funzionino, mentre come Regione ci sono alcune che condivido e altre che non condivido".
Carlo Calenda aveva ricordato gli appuntamenti fra Umbria e Lazio, attraverso un post sui social: "Ci vediamo il 15 luglio a Perugia con Ettore Rosato e la squadra di Umbria in Azione, mentre giovedì vi aspetto ad Arpino (FR) con Ettore Rosato, Valentina Grippo, Alessio D’Amato e Antonello Antonellis. Venerdì, a Roma alla Camera per parlare di antisemitimo e antisionismo con molti ospiti d’eccezione".
Carlo Calenda aveva sostenuto la candidatura della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e della presidente della Giunta regionale Stefania Proietti. L'incontro di oggi, quindi, era pensato anche per un bilancio.
"Quest'incontro - ha spiegato Calenda - è stato organizzato per fare il punto sul primo anno di legislatura a livello comunale e su cosa sta funzionando e non a livello regionale".
"Su Perugia - insiste Calenda - condivido l'approccio molto pragmatico da parte della sindaca e della Giunta: questa concretezza sta portando risultati tangibili.
La questione fiscale è tra i temi principali che hanno creato tensione all’interno di Azione ma anche tra cittadini ed enti locali coinvolti nelle dinamiche regionali. Calenda ha cercato di invitare la Regione a rivedere certi provvedimenti: "Sulla Regione non condivido, ad esempio, come è stata gestita l'addizionale. Credo che sia stato fatto un bel casino".
"Non condivido - conclude Calenda - sul tema rifiuti, la questione relativa al termovalorizzatore che è centrale. Diamo, però, anche tempo al tempo e vediamo come si va avanti".
Se Carlo Calenda ha elogiato l'amministrazione comunale di Vittoria Ferdinando, le opposizioni, spalleggiati dall’ex consigliera regionale Paola Fioroni (Lega), hanno accusato l’amministrazione di immobilismo, scelte ideologiche e distanza dalla vita reale dei perugini.
Nel mirino soprattutto la sicurezza: per le opposizioni, Palazzo dei Priori avrebbe fatto fuori gli strumenti messi in campo negli anni scorsi: via l’assessorato ad hoc, stop al taser per la polizia locale, niente più divieto di accattonaggio molesto e smantellamento del nucleo decoro urbano a Fontivegge. Una strategia che - accusano i consiglieri d'opposizione - avrebbe mandato il messaggio “qui vale tutto”, con il risultato di più degrado e più tensioni.
"No al Nodo di Perugia, no all’Alta Velocità, no al Termovalorizzatore, no a tutto. Ma senza alternative - sottolineano i consiglieri d'opposizione sulle infrastrutture - una città che dice solo no si taglia fuori da sola dallo sviluppo”.
“Hanno fatto campagna elettorale con la lista sulla Sanità Pubblica e ora? Silenzio. Nessuna proposta per liste d’attesa o medicina territoriale. Chi governa oggi - concludono i gruppi di minoranza - si riempie la bocca di slogan ma non decide. Noi continueremo a fare opposizione vera: presente, concreta e attenta. Perugia merita di più”.