Evviva i bambini di Calvi!” ha detto il sindaco Guido Grillini. Una speciale “patente di pedoni”, se la sono guadagnata i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia “San Carlo” di Calvi dell’Umbria. A consegnarla ai giovanissimi, ieri 30 aprile, è stato proprio il primo cittadino. La notizia è stata diffusa tramite i canali social del Comune.

Dopo un impegnativo periodo di studio, assistiti e supportati dalle prodi maestre Katiuscia e Annalisa” si legge “i nostri bimbi della scuola dell’infanzia “San Carlo” dopo aver sostenuto un “severo” esame con il nostro vigile e “neo-nonno” Giorgio, hanno conseguito l’ambita Patente di Pedone.” Una comunità quella calvese, che ha voluto coinvolgere in un’iniziativa di protagonismo civile i più piccoli, che si sono applicati e con orgoglio, hanno conquistato la loro prima patente.

La patente di pedoni: l’educazione stradale fin da piccolissimi a Calvi dell’Umbria

Calvi dell’Umbria con questa simpatica iniziativa, dimostra come sia possibile educare bambini e bambine nell’adottare comportamenti corretti su strada sin da piccolissimi. L’educazione stradale è del resto una delle linee prioritarie su cui lavora da anni il Miur per promuovere la cultura della sicurezza in strada tra i giovani. Per incentivare comportamenti virtuosi come quello calvese, il Ministero mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado, una piattaforma interattiva, Edustrada, dove i singoli Istituti possono registrarsi e aderire ai progetti di interesse.

Edustrada, promuove interventi formativi che portano ad assumere comportamenti responsabili con l’obiettivo di educare i cittadini di domani alla consapevolezza. Sapersi muovere e conoscere le regole della circolazione pedonale, in bici, in motorino e in auto, è questione di fondamentale importanza.

Calvi dell’Umbria, il curioso caso del Comune umbro che si ripopola

Calvi è nota, a ragion veduta, come la “Porta felice dell’Umbria“. Si tratta del Comune situato più a sud della nostra regione, al confine con il Lazio. Il paese sorge alle pendici del Monte San Pancrazio, in posizione dominante rispetto alla Valle del Tevere. Il centro storico nell’ultimo ventennio è andato incontro a un’importante opera di riqualificazione e ripristino che ha l’ha restituito agli antichi splendori. Attraversando le strette vie, si rimane incantati dai panorami mozzafiato che si aprono davanti agli occhi e dall’originale mix tra Medioevo e murales contemporanei che tanti artisti hanno scelto di realizzare proprio qui, a partire dagli anni Settanta. Numerosi sono i siti di interesse, tanto nel centro del paese quanto nelle campagne circostanti.

Calvi e Polino, sono gli unici Comuni di tutta l’Umbria che anziché spopolarsi, si sono andati ripopolando. Se nel resto del cuore verde d’Italia, lo spopolamento e l’emigrazione stanno raggiungendo livelli preoccupanti – argomenti che Tag24 Umbria ha in più occasioni approfondito – in questo ridente paese dominato dalla cattedrale settecentesca del Fuga, si sta verificando ormai da un paio di anni, una felice inversione di tendenza.

Sarà l’aria buona, saranno i ritmi decisamente più slow, sarà l’eccezionale offerta culturale per un paese così piccolo, sarà che a fronte di duemila abitanti ci sono ben tre teatri, sarà la natura sempre salvaguardata e tutelata (Calvi dell’Umbria è premiato da anni da Legambiente come “Comune riciclone“), sarà la festa, tra le più antiche dell’Umbria, dedicata al Santo Patrono Pancrazio, saranno iniziative come quella della “patente di pedoni” per i giovanissimi cittadini, saranno le chiese bellissime, saranno i presepi, sarà che alla fine a Calvi ci si conosce tutti e che la rete sociale è forte: quello che è innegabile è che qui, a neanche un’ora da Roma, si sta bene.