L’Azienda ospedaliera di Perugia è la prima in Umbria e la terza in Italia tra le aziende sanitarie pubbliche a ottenere la Certificazione per la Parità di genere. Un traguardo che qualifica l’impegno dell’ente per l’equità e l’inclusione nei luoghi di lavoro, e che è stato celebrato ufficialmente alla presenza della vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Bianca Maria Tagliaferri, intervenuta alla cerimonia di consegna. “Un riconoscimento di portata nazionale, che testimonia un cambiamento culturale e organizzativo profondo”, ha dichiarato la vicepresidente Tagliaferri, sottolineando il valore etico e sociale della certificazione ottenuta secondo la norma UNI/PdR 125:2022.
Nel suo intervento, la vicepresidente dell'Assemblea legislativa ha illustrato le molteplici implicazioni della certificazione, legandole a temi centrali del dibattito sociale contemporaneo. “Le politiche per la parità di genere rappresentano una leva fondamentale per sostenere la natalità, riconoscendo e valorizzando pienamente sia la maternità che la paternità”, ha affermato, evidenziando come l’obiettivo sia quello di “generare genitorialità come responsabilità collettiva e culturale”.
Tagliaferri ha poi posto l’accento sul concetto di rispetto dei tempi di vita, da intendere come equilibrio tra tempi di cura, lavoro e tempo personale. “L’equilibrio tra queste dimensioni è essenziale per il benessere delle persone e per una maggiore giustizia e efficienza nelle organizzazioni”, ha spiegato.
Infine, la consigliera regionale eletta nel gruppo civico Umbria Domani ha ricordato come la cultura del rispetto si costruisca fin dalla prima infanzia. “Il linguaggio rispettoso è il primo strumento della parità. Nella mia esperienza nelle scuole ho sempre promosso l’educazione a un lessico inclusivo e consapevole”, ha dichiarato, ribadendo l’importanza dell’educazione linguistica nella formazione civica e sociale.
Concludendo, la vicepresidente del consiglio regionale dell'Umbria ha voluto ringraziare l’intera struttura dell’Azienda ospedaliera: “Esprimo gratitudine nei confronti della Direzione, del Comitato Guida e di tutto il personale per l’impegno e la visione dimostrati. Il superamento dei rigorosi indicatori previsti dalla normativa è un segnale forte di cambiamento strutturale”.
Nel quadro delle iniziative finanziate attraverso il Fondo sociale regionale 2025, la Regione Umbria ha destinato 10mila euro a un progetto di inclusione sociale attraverso il calcio, promosso dal Comune di Corciano.
Il contributo sostiene la partecipazione di una squadra di atleti con disabilità intellettivo-relazionali e psichiatriche al campionato interregionale Figc di Quarta Categoria, torneo di calcio a 7 riconosciuto dalla Uefa come modello per il calcio paralimpico europeo.
“Attraverso questo intervento sosteniamo un progetto pioniere che utilizza lo sport come leva di emancipazione personale e di cittadinanza attiva”, ha spiegato l’assessore regionale al Welfare e all’Istruzione, Fabio Barcaioli, rimarcando l’impegno della Regione Umbria per politiche inclusive e partecipative.
Il progetto, che si distingue per l’approccio sperimentale e la rete territoriale attivata, si fonda su una esperienza già consolidata: le partite si svolgono presso l’impianto sportivo comunale G. Fioroni di Ellera di Corciano, coinvolgendo squadre provenienti da Umbria e Marche.
Obiettivo dichiarato: favorire l’accesso allo sport di qualità per tutte le persone, valorizzando le competenze individuali e creando occasioni concrete di socialità, appartenenza e crescita.
Due notizie, un’unica visione strategica: l’Umbria si posiziona con decisione sulla frontiera dei diritti, della coesione e dell’inclusione, adottando strumenti concreti – dalle certificazioni alle politiche di welfare – per una comunità più equa, rispettosa e solidale.