Ogni giorno, in Umbria, un pendolare si sveglia e sa che dovrà lottare contro ritardi, cancellazioni improvvise e treni sovraffollati per riuscire ad arrivare al lavoro o tornare a casa. Non importa quanto presto sia uscito di casa: il rischio di restare bloccato in stazione senza alcuna informazione è sempre dietro l’angolo.
Treni soppressi, ritardi cronici e vagoni sovraffollati: la situazione del trasporto ferroviario in Umbria continua a peggiorare. Secondo il Pd il Governo sta ignorando i pendolari umbri e marchigiani e le difficoltà quotidiane da loro affrontate, minimizzando un problema che ha assunto contorni insostenibili.
Pd su pendolari umbri e caos treni: “Governo nasconde la testa sotto la sabbia”
“Il Governo si ostina a ignorare i problemi dei pendolari umbri e marchigiani che da mesi fronteggiano i disagi di un sistema ferroviario nel caos”. Queste le parole con cui, in una nota congiunta, i deputati dem Anna Ascani, Andrea Casu e Irene Manzi denunciano la situazione. Durante l’interrogazione di ieri in commissione Trasporti, infatti, l’Esecutivo avrebbe liquidato la questione come un semplice effetto collaterale dei cantieri Pnrr. Garantendo che Trenitalia sta già lavorando a soluzioni di emergenza.
Ma per il Partito Democratico questa risposta è semplicemente inaccettabile. “Non si può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia“, affermano i parlamentari che sottolineano come ogni giorno centinaia di cittadini rimangano bloccati nei binari senza alcuna informazione riguardo a treni soppressi o in ritardo.
Un viaggio ad ostacoli tra ritardi e disservizi
I pendolari umbri affrontano ogni mattina un vero e proprio percorso a ostacoli per raggiungere le loro destinazioni. Le difficoltà principali riguardano i ritardi, le deviazioni improvvise e l’assenza di comunicazioni chiare. Ne è un esempio quanto accaduto qualche settimana fa, quando i treni sulla linea alta velocità Firenze-Roma hanno accumulato ritardi medi di 30 minuti, con punte che hanno superato i 70. Problemi tecnici tra Valdarno e Arezzo hanno costretto alcuni convogli a transitare sulla linea lenta, aggravando i disagi.
Situazione ancora peggiore si è verificata il 15 gennaio, quando un guasto alla linea elettrica ha lasciato i passeggeri bloccati al buio nelle carrozze tra Roma Termini e Tiburtina. “È necessario che il Governo si assuma la responsabilità politica di dare risposte precise ai pendolari, che si attivi con Trenitalia affinché fornisca assistenza e informazioni puntuali a chi subisce le conseguenze di guasti e disservizi”, ribadiscono i dem. Ascani, Casu e Manzi chiedono quindi un intervento immediato per potenziare l’offerta del trasporto pubblico e assicurare una maggiore assistenza agli utenti.
L’incontro con De Rebotti e il confronto con le istituzioni
L’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Francesco De Rebotti, ha incontrato i rappresentanti dei comitati dei pendolari umbri per affrontare l’emergenza trasporti. La riunione ha rappresentato un primo passo verso una collaborazione costante con i cittadini che ogni giorno affrontano ritardi, soppressioni e disservizi. “Quello alla mobilità è uno dei fondamentali diritti di cittadinanza”, ha dichiarato De Rebotti, “che deve poter essere pienamente esercitato da persone che, peraltro, pagano un servizio nella propria condizione di cliente”. L’assessore ha anche sottolineato l’importanza di un confronto continuo con le parti coinvolte.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei principali comitati pendolari umbri, tra cui il Comitato di Orvieto, la Federconsumatori Terni e il Coordinamento pendolari umbri. L’assenza di Trenitalia al tavolo ha suscitato perplessità tra i presenti, che chiedono risposte concrete sulle criticità segnalate. De Rebotti ha annunciato però che riporterà le istanze emerse all’attenzione del Governo e dell’Ente gestore, ribadendo l’importanza di un monitoraggio costante delle situazioni critiche del territorio.
La zona di Orvieto tra le più colpite dai disagi per i pendolari umbri
Secondo Gianluigi Giusti, rappresentante del coordinamento dei comitati pendolari, la situazione più critica si registra nella zona dell’Orvietano. “Le attuali condizioni penalizzano i viaggiatori di quest’area”, dichiara, evidenziando soprattutto come molti treni Intercity e Regionali siano stati limitati a fermate specifiche, complicando ulteriormente gli spostamenti. I ritardi, spesso stimati in pochi minuti, si trasformano in attese molto più lunghe, esasperando i viaggiatori.
Il Pd chiede quindi interventi concreti e immediati per i pendolari umbri, per evitare che il trasporto ferroviario della regione diventi definitivamente insostenibile. “L’Esecutivo con la sua colpevole indifferenza sta isolando interi territori e comunità”, concludono Ascani, Casu e Manzi. Ribadendo ancora una volta la necessità di un’azione decisa per porre fine ai disagi.