Il parco pubblico di Polino versa in uno stato di totale abbandono. Una brutta immagine a cui i cittadini e le cittadine del piccolo paesino in provincia di Terni sono ormai, tristemente, abituati. Il tema torna al centro del dibattito con l’avvicinarsi delle elezioni comunali del prossimo 8 e 9 giugno. Alle elezioni correrà, per la carica di sindaco, anche Alternativa Popolare attraverso la candidatura di Saverio Matteucci. Il quale è intervenuto proprio per parlare delle condizioni impietose dei giardini pubblici.

Parco Polino, Matteucci: “Una vergogna”

Matteucci commenta: “Il parco si trova all’inizio del paese, dovrebbe essere un biglietto da visita per chi arriva a Polino ed invece si trova in stato di totale abbandono ormai da 10 anni. Le immagini parlano da sole, sono una vergogna”.

Il candidato sindaco di Alternativa Popolare critica poi l’amministrazione uscente: “Per aver speso decine di migliaia di euro per un progetto senza senso a dieci metri dal parco. Un camminamento di cemento senza alcun senso ed inutile. I giardini pubblici, invece, sono stati lasciati in queste condizioni pietose”.

Il ritorno dei Matteucci

La scesa in campo di Saverio Matteucci rappresenta il ritorno alla politica di un cognome che da sempre caratterizza il territorio di Polino. Fu Americo Matteucci ad aprire una lunga stagione politica con un mandato da sindaco durato dal 1947 al 2004. Poi fu il tempo del figlio Ortenzio, primo cittadino per due mandati. Gli ultimi dieci anni, invece, sono stati quelli del cambiamento. Remigio Venanzi, con “Progetto Polino” ha dato vita ad una nuova giunta che ora vede minato il terzo mandato dal ritorno in sella dei Matteucci.

Sono diverse le critiche mosse all’amministrazione uscente, in primis quelle relative ai progetti finanziati sul PNRR. Nessun progetto è stato pensato per la riqualificazione del parco comunale e Matteucci non ci sta. Proprio ai nostri microfoni diceva: Io mi scaglio contro lo sperpero dei soldi di tutti. Hanno fatto un ponte, pur di prendere quei finanziamenti, che finisce nel nulla. Ecco: io non farò ponti che vanno nel vuoto, farò impianti da riempire di gente. Cose che servano a rilanciare la vita e l’economia del paese. A renderlo attrattivo”.