19 Nov, 2025 - 16:30

Papa Leone XIV ad Assisi, Proietti: “Un evento che tocca profondamente la nostra storia spirituale”

Papa Leone XIV ad Assisi, Proietti: “Un evento che tocca profondamente la nostra storia spirituale”

La giornata di domani segnerà un momento storico per l’Umbria, che si prepara ad accogliere Papa Leone XIV ad Assisi in occasione della chiusura dell’ottantunesima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Una visita breve ma intensa, che unisce dimensione spirituale, significato istituzionale e radicamento storico in una terra da sempre legata alla tradizione francescana. Le autorità regionali, le comunità religiose e migliaia di fedeli si stanno preparando ad abbracciare il Santo Padre, la cui presenza rappresenta un evento eccezionale per l’intera regione.

Il programma prevede l’arrivo del Pontefice nella mattinata, con un primo momento di raccoglimento presso la tomba di San Francesco. Sarà un gesto fortemente simbolico, che ribadisce l’importanza universale del messaggio francescano e il profondo legame tra la Chiesa e la città serafica. Successivamente, Papa Leone XIV farà visita privata alle suore agostiniane di Montefalco, un incontro che testimonia l’attenzione del Pontefice verso le realtà monastiche e contemplative. Si tratta della prima visita di Papa Leone XIV in Umbria, accolta come un segno di vicinanza spirituale e pastorale.

Le parole della presidente Proietti: “Una giornata che tocca la nostra storia spirituale”

A sottolineare l’importanza dell’evento è stata la presidente della Regione, Stefania Proietti, che ha rimarcato la profondità del legame tra l’Umbria e il Santo Padre. Le sue parole hanno posto l’accento sulla dimensione non solo religiosa ma anche identitaria della visita.

“L’arrivo del Santo Padre - afferma - tocca profondamente la nostra storia spirituale. L’Umbria accoglie Papa Leone XIV con gratitudine e con la consapevolezza di essere una terra che custodisce un messaggio universale, quello di San Francesco, che continua a parlare al mondo con la forza della fraternità, della pace, della prossimità e della cura del creato”.

La presidente ha poi sottolineato come il magistero di Leone XIV rappresenti una guida per le istituzioni locali:

“La voce del Papa - dichiara - con il suo appello all’attenzione verso gli ultimi, alla tutela della dignità umana e alla responsabilità quotidiana, indica una direzione chiara anche per le istituzioni. L’Umbria sta attraversando trasformazioni importanti e il suo insegnamento ci aiuta a dare corpo a un impegno più forte per la giustizia sociale, la sostenibilità e la costruzione di una comunità salda e solidale”.

La presidente Proietti ha poi evocato l’attesa e la speranza che accompagnano la visita:

“Domani sarà una giornata di speranza. Nel volto dei giovani, delle famiglie, delle persone che vivono momenti di sofferenza e che troveranno nelle parole del Santo Padre conforto e coraggio, si riconosce la forza di un messaggio che parla con verità e dolcezza a tutti”.

Infine, l’invito a trasformare l’evento in un impegno duraturo:

“La visita di Papa Leone XIV non deve essere solo un evento straordinario, ma un invito a prestare sempre più attenzione alla dignità delle persone, alla qualità dei servizi, alla coesione sociale e alla valorizzazione dei territori. L’Umbria – conclude – può essere un laboratorio di convivenza civile e spirituale, un luogo dove la dignità umana resta sempre al centro delle scelte pubbliche”.

Un pellegrinaggio che si inserisce in una tradizione secolare

La presenza di Papa Leone XIV ad Assisi non è solo un evento di cronaca, ma un tassello di una storia lunga otto secoli. Il primo pontefice a recarsi nella città del Poverello fu Gregorio IX nel 1228, in occasione della canonizzazione di San Francesco, avvenuta nella chiesa di San Giorgio, dove il Santo riposava provvisoriamente. Da allora, diciannove Papi hanno raggiunto Assisi, facendo del borgo umbro un punto di riferimento per la spiritualità cristiana e per il dialogo interreligioso.

Nel Novecento e nei primi decenni del Duemila, le visite hanno assunto una valenza ancor più forte. Indimenticabili le sei visite di Giovanni Paolo II, che con Assisi instaurò un rapporto quasi filiale, rendendola luogo privilegiato per gli incontri di pace e per il dialogo tra i popoli. Poi Benedetto XVI, presente nel 2007 e nel 2011, e Papa Francesco, che ha fatto della città serafica un luogo cardine del suo pontificato: nel 2013, nel 2020 e nel 2022, quando partecipò all’incontro internazionale “Economy of Francesco”, ponendo l’accento sul legame tra economia, giustizia sociale e tutela degli ultimi.

Di particolare rilievo resta la firma dell’enciclica Fratelli Tutti, avvenuta nel 2020 proprio sulla tomba di San Francesco, gesto che ha sancito il ritorno centrale del messaggio francescano nel dibattito globale.

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Lorenzo Farneti
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