Fabio Paparelli, esponente del Partito Democratico e portavoce dell’opposizione regionale dell’Umbria, è intervenuto in una nota per attaccare la manovra economica All-in recentemente annunciata dalla presidente Tesei e dalla giunta regionale umbra. Paparelli, nel merito, ha detto: “È stata chiamata “All-in” e, in effetti, la manovra presentata ieri in Regione sembra assomigliare proprio ad un’ultima, disperata, partita a poker in cui la Giunta regionale intende giocarsi l’intero banco prima delle elezioni”.
Paparelli contro la manovra all-in
La nota di Fabio Paparelli, piuttosto critica per usare un eufemismo, continua così: “Dopo aver rastrellato le ultime risorse rimaste in cassa il rischio, però, è che la giocata della coppia Tesei e Fioroni rivela l’ennesimo bluff. Nonostante gli anglicismi usati a profusione, dei quali l’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni non sa proprio fare a meno, i bandi usciti in questi anni con l’obiettivo di sostenere l’economia regionale, non hanno portato al successo sperato. Secondo i dati della Cgia di Mestre l’Umbria è l’ultima regione d’Italia a recuperare la ricchezza prodotta in pre-pandemia, con un Pil pro capite sotto la media nazionale e una produttività che risulta ultima tra regioni del centro-nord”.
La maximanovra annuncia investimenti per almeno 120 milioni ma, nonostante l’enfasi, a detta di Paparelli, non si tratta di un record. Infatti, ha detto: “Mettono insieme tutte le identiche misure che nella legislatura sono state spalmate su più annualità. Questo annuncio dunque, dal sapore elettoralistico, è stato pensato per cercare di mascherare il fallimento consumato sul piano delle politiche economiche industriali promosse dall’assessore Fioroni, che sono state giudicate in una recente indagine statistica ripresa dai giornali, le meno apprezzate in Italia rispetto al segmento”.
L’Umbria e quei gap da colmare
Paparelli poi affonda così: “La manovra di fine legislatura appare dunque starata perché non prende in considerazione il vero gap che la regione deve colmare, che è quello della produttività, ne tiene conto di come sono cambiati i bisogni delle imprese dopo la pandemia. La manovra va sostanzialmente a rifinanziare i vecchi bandi confermando l’incapacità di questa Giunta a mettere insieme in tempo utile le risorse del Pnrr con quelle del settennato di fondi europei”.
“Per disegnare – conclude – una prospettiva di sviluppo dell’Umbria basata su innovazione e sulla sostenibilità, capace di colmare quel gap sulla produttività che è la vera stortura del sistema economico umbro. Non aver continuato nel solco del lavoro fatto con tutte le parti sociali sul tema, nel 2019 e aver abbandonato il confronto e la concertazione – conclude – sottolinea ancor di più le fallimentari politiche della destra di governo”.
La manovra all-in
La Regione Umbria ha svelato ieri la manovra economica All-in, un ambizioso piano di investimenti da ben 120 milioni di euro. La presentazione, avvenuta alla presenza della Presidente Donatella Tesei e dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Michele Fioroni, segna un passo decisivo verso il sostegno alla trasformazione digitale, alla sostenibilità e all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese umbre. Tanti i bandi previsti da questo nuovo piano di investimenti.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’ha commentata così: “Questa manovra rappresenta un passo decisivo verso un futuro di crescita e sostenibilità per le nostre imprese. Con l’adozione di queste misure integrate non solo rafforziamo il nostro tessuto produttivo, ma ci assicuriamo che le nostre imprese siano pronte a cogliere le opportunità di un’economia in rapida trasformazione”.