La pavimentazione di Piazza Grande a Gubbio, recentemente ristrutturata, sta generando polemiche e discussioni in città a causa di inaspettate infiorescenze di salnitro e segni evidenti di usura che compromettono l’estetica della piazza. L’intervento di riqualificazione, avviato a luglio 2023 e completato ad aprile 2024, è stato promosso dalla precedente giunta comunale guidata da Filippo Mario Stirati con l’intento di rinnovare una delle piazze pensili più belle al mondo e preservarla per le future generazioni. Tuttavia, a distanza di soli sei mesi, sono emersi problemi estetici e funzionali che hanno scatenato un vivace dibattito sui social e nelle sedi politiche locali.

Dopo la conclusione dei lavori, sulla pavimentazione in mattoni della piazza sono comparse delle chiazze tra il grigio e il biancastro, attribuibili al salnitro, un deposito cristallino che emerge in seguito all’evaporazione di acqua contenente sali minerali. Questo fenomeno, che può verificarsi su superfici in mattoni e materiali porosi, altera visibilmente il colore originale della pavimentazione, creando un effetto ottico sgradevole e, in questo caso, inaccettabile per un contesto storico e artistico così significativo come Piazza Grande.

Le infiorescenze di salnitro non solo sbiadiscono la pavimentazione, ma sollevano anche dubbi sulla durabilità del materiale scelto per il restauro. L’effetto cromatico irregolare che ne risulta ha dato origine a reazioni contrastanti: da un lato la preoccupazione per l’integrità estetica della piazza, dall’altro una certa ironia tra i cittadini, che vedono in questo problema una sorta di simbolo delle difficoltà e delle criticità dei lavori pubblici gestiti in passato. Le immagini della piazza condivise sui social hanno ulteriormente alimentato la discussione, evidenziando che non si tratta di un difetto passeggero, bensì di una problematica persistente e visibile a distanza.

Luogo iconico per Gubbio, Piazza grande ha una vista spettacolare sulla colline umbre

Piazza Grande, cuore storico di Gubbio, è uno dei luoghi più visitati della città, con la sua spettacolare vista sulle colline umbre e sul centro storico. Situata a un livello sopraelevato, la piazza offre un panorama unico, con il Palazzo dei Consoli come sfondo monumentale affrontato al Palazzo Pretorio, richiamando ogni anno numerosi visitatori e appassionati di storia e architettura. Il suo valore storico e culturale rende imprescindibile una cura attenta e continua della struttura, e ogni intervento su questo spazio iconico deve tener conto non solo dell’aspetto estetico ma anche della qualità e resistenza dei materiali utilizzati.

Il progetto di ristrutturazione della pavimentazione di Piazza Grande aveva lo scopo di restituire a Gubbio uno spazio rinnovato, resistente all’usura e al gelo. La ditta esecutrice, incaricata sotto l’amministrazione Stirati, ha utilizzato mattoncini artigianali prodotti da una fornace che ha realizzato circa 130.000 pezzi esclusivamente per Gubbio. Secondo l’ingegnere responsabile del progetto, il materiale scelto per la pavimentazione è altamente resistente e adatto a garantire durabilità, con l’allineamento dei mattoncini alla scalea del Palazzo dei Consoli per rispettare l’armonia storica della piazza.

Nonostante l’attenzione dedicata alla selezione dei materiali, i risultati non sembrano aver rispettato le aspettative della comunità eugubina. Già poco dopo l’inaugurazione della piazza, avvenuta il 28 aprile 2024, i primi segni di usura erano visibili sulla pavimentazione. Macchie e tracce lasciate dalle suole delle scarpe e, in qualche caso, dal passaggio di biciclette e carrozzine, hanno compromesso l’uniformità cromatica, suscitando una prima ondata di critiche. La questione delle infiorescenze di salnitro ha poi aggravato la situazione, portando molti cittadini a interrogarsi sulla qualità dei materiali e delle soluzioni impiegate per il restauro.

La pavimentazione di Piazza Grande, non solo tema estetico ma anche politico

Il problema della pavimentazione di Piazza Grande non è solo una questione estetica, ma anche un tema politico che ha generato attriti tra la vecchia e la nuova amministrazione comunale. La nuova giunta, guidata dal sindaco Fiorucci, ha dovuto fronteggiare non solo le critiche dei cittadini, ma anche le questioni tecniche lasciate in sospeso dall’amministrazione precedente. L’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Spartaco Capannelli si è trovato a gestire le problematiche della piazza e le polemiche nate dallo scambio di accuse con l’ex assessore al Turismo, Gabriele Damiani.

Le critiche si sono estese anche ad altri aspetti della riqualificazione, come l’acqua filtrata sotto gli Arconi in via Baldassini. Le accuse reciproche sui social e le diatribe pubbliche hanno polarizzato l’opinione pubblica, rendendo Piazza Grande un simbolo della controversia politica locale e delle difficoltà nel realizzare interventi pubblici di grande portata.

Per risolvere il problema delle infiorescenze di salnitro e dell’usura prematura della pavimentazione, saranno necessarie delle valutazioni tecniche approfondite. Gli esperti del settore potrebbero suggerire trattamenti specifici per ridurre la formazione di salnitro, ad esempio l’utilizzo di sigillanti per bloccare la migrazione dei sali verso la superficie, oppure la pulizia periodica della pavimentazione con prodotti specializzati.

Difficile e costoso trovare una soluzione praticabile ai problemi insorti

Tuttavia, questi interventi rappresentano un costo aggiuntivo e richiedono competenze specifiche, che potrebbero essere onerose per il bilancio comunale.

In alternativa, l’amministrazione potrebbe considerare la possibilità di sostituire alcuni materiali con soluzioni più adatte a garantire l’uniformità cromatica e la resistenza all’usura. Una scelta simile implicherebbe però lavori complessi e dispendiosi, poiché potrebbe rendersi necessario smantellare parte della pavimentazione attuale.

Piazza Grande non è solo una delle piazze più belle e iconiche di Gubbio, ma anche uno dei luoghi simbolo dell’Umbria, e una sua cura adeguata non è solo un dovere verso i cittadini, ma anche un’opportunità per il turismo e l’economia locale. Eventi, manifestazioni culturali e feste tradizionali come la Corsa dei Ceri richiamano ogni anno migliaia di visitatori, e l’aspetto della piazza gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza complessiva di chi visita Gubbio.