Hanno preso il via questa settimana i lavori per il rifacimento della pavimentazione di Spoleto Sfera. Sul piatto ci sono oltre 56mila euro, di cui 30mila dal finanziamento regionale e 26mila in cofinanziamento dal Comune di Spoleto. La particolarità della nuova pavimentazione sarà quella di essere polifunzionale. Una volta rimossa l’attuale superficie e sistemato il massetto, si provvederà ad installare la nuova con disegno a scacchiera. L’area potrà essere variamente utilizzata dalla cittadinanza come area gioco per i bambini o per spettacoli, saggi scolastici, manifestazioni di associazioni culturali e sportive locali e attività di educazione ambientale da svolgere all’aperto.

Il rifacimento della pavimentazione a Spoleto Sfera e gli interventi di riqualificazione

I lavori a Spoleto Sfera sono stati affidati alla ditta I.C.C. S.N.C.. Parallelamente, grazie al finanziamento regionale da 30mila euro a cui il Comune di Spoleto ha aggiunto un cofinanziamento di altri 26mila euro, (in aumento rispetto ai 5mila inizialmente previsti perché i tecnici hanno riscontrato la necessità di rifare completamente la pavimentazione), sono previsti altri due interventi.

Il primo riguarda la sostituzione dei giochi presso il parco Chico Mendes, dove sarà la ditta A.M. VERDE 2000 ad occuparsene. Qui l’intero parco andrà incontro a una completa rifunzionalizzazione che lo renderà un’area verde polifunzionale. Per questo progetto il Comune di Spoleto è riuscito ad intercettare ulteriori fondi, ovvero 17mila e 500 dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui si è aggiunto un cofinanziamento di pari importo da parte dell’Ente. Nel progetto è prevista la creazione di un circuito per svolgere attività sportive all’aperto, con la sistemazione di otto macchine, anche polivalenti, per l’allenamento isotonico e cardio. Nello specifico, saranno tre i giochi che verranno sostituiti a partire dalla prossima settimana: i due pannelli didattici in legno, l’altalena in legno e acciaio a due posti e l’arrampicata in legno e metallo.

Il secondo intervento, ancora a opera dalla ditta I.C.C. S.N.C., collegherà Spoleto Sfera al Parco Chico Mendes con un nuovo percorso pedonale. Questo connetterà l’attraversamento pedonale già esistente di fronte alla Spoleto Sfera e l’unico ingresso privo di scale del Parco Chico Mendes lungo viale Martiri della Resistenza. Brevi anche i tempi di realizzazione con la conclusione dei lavori avverrà entro la fine del 2024.

Spoletosfera, un’opera che racconta una storia affascinante

La Spoletosfera, l’opera che con la nuova pavimentazione sarà ulteriormente valorizzate, è entrata ormai a far parte del paesaggio urbano di Spoleto. Realizzata dall’architetto statunitense Buckminster Fuller (1895-1983), venne donata alla città in occasione del X° Festival dei Due Mondi di Spoleto. Si tratta di una grande cupola geodetica, struttura che Fuller stesso brevettò nel 1954.

Questo termine – si legge nel portale turistico del Comune di Spoleto – si riferiva ad una struttura basata sull’estensione di alcuni principi base dei solidi semplici ( tetraedro, ottaedro e solidi con numero di facce maggiori ) che possano considerarsi approssimazione della sfera. Ne risultò un’opera estremamente leggera ed allo stesso tempo stabile. Le cupole diedero fama a Fuller; a tutt’oggi ce ne sono in uso in Giappone e negli Stati Uniti ed ospitano stazioni radar, edifici civili e tensostrutture“.

Nel corso degli anni la Spoletosfera è diventata lo scenario in cui hanno preso vita diversi eventi di richiamo. Come “istallazioni (ricordiamo “Io” di Mario Ceroli nel 1969), performance (ad esempio in occasione degli eventi organizzati nel 1980 dai Laboratori di Nuova Creatività) e concerti“.

La struttura è rimasta a lungo inutilizzata per poi tornare a nuova vita dal 2008 con l’apertura del parcheggio sotterraneo, situato sotto all’opera, che ne porta il nome. In quell’occasione l’opera “è stata dotata di un sistema di illuminazione non invasivo formato da circa 105.000 luci a led bianche che la rende viva anche nella ore di buio“.