Papa Francesco ha scritto ai bambini ricoverati all’ospedale di Perugia che frequentano la ‘Scuola dei coniglietti bianchi‘. Le sue parole di conforto e incoraggiamento sono arrivate come risposta a una lettera che i piccoli pazienti avevano inviato a fine marzo scorso al Santo Padre, per esprimere vicinanza e sostenerlo nella lotta ai recenti problemi di salute.
“Noi ti capiamo benissimo, anche le nostre giornate a volte sono difficili e piene di sofferenza, sembrano non finire mai!” avevano scritto i giovani pazienti al Vescovo di Roma, secondo quanto riferisce l’Azienda ospedaliera.
“Ci sono bambini di tutte le età che provengono da tanti paesi diversi e a volte noi la chiamiamo scuola ‘Arcobaleno’ che porta un raggio di sole nel buio della malattia” avevano, inoltre, spiegato al Pontefice a proposito della propria scuola.
Il Papa alla scuola dell’ospedale di Perugia: “Prego per voi”
“Cari amici – così Papa Francesco si è rivolto ai bambini ricoverati all’ospedale di Perugia – grazie molte della lettera che mi avete inviato e che ho apprezzato davvero di cuore”.
“Sono contento – ha detto il Papa ai ‘coniglietti bianchi’ della scuola – di ricevere la vostra vicinanza e di sapere che in questo tempo di permanenza in ospedale, siete bravi”.
“Mi piace leggere che nella scuola, ognuno di voi può trovare un raggio di luce nel buio della malattia – ha commentato, ancora, il Santo Padre – La scuola è un luogo di incontro. Abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme“.
“Avanti su questa strada! Prego per voi, per i vostri genitori e per i vostri insegnanti e medici. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me – Papa Francesco ha salutato con affetto e gratitudine i piccoli pazienti – Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. Fraternamente, Francesco”.
La scuola dell’ospedale di Perugia
La Scuola In Ospedale, nota comunemente anche con l’acronimo SIO, si rivolge dal 1988 agli alunni che frequentano i plessi scolastici presso i reparti di Oncoematologia Pediatrica e TMO e della Struttura Complessa di Pediatria, all’interno dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Nel corso della sua lunga e articolata esperienza, la scuola ha assunto il ruolo, legittimato e riconosciuto da tutto il contesto sanitario, di “portavoce e garante” di tutte quelle forme di sensibilizzazione e attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, che favoriscono la consapevolezza e la condivisione della cultura dell’essere e la presa in carico congiunta delle storie personali.
L’azione educativa si pone, dunque, la finalità di garantire un setting di tutela e salvaguardia dell’integrità individuale e di sostegno e accompagnamento al processo di cura, affinché la malattia non si connoti solo come frattura destabilizzante del sistema di vita, ma anche come possibile occasione di crescita e di sviluppo.
Gli obiettivi della scuola
Tra gli obiettivi principali della scuola in ospedale, c’è quello di favorire il mantenimento dell’integrità psico-cognitiva individuale, attraverso strategie di empowerment delle risorse specifiche, e l’integrazione dell’evento “malattia” nel ciclo di vita, in continuità con la realtà preesistente e in una visione prospettica evolutiva.
Naturalmente, la scuola, in quanto tale, ha lo scopo di garantire il proseguimento del percorso formativo scolastico, nonché il recupero e il consolidamento delle competenze disciplinari. In quest’ottica, la scuola mira a costruire esperienze culturali, anche in forma digitale, che permettano ai bambini il superamento di difficoltà e confini dovuti alla condizione di malattia.
Altrettanto fondamentale per la scuola in ospedale è, poi, riuscire a mantenere il ‘filo rosso’ delle relazioni interpersonali del giovane paziente con il gruppo-classe e i docenti di appartenenza, nell’ottica di agevolare il successivo rientro in aula post ricovero, così da ridurre il rischio della sensazione di isolamento e diversità.