Sono quasi 5 mila gli iscritti al Pd in Umbria. Sono sicuramente numeri che fanno ben sperare, alla vigilia di un anno elettorale impegnativo, che vedrà andare al voto due terzi dei comuni umbri insieme alle elezioni Europee e alle Regionali.

Il Pd in Umbria sfiora quota 5mila iscritti

A fornire i numeri e le informazioni Daniele Gallina, responsabile Organizzazione Pd regionale, Sarah Bistocchi, responsabile Tesseramento, e Paolo Baiardini, nuovo tesoriere regionale, che lanciano anche la nuova campagna tesseramento 2024 e quella del 2 per mille

“Il trend – ha detto Gallina – è positivo rispetto al 2022, un anno di congresso nazionale e quindi già positivo e con una grande mobilitazione. Abbiamo rinnovato il 98 per cento degli iscritti del 2022 e la quota ha segnato una crescita del 10 per cento, con oltre il 35 per cento donne. Evidenziamo il grande lavoro territoriale anche il luoghi che non andranno al voto come Trevi e Corciano. Si tratta di risultati importanti che vanno nella direzione dell’aggregazione e della partecipazione al di là dei semplici appuntamenti da campagna elettorale”.

Dello stesso pensiero Sarah Bistocchi: “Coinvolgere le persone era la nostra missione e la tessera diventa uno strumento di coinvolgimento”. Tesseramento possibile online e cartaceo. Bistocchi ha annunciato anche l’arrivo in Umbria del presidente nazionale del Pd Stefano Bonaccini: “Sarà in Umbria martedì 2 e mercoledì 3 aprile per far visita alle città al voto. A Perugia terrà una cena di sottoscrizione il 2 presso il circolo Arci di Balanzano”.

Rilanciamo il partito – ha detto Baiardini – rilanciando anche il tesseramento e le adesioni al 2 per mille, che sono l’unica forma possibile di sostentamento per la buona politica. Sono contento di come ci si sta muovendo perché ho percepito il riaccendersi dell’interesse diffuso nei confronti del Pd. In Umbria – ha proseguito – c’è una nuova alleanza che ci permetterà di sperare in un successo elettorale ovunque. Mi auguro che questa nuova fase si possa tradurre in nuovi iscritti”.

Le origini del Partito Democratico

Il Partito Democratico (PD) è un partito politico italiano di centro-sinistra, fondato il 14 ottobre 2007. Esso nasce come fusione dei due principali partiti del centro-sinistra del periodo, ossia i Democratici di Sinistra e la Margherita.

È descritto come un partito socialdemocratico, progressista e riformista, con correnti interne liberalsociali e cristiano sociali. In ambito internazionale è europeista e atlantista. A livello europeo ha aderito ufficialmente il 27 febbraio 2014 al Partito del Socialismo Europeo, con il quale aveva già intrapreso un rapporto di stretta collaborazione formando nel 2009 il gruppo parlamentare dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.

Durante la XV legislatura il Pd è stato parte del governo Prodi II, in carica dopo aver vinto le elezioni politiche del 2006 come parte de L‘Unione, che includeva anche i DS e la Margherita. In seguito alle elezioni politiche del 2008, si è spostato all’opposizione durante la XVI legislatura e nel novembre 2011 ha votato la fiducia al governo Monti dopo la crisi del governo Berlusconi IV. La vittoria della coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche del 2013 gli ha permesso di tornare a essere il primo partito in parlamento e formare un governo: la XVII legislatura è stata segnata dal PD, che ha guidato i suoi tre governi (governo Letta, Renzi e Gentiloni).

Con le elezioni politiche del 2018 in cui si è formato il governo Conte I (M5S-Lega), il Pd è inizialmente passato all’opposizione, ma, dopo la fine dell’esecutivo nell’agosto 2019, è entrato a far parte della maggioranza del governo Conte II in coalizione con M5S, Italia Viva e LeU (Articolo Uno e Sinistra Italiana). A seguito della caduta del secondo governo Conte, il PD ha fatto parte della maggioranza che sosteneva il governo Draghi (2021-2022).