22 Apr, 2025 - 21:30

Papa Francesco, Cardinali legati all'Umbria: ci sono anche Gambetti e Bassetti

Papa Francesco, Cardinali legati all'Umbria: ci sono anche Gambetti e Bassetti

Dopo che Papa Francesco è tornato alla casa del Padre, si comincia a ragionare sul futuro. Il Conclave deciderà il successore di Jorge Bergoglio: la riunione del collegio di cardinali incaricati di eleggere il nuovo papa, che avviene a porte chiuse nella Cappella Sistina, inizierà dopo al massimo 20 giorni dalla dipartita del Pontefice. Il collegio è formato da 135 cardinali elettori e 117 non elettori. In questo articolo, il focus non è sul possibile successore ma su due Cardinali legati, anche se per motivi diversi, all'Umbria, come Mauro Gambetti e Gualtiero Bassetti

Mauro Gambetti, da Custode del Convento d'Assisi a Cardinale

Il nome di Mauro Gambetti è legato all'Umbria, essendo stato Custode del Sacro Convento di Assisi per circa 7 anni (dal 2013 al 2020), quando fu nominato da Papa Francesco suo nuovo Vicario Generale per la Città del Vaticano. 

Nato il 1965 a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, Mauro Gambetti si diplomò a Imola, e, dopo la Laurea in Ingegneria a Bologna, iniziò il suo cammino nell’ordine dei Frati minori conventuali. Da quel momento la sua vita entrò nell'orbita della regola e della fede.

Il primo legame forte con l'Umbria è legato alla laurea in Teologia all’Istituto teologico di Assisi. Sempre nella terra francescana, dopo aver fatto il noviziato a Osimo ed essere entrato nell’Ordine dei francescani, divenne il custode del Sacro Convento di Assisi.

Domenica 25 ottobre 2020, durante l’Angelus, Papa Francesco annunciò l’elezione di Gambetti a cardinale. Proprio lui ha aperto il rosario in piazza San Pietro dopo l’annuncio della morte del Papa, lunedì mattina, ricordando che Francesco diceva sempre «non dimenticate di pregare per me»

Il Cardinale Mauro Gambetti

Dal 2021, il Cardinal Gambetti ha ricoperto il ruolo di vicario generale per la Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro e arciprete della basilica di San Pietro in Vaticano. Bergoglio gli aveva affidato la diaconia che ha sede nella chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano in Roma.

Gualtiero Bassetti, l'ex Arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve

Il legame che lega Gualtiero Bassetti all'Umbria, risale al ruolo di Arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, ricoperto dal 2009 fino al 27 maggio 2022 quando papa Francesco accolse la sua rinuncia al governo pastorale .

L'arcivescovo emerito nato a Popolano, frazione di Marradi, in provincia di Firenze e diocesi di Faenza-Modigliana, il 7 aprile 1942, una volta terminate le scuole medie frequentò il seminario maggiore arcivescovile di Firenze, dove portò a termine gli studi liceali e dopo quelli teologici e filosofici.

Fu ordinato presbitero il 29 giugno 1966 e sempre nello stesso anno fu nominato viceparroco della parrocchia di San Michele a San Salvi, a Firenze. Dopo aver prestato servizio presso il seminario minore di Firenze, per diversi anni, nel 1979 il cardinale Giovanni Benelli lo nominò rettore del seminario maggiore. Nel 1990 Gaultiero Bassetti divenne provicario generale e nel 1992 vicario generale dell'arcidiocesi di Firenze.

Fu nominato nel 1994 da papa Giovanni Paolo II vescovo di Massa Marittima-Piombino mentre nel 1998 Karol Wojtyla lo nominò vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Solo il 16 luglio 2009 papa Benedetto XVI lo nominò arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e nello stesso anno fu eletto vicepresidente della Conferenza Episcopale.

Nel 2014 Papa Francesco lo rese cardinale presbitero di Santa Cecilia; mentre nel 2017 venne nominato Presidente della C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana). Una lunga storia che lega Bassetti all'Umbria, non solo fino al 2022, essendosi ritirato da quel momento nel palazzo vescovile di Città della Pieve.

Bassetti: «Il prossimo Papa? Importante è che sia giovane dentro»

«Sarei sorpreso di un Francesco II? No - ha affermato Bassetti in una recente intervista all'ANSA - dopo l'esito di Papa Francesco lo vedrei molto bene ma non so però se ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di pronunciare di nuovo quel nome e di impegnarsi come ha fatto lui».

Sulla possibilità di un papa italiano: «Ricordo quando si diceva "romano lo volemo, almeno italiano, perché è il vescovo di Roma". Certamente non ci starebbe male un papa italiano, proprio perché la Chiesa è universale: abbiamo avuto un polacco, un tedesco. Ma oggi le possibilità sono minori: i cardinali italiani sono 17, alcuni prossimi al limite d'età. Non come me - scherza Bassetti - che ho 83 anni, e ho già superato da tre il limite».

Nessuna differenza sull'età del futuro pontefice: «Non ha importanza che sia giovane o anziano - conclude Bassetti - è importante che sia giovane dentro e che sia in grado di cogliere tutte le problematiche della Chiesa e nella tradizione della Chiesa, portarla avanti secondo i nuovi tempi».

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Emanuele Landi
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