Siglato ieri in Prefettura il ‘Patto per Terni sicura‘, un documento sottoscritto dal Prefetto Antonietta Orlando, dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, dal vice presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti e dal sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine. Gli obiettivi dell’iniziativa inter istituzionale riguardano la prevenzione e il contrasto alla criminalità diffusa sul territorio. Tra le nuove misure in questo senso vi saranno maggiori controlli e l’introduzione di una cabina di regia semestrale per aggiornamenti in itinere sulle azioni da intraprendere. L‘impiego delle nuove tecnologie, in particolare, giocherà un ruolo importante con l’installazione di un maggior numero di telecamere di videosorveglianza e il potenziamento della rete di pubblica illuminazione.

‘Patto per Terni sicura’, tutte le novità

Terni è una città generalmente percepita come sicura, un concetto ribadito sia dal sindaco Bandecchi che dal presidente della Provincia Ferranti. Sul territorio sono presenti al momento 200 telecamere di videosorveglianza che, come annunciato dal primo cittadino, aumenteranno in numero e diffusione. Tra le iniziative realizzate fin qui vi è anche il potenziamento dell’organico della Polizia Locale che con l’amministrazione Bandecchi ha visto una crescita del 44%.

Tra quanto emerso dalla riunione c’è la necessità di rivedere la convenzione tra Regione e Polizia provincialein modo da potenziarne l’organico a supporto di tutti i corpi che si occupano di controllo e prevenzione” ha rimarcato Ferranti. Una proposta che la presidente Proietti ha accolto con favore, annunciando di essere già al lavoro per una legge sulle polizie locali a cui verrebbero garantite anche maggiori risorse.

La nuova cabina di regia semestrale coordinata dal Prefetto

Ogni sei mesi si riunirà la nuova cabina di regia coordinata dalla Prefettura. Ne faranno parte i rappresentanti di Regione, Polizia locale e Provinciale, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato. Si tratta di un nuovo strumento che consentirà scambi e analisi di informazioni oltre alla modulazione costante delle azioni da mettere in campo sul fronte sicurezza.

Desidero ringraziare le Istituzioni firmatarie del Patto il cui obiettivo è quello di eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità nel rispetto delle competenze delle autorità di Pubblica Sicurezza, ottimizzando l’integrazione della Polizia Locale – così il Prefetto Antonietta Orlando –. Il Patto promuove azioni integrate e progetti specifici in materia di sicurezza urbana volte alla prevenzione e al contrasto della criminalità diffusa e delle criticità della città attraverso il rafforzamento dei sistemi di controllo del territorio anche con l’impiego di nuove tecnologie, implementazione videocamere e potenziamento dell’interscambio informativo tra Forze di Polizia e Polizia Locale, sviluppando una sinergia significativa nei settori della polizia amministrativa e stradale”.

L’importanza della rete di illuminazione pubblica, è anche una questione di genere

Come emerso ieri, verrà migliorata la rete di pubblica illuminazione la cui efficienza nei luoghi pubblici riveste un ruolo fondamentale. La visibilità è infatti un fattore cruciale nella percezione di sicurezza soprattutto per le donne. La questione è quindi anche di genere perché, come evidenziato da diversi studi scientifici, le donne nello spazio pubblico tendono a concentrarsi sulle aree buie o su potenziali nascondigli. Gli uomini invece si focalizzano di più sulla strada di fronte a loro.

Le donne rispetto agli uomini si sentono generalmente più insicure ed evitano i luoghi male illuminati. Si tratta di un sistema di difesa che negli anni ha trovato conferma nei dati dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una donna su tre nel corso della propria vita riferisce di aver subito una qualche forma di molestia. In questo senso, la progettazione dell’illuminazione pubblica può rivelarsi un importantissimo presidio di sicurezza, per le donne e per tutta la cittadinanza.