A Perugia nei giorni scorsi i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno arrestato un soggetto per i reati di tentata rapina aggravata in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale. La vera e ben più sconvolgente notizia è purtroppo la giovanissima età dell’autore che ha soltanto 14 anni.
Arrestato a soli 14 anni: che cosa sappiamo dei fatti di Perugia
I fatti sono avvenuti a Perugia, in Piazza della Repubblica. Qui il ragazzino avrebbe minacciato un suo coetaneo per sottrargli del denaro. A questo punto però è scattata la segnalazione al 112, il Numero Unico di Emergenza, da parte del padre della giovane vittima. I Carabinieri sono prontamente intervenuti riuscendo ad impedire la rapina e a bloccare il giovanissimo che l’ha tentata.
Ma non è finita qui perché i contorni di questa già inquietante vicenda si sono andati aggravando. Una volta fermato, il 14enne ha preso ad insultare e minacciare i militari. Atteggiamenti che successivamente sono sfociati in vera e propria violenza durante gli accertamenti di rito che hanno portato a una nuova scoperta. Il giovane è infatti recidivo.
Il baby rapinatore è recidivo, a 14 anni viene arrestato e mandato in comunità
Durante gli accertamenti di polizia giudiziaria è emersa l’abitualità del 14enne. Il ragazzino è risultato infatti collegato a un’altra rapina avvenuta poco prima dei fatti di Piazza della Repubblica, presso una fermata del minimetrò. La vittima anche in quel caso era stata un suo coetaneo da cui era riuscito a farsi consegnare 50 euro.
Per il minore è scattato l’arresto. Posto a disposizione del Procuratore Capo, Flaminio Monteleone, gli sono stati contestati i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e tentata rapina gravata in concorso. Il G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni ha quindi disposto per il ragazzino la misura del collocamento in una comunità, anche in riferimento al reato di rapina aggravata in concorso, messa in atto lo stesso giorno, per il quale era stato denunciato a piede libero.
Pochi giorni fa a Orvieto il 13enne che ha tentato un’altra rapina per una canzone trap
Da pochissimo avevamo dato da queste pagine la notizia di un altro ragazzino, un 13enne che a Orvieto aveva tentato un’altra rapina. Con il volto coperto da un passamontagna e armato di una pistola giocattolo priva del tappo rosso di sicurezza, aveva minacciato un negoziante di Ciconia per farsi consegnare i soldi della cassa.
Il negoziante era riuscito a chiudere la porta e a chiamare i Carabinieri, mentre il ragazzino si era dato alla fuga. I militari l’hanno fermato poco dopo scoprendo che l’arma era finta ma soprattutto, hanno appurato il movente. L’obiettivo della sua rapina? Trovare i soldi per registrare una canzone trap.
Una motivazione all’apparenza futile che solleva inevitabili interrogativi su quanto un genere musicale riesca a ispirare negativamente giovani menti che ambiscono a replicare storie di vita difficile e di ribellione. Andando a cercarsele anche tramite tentativi goffi come questo di Orvieto.
Criminalità minorile: in Umbria è un fenomeno in crescita
Quello della criminalità minorile è un fenomeno che desta grande e comprensibile preoccupazione in tutto il tessuto sociale. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, il Procuratore generale della Repubblica di Perugia, Sergio Sottani aveva presentato la sua relazione alla Corte di Cassazione tracciando il bilancio sulla criminalità in Umbria.
Ne era emerso un allarmante incremento dei reati commessi dai minorenni dove spiccano su tutti i reati contro l’incolumità personale, soprattutto per le lesioni personali e i furti, proprio come nei due casi di cui sopra. La criminalità minorile è un problema estremamente complesso e stratificato, indice di un radicato disagio, per il quale non esistono risposte semplici.