Il parcheggio del Teatro Romano di Gubbio, nonostante l’importanza storica del luogo, è divenuto negli ultimi anni oggetto di molteplici critiche e disagi per i cittadini e i turisti. Questo parcheggio imbrecciato, non asfaltato e privo di segnaletica orizzontale, è a pagamento, ma spesso le condizioni in cui viene gestito non corrispondono al costo che gli utenti devono sostenere. La mancanza di linee guida chiare su dove e come parcheggiare ha portato a situazioni caotiche, come quella vissuta recentemente da una mamma eugubina che si è ritrovata bloccata all’interno del parcheggio per oltre un’ora a causa di altre vetture parcheggiate in modo disordinato.

La disavventura che ha colpito questa cittadina, avvenuta durante un caldo giorno estivo, ha messo in luce una delle criticità maggiori di questo parcheggio. Con due bambini piccoli a bordo, la donna è rimasta intrappolata senza poter uscire con la sua auto perché altre vetture parcheggiate in modo scorretto sia davanti sia dietro la sua le impedivano di uscire. Bloccata dalle 12:30 alle 13:30, la situazione è diventata insostenibile sotto il sole estivo, con la madre costretta a cercare di gestire i bambini piccoli in un contesto di forte disagio.

Fortunatamente, un ausiliare del traffico è intervenuto per cercare di aiutarla, lasciandole anche una sosta illimitata per compensare il disagio. Tuttavia, questo gesto, per quanto apprezzabile, non risolve il problema di fondo: la totale assenza di segnaletica orizzontale nel parcheggio, che consente ai veicoli di essere parcheggiati senza alcun criterio, causando blocchi e situazioni potenzialmente pericolose.

Nel parcheggio del Teatro romano di Gubbio manca la segnaletica orizzontale

La segnaletica orizzontale è uno degli elementi basilari per una gestione ordinata e sicura di un parcheggio. In assenza di questa, gli automobilisti non hanno indicazioni su dove posizionare correttamente i loro veicoli, il che può portare a parcheggi disordinati, e, come dimostrato dal caso della mamma eugubina, al blocco di altri mezzi. Questo non solo causa disagi per chi subisce il blocco, ma può anche creare problemi di sicurezza, soprattutto in situazioni di emergenza, quando è necessario un rapido accesso o una via di fuga agevole.

La questione diventa ancora più critica se si considera che il parcheggio è a pagamento. Gli utenti pagano per un servizio che dovrebbe garantire un minimo di ordine e sicurezza, ma il mancato rispetto di questi requisiti di base rende la situazione intollerabile per molti. Se fossero presenti linee tracciate a terra, qualsiasi veicolo parcheggiato in modo irregolare potrebbe essere multato, e i blocchi, come quello vissuto dalla cittadina, sarebbero evitabili.

La madre eugubina ha segnalato l’incidente all’amministrazione comunale, ricevendo una risposta dallo staff del sindaco, che ha assicurato di prendere atto di quanto accaduto. Tuttavia, non è ancora chiaro se questa situazione porterà a un intervento concreto per risolvere il problema del parcheggio. L’incidente, infatti, non rappresenta un caso isolato, e le segnalazioni di cittadini e turisti su problematiche simili non sono nuove.

Se da un lato l’amministrazione ha dimostrato attenzione, dall’altro è evidente che il problema richiede interventi strutturali e non solo gesti di cortesia o promesse future. I residenti e i visitatori di Gubbio si aspettano che il parcheggio di un sito di rilevanza turistica come il Teatro Romano possieda un’organizzazione efficiente, e che le situazioni di disagio vengano risolte con tempestività e attenzione.

Il parcheggio è diventato simbolo di disorganizzazione

Il parcheggio del Teatro Romano è uno dei principali punti di accesso per i visitatori che vogliono esplorare la città e le sue bellezze storiche, come l’antico teatro stesso e le aree circostanti. Tuttavia, la mancanza di manutenzione adeguata e l’assenza di segnaletica lo hanno trasformato in un simbolo di disorganizzazione. Il fatto che il parcheggio sia imbrecciato, senza alcuna pavimentazione asfaltata, accentua il problema della polvere in estate e del fango in inverno, rendendo l’esperienza di parcheggio scomoda e poco piacevole.

L’introduzione di una tariffa per il parcheggio, sebbene comprensibile per la gestione e la manutenzione, non trova giustificazione se il servizio offerto non è all’altezza. Un parcheggio a pagamento dovrebbe garantire almeno il minimo standard di ordine e funzionalità, condizioni attualmente non rispettate. La domanda che sorge spontanea è: dove finiscono i proventi delle tariffe di sosta se non vengono investiti per migliorare il servizio?

La soluzione sarebbe quella di rivedere la struttura stessa del parcheggio, introducendo una pavimentazione asfaltata che riduca i problemi di polvere e fango. Questo miglioramento non solo renderebbe l’area più presentabile e funzionale, ma aumenterebbe anche la sicurezza e il comfort per i visitatori. Si auspica che la nuova giunta sappia risolvere al più presto il problema ereditato dalle precedenti amministrazioni.