La prematura scomparsa di Hekuran Cumani, 23 anni, cittadino italiano di origini albanesi residente a Fabriano, accoltellato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre a Perugia, ha sconvolto la comunità perugina. Lo stesso locale dell’area universitaria, il 100dieci, dove il ragazzo avrebbe trascorso l'ultima serata prima del tragico evento alle 4:30 del mattino, si stringe al dolore.
Il locale dell’area universitaria, il 100dieci, dove Hekuran e il suo gruppo di amici avrebbe trascorso la serata prima della lite, tramutatasi in tragedia, ha preso una decisione doverosa per le ore notturne (dopo la morte del giovane).
"A seguito del tragico evento - si legge tra le storie Instagram della pagina del locale - avvenuto nelle vicinanze del locale e nel profondo rispetto del dolore che ha colpito la nostra comunità, abbiamo deciso di sospendere gli eventi notturni. Il 100dieci rimarrà, invece, regolarmente aperto negli orari diurni, continuando a svolgere la funzione quotidiana all'interno della vita universitaria".

Il profondo cordoglio per l'omicidio di Hekuran Cumani ha portato a questa decisione: "Ci stringiamo con sincera vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità studentesca - conclude la nota - In queste giornate così difficili, sentiamo il dovere di fermarci, perchè il dolore non è qualcosa da superare in fretta, ma qualcosa davanti a cui sostare con dignità e silenzio".
Lo stesso locale, tra l'altro, ha ricondiviso tra le storie instagram la raccolta fondi che il fratello di Hekuran, Samuele, ha deciso di avviare come "segno di affetto e vicinanza verso Hekuran e la sua famiglia", si legge nella didascalia pubblicata su GoFundMe - una delle piattaforme di di crowdfunding più utilizzate al mondo.
La raccolta si chiama "Insieme per Heku" e ha già visto circa 490 donatori in pochi giorni, con la somma raccolta di oltre 13.900 euro. "Ogni gesto, ogni parola e ogni condivisione saranno un segno di affetto e vicinanza verso Hekuran e la sua famiglia - scrive Samuele nella descrizione - Il sostegno di tutti noi può essere una mano tesa, un abbraccio collettivo".
Hekuran Cumani, aveva 23 anni, e viveva a Fabriano, in provincia di Ancona. È stato ucciso, al termine di una lite, a Perugia, in un parcheggio davanti al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Perugia.
Un luogo abitualmente frequentato da studenti e giovani, che all’alba di oggi si è trasformato in scena di un delitto. Intorno alle 4.30, una lite tra due gruppi di ragazzi è degenerata in pochi istanti: una coltellata ha raggiunto Cumani al torace. Inutile l’intervento dei soccorsi. Il giovane è morto sul posto.
Secondo le prime ricostruzioni,infatti, il gruppo di Hekuran avrebbe incontrato un altro gruppo di giovani con i quali ci sarebbe stato un diverbio, pare per futili motivi. Dalle parole, si sarebbe poi passati all'aggressione, fino alla coltellata fatale che ha colpito il 23enne, facendolo morire sul colpo.