Tre giorni di cammino, tre giorni di silenzio e di preghiera, ma anche di comunità e di riflessione. Dal primo al 3 settembre 2025 l’Umbria tornerà a ospitare il pellegrinaggio "Il Sentiero di Francesco", iniziativa che negli anni si è trasformata in un appuntamento irrinunciabile per chi desidera riscoprire la spiritualità francescana attraverso i luoghi che segnarono la vita del Poverello.
Il percorso, che parte da Assisi e arriva fino a Gubbio attraversando Valfabbrica e l’eremo di San Pietro in Vigneto, richiama ogni anno centinaia di partecipanti. Quest’anno l’evento assume un valore speciale: cade infatti l’ottavo centenario del Cantico delle Creature, testo poetico e spirituale che rimane una delle più alte espressioni della letteratura religiosa mondiale e che continua a ispirare credenti e non credenti.
L’edizione 2025 si lega alla Giornata nazionale per la Custodia del Creato e segna l’avvio del “Tempo del Creato”, momento ecumenico che unisce le Chiese dal 1° settembre al 4 ottobre. La centralità del Cantico non sarà soltanto un ricordo storico, ma il filo conduttore delle meditazioni quotidiane affidate alle sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco. Saranno loro a guidare i pellegrini con parole che riportano al cuore del messaggio francescano: gratitudine per la natura, fraternità universale, riconciliazione.
Il cammino ripercorre idealmente la scelta di Francesco tra il 1206 e il 1207, quando, spogliatosi delle ricchezze paterne, si mise in viaggio verso Gubbio. Un percorso che non fu soltanto geografico, ma esistenziale: da figlio di mercante a discepolo di Cristo. La memoria di quell’itinerario diventa oggi segno di un pellegrinaggio che unisce storia, fede e impegno civile.
L’avvio è previsto il 1° settembre da piazza del Vescovado di Assisi, luogo simbolico della spogliazione. Qui i pellegrini saranno accolti dalle autorità religiose e civili, tra cui il sindaco Valter Stoppini e la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti. Dopo la tappa alla basilica di San Francesco, il gruppo si dirigerà verso Valfabbrica, dove nel pomeriggio si terrà la celebrazione eucaristica e il saluto del sindaco Enrico Bacoccoli.
Il 2 settembre i camminatori raggiungeranno l’eremo di San Pietro in Vigneto, un luogo che invita al raccoglimento e alla contemplazione. L’ultima tappa, il 3 settembre, condurrà i partecipanti a Gubbio, fino alla chiesetta di Santa Maria della Vittorina: proprio lì, secondo la tradizione, avvenne l’incontro con il lupo, divenuto simbolo di pace e riconciliazione.
Anche quest’anno Coldiretti Umbria e Campagna Amica accompagneranno i pellegrini lungo il cammino con punti di ristoro a base di prodotti locali. Una scelta che va oltre l’aspetto pratico: rappresenta la volontà di valorizzare l’agricoltura sostenibile e il legame profondo tra la terra umbra e la spiritualità di Francesco. Camminare e nutrirsi con frutti della terra diventa così parte del messaggio stesso del pellegrinaggio: essenzialità, cura del creato, condivisione.
L’arrivo a Gubbio segnerà il culmine del percorso. Alle 16 del 3 settembre il sindaco Vittorio Fiorucci accoglierà i viandanti alla Vittorina, mentre alle 17.30 il vescovo Luciano Paolucci Bedini presiederà la celebrazione eucaristica, momento conclusivo di ringraziamento e di festa.
In serata, la città ospiterà un incontro aperto al pubblico dal titolo “Il sogno di padre Paolo Dall’Oglio: accoglienza, condivisione, dialogo”. L’iniziativa sarà dedicata alla memoria del gesuita rapito in Siria nel 2013, fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa e testimone di un dialogo interreligioso capace di abbattere muri e costruire ponti. Interverranno Cecilia Dall’Oglio, sorella del religioso, Gian Maria Piccinelli, presidente degli “Amici di Deir Mar Musa”, e il giornalista Riccardo Cristiano. La serata sarà arricchita dagli interventi musicali del cantautore Marco Mammoli e dal progetto #8cento, presentato da Antonio Caschetto del Centro Laudato Si’ di Assisi.
A chiudere l’edizione 2025 sarà la consegna del Premio “Lupo di Gubbio per la riconciliazione”, riconoscimento che richiama la tradizione dell’incontro tra Francesco e il lupo e che ogni anno viene assegnato a persone o istituzioni impegnate nella costruzione della pace. Quest’anno il premio sarà attribuito proprio in memoria di padre Dall’Oglio, come segno di continuità del suo impegno e come invito a custodire la sua eredità spirituale.
Il Sentiero di Francesco non è più soltanto un evento locale. La partecipazione crescente, anche dall’estero, conferma la sua capacità di parlare a un pubblico ampio. Non si tratta soltanto di un pellegrinaggio religioso: è un cammino che intreccia turismo sostenibile, spiritualità, ecologia e cultura. Un’esperienza che permette di riscoprire i valori del camminare insieme, del prendersi cura della natura e dell’aprirsi al dialogo.