Narni Scalo costituisce un esempio incisivo di come grazie al cinema e all’arte si possa completamente ridisegnare un quartiere cittadino per conferirgli una nuova identità. Lo Scalo ha storicamente rappresentato per la cittadina umbra il suo cuore produttivo grazie anche al collegamento ferroviario. Distante qualche chilometro dal centro storico, qui ci sono i negozi, le aziende e le palazzine nuove. Negli anni, come accaduto praticamente ovunque in Italia, quella vocazione industriale si è andata trasformando e Narni Scalo sembra aver trovato una nuova direzione grazie alla settima arte.
Proprio qui da tre decenni si tiene una delle rassegne più interessanti del Paese, ‘Le vie del Cinema‘ dedicata ai capolavori restaurati, noti e meno noti. Da diverso tempo, a ideale completamento di quelle visioni, Narni Scalo è diventata a pieno titolo un museo a cielo aperto dove poter ammirare i grandi protagonisti della storia del cinema italiano grazie ai nuovi grandi murales che stanno arricchendo la geografia urbana. L’ultimo, svelato da pochissimo, ritrae l’immenso Pier Paolo Pasolini.
Il nuovo murale dedicato a Pasolini a Narni Scalo
A neanche due mesi dall’ultima inaugurazione, grazie alla fortunata collaborazione fra l’artista David Pompili e il Comune di Narni, quella costellazione di star del cinema ha guadagnato un tassello in più. ‘Silenzio’ è questo il titolo della nuova opera, l’undicesima, dedicata a uno tra i maggiori intellettuali del Novecento che entra così a far parte del progetto di rigenerazione urbana.
L’iniziativa dei murales a Narni Scalo era nata un paio di anni come estensione della manifestazione cinematografica che si svolge annualmente nelle serate tra la fine di luglio e l’inizio di agosto al Parco Bruno Donatelli. Affermatasi in seguito come progetto autonomo dal titolo ‘Rigenerarsi‘, grazie alla Fondazione Carit e ai proprietari degli immobili, sta riconfigurando il quartiere narnese. Il cinema, quale evoluzione in movimento delle immagini statiche, ha creato il filo conduttore di questa operazione in una compenetrazione che riscontra sempre grande entusiasmo.
I murales di Narni Scalo che stanno diventando delle vere e proprie attrazioni, si inseriscono in una geografia urbana che già anni fa aveva iniziato a modificare la propria toponomastica in onore dei grandi maestri del cinema. In accordo con la manifestazione diretta da Alberto Crespi, qui sono state intitolate piazze a Roberto Rossellini, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Luigi Comencini e Dino Risi, cui si aggiunge una via dedicata ad Aldo Fabrizi.
Narni si conferma città che ama il cinema
L’itinerario iconografico dei murales era partito dalla coppia Loren-Mastroianni e poi c’erano stati, per citarne alcuni, Poalo Villaggio, Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman, Monica Vitti, Alberto Sordi. E proprio il murale dedicato a Sordi aveva portato bene a Narni. Perché lo scorso aprile una parte delle riprese del docufilm ‘Alberto Sordi secret’ con la regia di Igor Righetti, cugino dell’Albertone nazionale, si erano svolte nella cittadina umbra. Un biopic, quello su Sordi, che ha permesso al grande pubblico di scoprire l’uomo dietro al mito dell’immenso attore. Accanto a Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Daniela Giordano, Maurizio Mattioli, Enzo Salvi, e Dado Coletti, anche tanti narnesi che hanno partecipato come comparse.
La prossima estate ‘Le vie del Cinema’ taglierà il traguardo delle 31 edizioni ma è ancora troppo presto per avere indiscrezioni sul programma. Grazie alle prestigiose collaborazioni con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, la Cineteca di Bologna, Unidis e la Scuola Internazionale di Comics di Roma, ogni anno in questa manifestazione unica nel suo genere, è possibile ammirare i classici, alcuni dei quali spesso sono vere e proprie chicche introvabili, nella loro veste migliore. La programmazione, inoltre, è sempre particolarmente inclusiva e attenta anche alle esigenze dei più piccoli a cui riserva una programmazione dedicata.