Nel cuore di Perugia, a Piazza Italia, è stato abbattuto un imponente abete di quasi 30 metri di altezza e circa 40 anni di età. La decisione, presa dal Comune dopo una serie di scrupolosi accertamenti, è stata determinata dal serio rischio di cedimento della pianta. Sottoposta a una serie di verifiche tecniche, l’abete ha mostrato una propensione al collasso classificata come livello D, il massimo della scala di pericolosità.
Nonostante il valore estetico e la storicità dell’albero, la scelta di abbatterlo è stata presa esclusivamente in via precauzionale. Le analisi, infatti, hanno evidenziato che ogni tentativo di ridurre il rischio – dalla potatura al consolidamento – sarebbe stato insufficiente a garantire la sicurezza pubblica. L’operazione, eseguita con estrema professionalità dal personale dell’Agenzia forestale regionale, è stata intrapresa per prevenire potenziali danni a persone e cose, salvaguardando l’incolumità dei cittadini e l’integrità dell’ambiente urbano.
Le recenti dichiarazioni degli uffici comunali sul piano di abbattimento dell’abete in Piazza Italia
Nei giorni scorsi, il Comune di Perugia ha emesso una nota ufficiale per spiegare nel dettaglio le ragioni alla base dell’abbattimento dell’imponente abete di Piazza Italia, sottolineando che l’intervento era l’unica misura possibile per garantire la sicurezza della cittadinanza.
Come sottolineato, gli uffici comunali competenti hanno chiarito che, per esemplari di questo tipo, “ogni intervento di riduzione del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente.” Le condizioni dell’abete sono state attentamente valutate durante i monitoraggi effettuati nell’ambito del censimento della popolazione arborea comunale, attualmente in corso con la supervisione di professionisti esterni incaricati. Questo censimento, di secondo livello, implica che ogni albero venga georeferenziato e descritti con dovizia di particolari, corredati da documentazione fotografica.
Fino ad oggi, il censimento ha riguardato circa 38mila piante e verrà esteso all’intero patrimonio arboreo cittadino. In merito all’abete rosso, è stato applicato il metodo Visual Tree Assessment (VTA), che consente di analizzare le condizioni strutturali degli alberi. A seguito di queste indagini, è emersa la necessità di approfondire ulteriormente la valutazione tramite indagini strumentali. Le tomografie eseguite hanno rivelato che più del 70% del legno era ormai degradato, con il tronco che, nelle aree analizzate, risultava pressoché cavo. Date le gravi condizioni strutturali, il rischio di cedimento risultava estremamente elevato, portando così alla decisione di abbattere l’albero, operazione poi eseguita dall’Agenzia Forestale Regionale.
“Riteniamo di fondamentale importanza il programma che, oltre al censimento georeferenziato, ha finanziato gli approfondimenti strumentali necessari per comprendere le reali condizioni di salute del patrimonio arboreo”, ha dichiarato l’assessore all’ambiente David Grohmann. “L’analisi dei segni esteriori – prosegue l’assessore – può non bastare a far emergere l’effettiva gravità di una situazione. Per questo è essenziale intensificare questo genere di campagne per mantenere la nostra città in sicurezza garantendo, al contempo, il necessario rispetto per le alberature.”