Libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber, ma a Terni hanno scelto di cambiare la prima parola del testo con “Periferia”. Periferia è partecipazione, quella cioè prevista dalle azioni attuative di marketing ricomprese nell’ambito del Piano di rigenerazione urbana. Finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, lo strumento urbanistico, edilizio e di socialità diffusa è stato monitorato nelle scorse settimane proprio da palazzo Chigi. Che ha inviato a Terni un sottosegretario a valutare il lavoro della struttura comunale. E ora si entra nella fase due, quella che permette di mettere a terra i progetti e di discuterne dal basso con gli operatori commerciali, artigianali e dei servizi. Che con le loro attività rendono le aree limitrofe al centro attraenti, accessibili e attrattive.
Nella sala videoconferenze della BCT, si è svolta la conferenza stampa sulle azioni attuative di marketing ricomprese nell’ambito del Piano Periferie. Con l’assessore alla Pianificazione Territoriale Marco Iapadre e l’architetto Meloni del Comune a fare gli onori di casa. Con loro l’operatore economico Iscom Group, titolare dell’intervento “Marketing territoriale: accompagnamento start up progetto.
La periferia rinasce con la partecipazione: in arrivo un ciclo di workshop con gli operatori economici e gli animatori territoriali
Le attività di marketing prevedono il coinvolgimento degli operatori economici in una riflessione sugli effetti e ricadute degli interventi del Piano Periferie. Tre gli ambiti interessati, caratterizzati da un’alta intensità commerciale: largo Cairoli, Via Castello e piazza Tre Monumenti. Sulle tre aree sono in corso interventi fisici di riqualificazione a maggior impatto hardware. Ma il software, cioè la città che li vivrà, sarà disegnata attraverso cicli di incontri e co-progettazione per zone, workshop tecnici di progettazione.
L’attività si svolgerà attraverso sopralluoghi, momenti di confronto e co-progettazione. E avrà come esito anche quello di promuovere forme innovative di protagonismo e collaborazione con l’amministrazione. Interessando, in prospettiva, anche gli altri ambiti del Piano periferie. I sopralluoghi si terranno nelle giornate del 18, 19 e 20 giugno, mentre i workshop nei giorni 2, 3 e 4 luglio.
L’attività di disegno dal basso della città periferica diventa un modello per il QSV
“Questo approccio – ha spiegato Nicola Minelli di Iscom – diventerà oggetto di “modellizzazione”. Per adottare lo strumento anche a supporto del Quadro strategico di valorizzazione del centro (QSV). A partire dalle regole per l’individuazione dei contesti di riferimento e per il coinvolgimento della comunità urbana“.
“Un vero e proprio laboratorio della rigenerazione urbana del Piano Periferie – ha detto l’architetto Roberto Meloni -. Che ne collega direttamente gli interventi e le relative azioni al processo di definizione, redazione e gestione dello stesso strumento di programmazione per la valorizzazione del Centro storico“.
Per l’assessore Iapadre “partecipazione per la periferia possibile solo con un approccio interassessorile”
“Ringrazio i colleghi – dichiara l’assessore alla Pianificazione territoriale Marco Iapadre – per la sinergia e il lavoro condiviso sugli interventi del Piano periferie e sul QSV. Che rappresentano potenti strumenti a carattere trasversale e multidisciplinari. Che richiedono l’apporto di diversi assessorati e direzioni dell’Ente. Abbiamo riconosciuto da subito la grande potenzialità di questi strumenti legati alla rigenerazione del tessuto urbano e la loro attinenza alle linee strategiche declinate in indirizzi e obiettivi nel documento unico di programmazione“.
Sottolineata anche da Iapadre l’importanza di un approccio partecipativo basato sulla collaborazione. In cui le progettualità non vengono calate dall’alto, ma sono il frutto di una progettazione che muove anche dal basso. Il QSV è già entrato nel vivo con il primo tavolo di lavoro. Una fase di confronto che ha condotto a una delibera di giunta da cui è scaturita una visione del centro. Sintetizzata nello slogan “Al centro della valorizzazione insieme protagonisti“. A sottolineare il riposizionamento della città al centro e il valore della approccio coprogettazione.
Gli assessori Renzi e Cardinali coinvolti nei progetti: “Laboratorio collaborativo”. E si lavora per l’Università al centro della città
“Conosco il progetto, il quadro mi è chiaro – dice l’assessore al Commercio Stefania Renzi. – Mi scontro quotidianamente con la problematica di conciliare la vivibilità con la vitalità del centro cittadino. Per questo ritengo che i due piani vadano portato avanti in sinergia, cercando un equilibrio tra tutte le diverse istanze“.
“Credo che le progettualità vadano calate all’interno del tessuto della città – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico Sergio Cardinali – dobbiamo immaginare il centro come il cervello pulsante della città, per il commercio ed i servizi. Fondamentale l’elemento della partecipazione declinato essenzialmente in due ambiti. Dobbiamo pensare che proprio al centro ci siano nuove intelligenze, i giovani che vanno coinvolti. Insieme all’assessore all’Università Viviana Altamura stiamo lavorando a riposizionare l’università in centro anche per favorire la partecipazione dei giovani. Ritengo inoltre che tutta la portata innovativa di questi strumenti vada coniugata e sostenuta anche con le risorse economiche del sistema che in passato ha condotto nella situazione di difficoltà in cui siamo oggi, utilizzando le multinazionali ancora presenti che devono rivedere il loro ruolo in chiave sostenibile“.