Ogni mese di aprile riprendono, i Pellegrinaggi Mariani al monastero di San Girolamo e convento della SS. Trinità, offrendo un momento di preghiera e riflessione per i fedeli eugubini prima della Pentecoste, una tradizione che continua anche nel mese mariano di maggio. Negli ultimi anni, in prossimità della alla Festa dei Ceri, il pellegrinaggio è diventato un modo per far partecipare maggiormente la comunità locale, invitando i capitani e i capodieci della massima festa di Gubbio a salire al monastero per ricevere la benedizione della Vergine.
Il prossimo sabato 4 maggio, Luigino Bei, Fabio Mariani, Roberto Morelli, Simone Martini ed Enrico Provvedi, parteciperanno al solito tragitto mattutino insieme ai fedeli e ai rappresentanti delle realtà ceraiole. L’incontro dei credenti è fissato per le 7,20 vicino alla chiesa di San Marziale, da dove si partirà alle 7,30 per il monastero con la preghiera del rosario. Arrivati a destinazione, all’orario di partenza previsto, il Vescovo della Diocesi di Gubbio Luciano Paolucci Bedini officerà la S. Messa nella chiesa di San Girolamo, dove saranno presenti le suore clarisse. Al termine della Messa vi sarà un breve momento di convivialità.
I pellegrinaggi mariani del mese mariano saranno momenti di preghiera e di raccoglimento, e hanno acquisito nel tempo un significato molto speciale. Per questo motivo si auspica la partecipazione dell’intera comunità locale, anche per accompagnare con le preghiere coloro che guideranno la corsa annuale in onore del Patrono Sant’Ubaldo.
Nei giorni di sabato 11, 18 e 25 maggio, proseguiranno i pellegrinaggi mariani, per concludersi mercoledì 31 maggio con la tappa serale (ore 20,30) a conclusione del mese mariano.
Il convento della SS. Trinità a Gubbio fu anticamente fondato grazie all’idea di un gruppo di donne che abitavano insieme sotto la guida dei Frati Minori e si facevano chiamare “le Povere del Terz’Ordine del P. S. Francesco” in una modesta dimora conosciuta come “della Portella”. Dopo aver cambiato inizialmente luogo per uno ancora troppo piccolo e non adatto alle loro esigenze, si spostarono presso l’ex ospedale di S. Agostino, successivamente conosciuto come monastero della SS. Trinità. Il 12 maggio 1509, durante il periodo dell’Osservanza, quattro suore di S. Maria di Monteluce di Perugia furono incaricate di “riformare” la comunità seguendo il modello di vita di S. Chiara.
A Gubbio, già nel 1226, molto prima della costruzione del monastero della SS. Trinità, c’era una comunità che seguiva la Regola di S. Benedetto delle monache di S. Damiano ad Assisi: il 13 aprile 1226 alcune donne devote avevano ricevuto il permesso dal Vescovo Villano di avviare questa comunità religiosa vicino a una chiesetta dedicata alla Vergine Regina del Cielo, successivamente chiamata Santa Maria del Palladio.
Con un breve datato 11 febbraio 1229, Papa Gregorio IX confermò la donazione per loro e concesse il privilegio di esenzione, obbligandole a seguire la Regola di S. Damiano. Nel corso del tempo, altre comunità circostanti si unirono a questa comunità, che dal 20 marzo 1523 ha proseguito la sua esistenza presso il monastero conosciuto come S. Benedetto, dove precedentemente abitavano i monaci Olivetani. La comunità scomparve nei primi del 1900 a causa di eventi tragici e dell’epidemia di febbre spagnola che colpì molte monache. Tre sorelle, inclusa l’ex abbadessa, si trasferirono nel monastero della SS. Trinità portando con sé documenti e opere d’arte dal monastero precedente.
La venerabile Sr. Chiara Isabella Gherzi è particolarmente ricordata nel monastero della SS. Trinità. (1742-1800), dove si distinse per la sua santità, i cui manoscritti cono conservati nel monastero. Il 28 ottobre 2000, il corpo della venerabile Chiara Isabella Gherzi è stato spostato dal Monastero della SS.ma Trinità al Convento S. Girolamo situato sul monte Ansciano vicino a Gubbio, dove il 30 giugno 2001 anche l’intera Comunità si è trasferita.