L’Umbria, cuore verde d’Italia, è una delle destinazioni ideali per un weekend all’insegna della natura, dove il paesaggio si svela in tutta la sua magnificenza in un susseguirsi di colline lussureggianti, panorami mozzafiato e parchi naturalistici che sembrano sospesi nel tempo. Questa regione, incastonata nel cuore della penisola, è anche custode di una ricchezza naturale straordinaria: al suo interno si trova una vasta porzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e ben sette Parchi Regionali istituiti a partire dagli anni novanta. Insieme, coprono circa il 7,5% dell’intero territorio regionale, proteggendo ambienti montani, fluviali e lacustri di incomparabile bellezza. Un angolo di paradiso che merita di essere preservato e custodito.

Ma quali sono i luoghi più suggestivi da non perdere nella vostra prossima visita in Umbria? Oggi vi accompagneremo alla scoperta di alcune delle riserve naturali e dei parchi naturalistici più affascinanti della regione, per aiutarvi a pianificare il vostro prossimo viaggio nella regione. Restate con noi per scoprire quali sono e dove si trovano.

Il Parco Fluviale del Nera

Il Parco Fluviale del Nera, definito “parco delle acque”, si estende lungo il tratto della Valnerina che va dall’abitato di Terria fino alla bellissima Cascata delle Marmore. Il cuore pulsante di questo parco è il fiume Nera, che con il suo corso limpido e cristallino scorre per circa 20 chilometri, offrendo uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza.

La storia di questa valle è strettamente legata al rapporto secolare tra l’uomo e l’acqua. Elemento vitale, ma anche da controllare, l’acqua del Nera fu per prima regolata dai Romani, che ne capirono l’importanza nella colonizzazione agricola della zona. La bonifica del Lacus Velinus, operata dai Romani, ha permesso di canalizzare le acque del lago verso il Nera, creando la famosa Cascata delle Marmore, una delle più alte d’Europa, con il suo maestoso salto di 165 metri. Oggi il parco è il luogo ideale per una giornata all’insegna della natura, perfetto sia per una tranquilla passeggiata in famiglia che per avventurosi trekking.

Ciò che rende questo parco particolarmente affascinante è la sua vegetazione variegata e lussureggiante. Gli oliveti dominano la fascia pedemontana e una parte di quella montana, soprattutto nell’area che si affaccia sulla conca Ternana. Le ripide pendici montane, ricoperte da fitti boschi di latifoglie, sono punteggiate da spettacolari pareti rocciose che conferiscono al paesaggio un carattere unico.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Istituito nel 1993, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un tesoro naturale che preserva l’ambiente incontaminato di questo massiccio montuoso, estendendosi tra le splendide regioni di Marche e Umbria. Con una superficie di circa 71.437 ettari, il parco si estende su un terreno prevalentemente montuoso, dominato dal massiccio calcareo che segna la continuità tra l’Appennino settentrionale, dalle forme più dolci, e le altitudini più ardite degli Appennini abruzzesi. In questa zona, le montagne assumono tratti severi e scoscesi, creando un paesaggio di straordinaria potenza visiva.

Il parco si snoda lungo la dorsale appenninica, che presenta due versanti distinti. Quello orientale si distingue per la varietà dei paesaggi e degli ambienti naturali, con gole strette e suggestive, come le famose Gole dell’Infernaccio, scolpite nel calcare dalle forze telluriche e dall’erosione. Salendo, i boschi di faggio incorniciano le valli, disegnando un panorama mozzafiato che segue l’orientamento nord-sud della catena montuosa. Il versante occidentale, invece, degrada più dolcemente verso l’Umbria, dove si trovano i celebri Piani di Castelluccio, ampie depressioni ad alta quota che, in primavera e estate, esplodono in una sinfonia di colori grazie alla fioritura delle lenticchie.

Il parco è costellato di piccoli borghi che si inseriscono perfettamente in un paesaggio che cambia volto con il variare delle stagioni. Molte cime di questo territorio superano i 2000 metri di altitudine, tra cui spiccano il Monte Sibilla, il Monte Bove e la Cima del Redentore.

Il Parco dei Monti Sibillini offre un’infinità di itinerari, adatti a tutte le esigenze. La Grande Via del Parco, insieme a sei sentieri ad anello (per un totale di 450 km), consente di esplorare il parco in camper, in moto o in auto, grazie a un’ottima segnaletica che facilita la scoperta dei luoghi più nascosti. Ma per chi preferisce l’esperienza a contatto diretto con la natura, non mancano sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike, sempre ben segnalati e consultabili online per una pianificazione ottimale. Tra i percorsi più affascinanti, spicca il Sentiero dello Zafferano, che ripercorre l’antica via commerciale dell’omonima spezia, offrendo così una doppia immersione, tanto nella bellezza del paesaggio quanto nella storia e nelle tradizioni locali.

Il Parco Regionale del Monte Subasio

Il Parco del Monte Subasio prende il nome dal celebre monte che si erge quasi isolato all’estremità meridionale della catena, dominando la Valle Umbra da un’altezza di 1.290 metri. Questo massiccio montuoso, il più noto dell’Umbria, segna il confine settentrionale della valle, offrendo un ampio panorama che abbraccia il paesaggio collinare circostante.

Il Subasio è intimo simbolo di Assisi, un “Monte de Assisio” che ha visto intrecciarsi la propria storia con quella della città sin dai tempi più antichi, in una simbiosi che si è consolidata nel corso dei secoli. La città, costruita con la caratteristica pietra rosa estratta dal monte stesso, è un riflesso della sua montagna, che da sempre ha fornito alla popolazione risorse essenziali, dai materiali lapidei ai legnami e ai prodotti del pascolo. L’intero centro storico di Assisi, infatti, si inserisce nel Parco, arricchendo il territorio con una doppia valenza: naturale e storico-culturale. La città, costruita con la caratteristica pietra rosa estratta proprio dal Subasio, testimonia il ruolo fondamentale che il monte ha avuto nel fornire risorse essenziali alla comunità, dai materiali lapidei ai legnami, fino ai prodotti del pascolo.

Il Parco ospita cinque Siti di Interesse Comunitario (SIC), aree protette pensate per conservare la biodiversità e tutelare gli habitat naturali. Questi siti includono: il Fiume Tescio (nella sua parte alta), i Colli SelvalongaIl Monte (Assisi), la sommità del Monte Subasio, il Fosso dell’Eremo delle Carceri e Poggio Caselle – Fosso Renaro, tutti luoghi di grande valore ecologico e faunistico.

Per gli appassionati di trekking, il Parco del Monte Subasio propone una vasta rete di sentieri, pensati per soddisfare tanto gli escursionisti esperti quanto i semplici amanti della natura. Tra questi, uno dei percorsi più affascinanti è senza dubbio quello che risale il Fosso Marchetto, un itinerario che conduce alla scoperta delle spettacolari gole scolpite dall’omonimo torrente.