Rompe il silenzio Pasquale Striano, il finanziere indagato a Perugia nell’indagine su una presunta attività di dossieraggio contro politici, imprenditori e vip avviata dalle denunce del ministro della Difesa Guido Crosetto, queste le sue dichiarazioni:

Risponderò davanti ad un giudice, poi vedrai che succederà. Ho fatto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta e con i miei metodi, non quelli dei burocrati”.

Continuano le polemiche sul caso

Dopo le parole di Striano è il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasbarri a parlare, queste le sue dichiarazioni :

Andremo avanti decisi e implacabili per avere tutta la verità sullo scandalo della Procura antimafia e dell’ex procuratore De Raho. Il tenente Striano dice che parlerà e che ha fatto il suo lavoro con onore. Parli e dimostri chi gli ha dato gli ordini che ha eseguito.

Il suo lavoro è stato scorretto e ha tradito le funzioni supreme della Procura nazionale antimafia, degenerata in un luogo di intromissione nelle vite dei cittadini perbene con procedure chiaramente illegali. Chi ha dato gli ordini a Striano? Forza Italia vuole la verità e la vuole presto. C’è stata una connivenza tra la sinistra politica e alcuni settori della magistratura.

Perché tutti i Procuratori nazionali antimafia sono diventati parlamentari della sinistra? Perché De Raho non si astiene dal partecipare alla Commissione antimafia di cui sarebbe vicepresidente ma dovrebbe poi, in questo ruolo, investigare su attività che lui ha condotto negli anni in cui ha guidato la Procura nazionale antimafia? Il suo conflitto di interesse è enorme e noi lo denunceremo in ogni sede senza esitazione”.

Il caso dossieraggio e le parole di Pasquale Striano

Il caso in mano alla procura di Roma stava per concludersi in un sostanziale silenzio. 

Sarebbe stato lo stesso finanziere Pasquale Striano a voler scoperchiare il ”verminaio” denunciato dal procuratore di Perugia Raffaele Cantore. Ancora non si riesce a capire perchè lo abbia fatto. In tre settimane la procura di Roma individua chi ha fatto gli accessi alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate. Gli inquirenti romani chiedono informazioni su Striano al procuratore della Dna Antonio Laudati, e nel giro di un mese terminano gli accertamenti. Striano sta per ricevere l’avviso di conclusione delle indagini, a cui seguirà la richiesta di rinvio a giudizio. Ma prima in procura decidono di convocare l’indagato per sentire la sua versione dei fatti.

La svolta arriva quando a gennaio 2023 Striano non sceglie la via apparentemente più breve. Il finanziere avrebbe potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. Molto probabilmente sarebbe andato incontro a un inevitabile rinvio a giudizio e possibile condanna.

Di sicuro non si sarebbe verificato tutto il putiferio a cui stiamo assistendo. Striano ha invece parlato e risposto agli inquirenti, rivelando che per anni ha condotto interrogatori “su vasta scala” alla ricerca di segnalazioni di operazioni sospette (SOS), seguendo la prassi, per volere del pm responsabile dell’ufficio. A questo punto Striano ha consegnato una sorta di ”diario” contenente la cronologia degli accessi a varie banche dati.

Dati sensibili raccolti in un diario privato

Secondo le ipotesi investigative riferite al Parlamento dal procuratore di Perugia Cantone e dal procuratore nazionale Antimafia Melillo, insieme al pm della Direzione Nazionale Antimafia e antiterrorismo Antonio Laudati, Striano avrebbe sfruttato la banca di dati sensibili a disposizione della super struttura investigativa. In questo modo ha avuto accesso a migliaia di informazioni riservate relative a centinaia di persone, conservando notizie riservate e dati sensibili per poi raccoglierli e catalogarli in un diario privato.

Chi veniva ”spiato” da Striano

Tra le persone finite nel presunto ”diario” di Striano spiccano diverse figure tra cui:

  • Guido Crosetto (Ministro della Difesa)
  • Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura)
  • Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro)
  • Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente)
  • Adolfo Urso (Ministro delle Imprese) insieme a Marta Fascina, parlamentare e compagna di Silvio Berlusconi.
  • Giuseppe Conte
  • Matteo Renzi
  • Fedez.
  • Cristiano Ronaldo
  • Massimiliano Allegri