A Palazzo dei Priori c’è aria di promozioni e aumenti. Il Comune ha dato il via a un avviso interno che permette ai dipendenti di fare un salto economico, e le cifre in ballo non sono trascurabili: tra i 550 e i 1.600 euro lordi, retroattivi dal primo gennaio. Un’iniziativa che interessa circa 350 lavoratori, messa nero su bianco nella determina n. 3220, firmata dal dirigente delle risorse umane Dante De Paolis.
Aumenti salariali retroattivi per i dipendenti pubblici
Il nuovo Contratto nazionale prevede aumenti che oscillano tra 550 euro lordi per gli operatori e 1.600 euro per i funzionari e i responsabili d’ufficio, distribuiti su tredici mensilità. Questi incrementi, che saranno applicati retroattivamente a partire dal primo gennaio, rappresentano un riconoscimento del crescente livello di competenza acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle proprie mansioni. La determina specifica infatti l’obiettivo di valorizzare l’esperienza accumulata e la professionalità dimostrata, contribuendo così a incentivare la crescita interna e il miglioramento delle performance lavorative.
Criteri di selezione per le progressioni economiche
Nel valutare le progressioni economiche, la selezione si baserà sulla media delle ultime tre valutazioni annuali, includendo anche l’esperienza maturata in ruoli analoghi o equivalenti, sia con contratti a tempo determinato che parziale. Saranno considerate esperienze sia all’interno dello stesso Comune che presso altre amministrazioni locali. Qualora due o più candidati ottenessero lo stesso punteggio, la priorità verrà stabilita tenendo conto dell’anzianità di servizio nella stessa area o categoria e dell’età anagrafica. Un metodo strutturato, che punta a garantire trasparenza e meritocrazia nelle progressioni di carriera.
I dipendenti interessati dovranno presentare domanda entro il 21 novembre, seguendo le linee guida dettagliate nell’avviso ufficiale. La finestra di candidature è stata aperta, consentendo ai potenziali beneficiari di inoltrare la modulistica entro la scadenza indicata. Il Comune ha predisposto un iter chiaro e accessibile per facilitare l’invio delle domande.
Nuove opportunità per geometri e informatici
Contestualmente, il Comune di Perugia ha lanciato due nuovi concorsi pubblici. Il primo riguarda la selezione di due tecnici con ruolo di geometra, di cui uno riservato alle categorie protette ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 68 del 1999. Le candidature devono essere inoltrate esclusivamente online tramite il portale inPA entro il 21 novembre. Parallelamente, è stato pubblicato un bando per l’assunzione di tre informatici per l’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, anche qui con una quota riservata alle categorie protette. Le procedure di candidatura seguiranno gli stessi tempi e modalità indicate per il bando dei geometri.
Assistenza per la presentazione delle domande
Per facilitare i candidati, il Comune ha attivato un servizio di assistenza presso l’Ufficio Assunzioni, disponibile dal lunedì al venerdì. Coloro che necessitano di supporto potranno contattare i numeri indicati nel bando ufficiale, reperibile sul sito del Comune di Perugia. Un’iniziativa che mira a rendere l’intero processo il più fluido possibile, riducendo le difficoltà legate alla presentazione delle domande e garantendo un accesso inclusivo alle opportunità di carriera.
Stipendi umbri al di sotto della media nazionale
Secondo i dati elaborati dalla Cgia di Mestre, i lavoratori dipendenti a Terni guadagnano mediamente 20.228 euro all’anno, superando di soli 8 euro i loro colleghi di Perugia, il cui stipendio medio annuo è di 20.220 euro. Entrambi i valori risultano significativamente inferiori alla media nazionale, che si attesta a 20.839 euro. A livello giornaliero, gli stipendi medi sono rispettivamente di 81,42 euro per Terni e 81,39 euro per Perugia, ancora distanti dai 93,46 euro della media italiana.
Nonostante la retribuzione più bassa, l’Umbria si distingue per il numero medio di giornate lavorate annualmente: sia Terni che Perugia registrano una media di 248,4 giorni, al di sopra della media nazionale di 244,4 giorni. Tuttavia, questa maggiore presenza lavorativa non si traduce in salari più elevati, lasciando la regione distante dai valori registrati nelle città del Nord, come Milano, dove lo stipendio medio annuo supera i 32.000 euro.