Dongdong Paolo Camanni, judoka paralimpico e già protagonista alle scorse Paralimpiadi di Parigi, sarà uno degli “inviati speciali” del progetto “Diritti e inclusione contro ogni discriminazione”, promosso dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) in collaborazione con l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad). Questo percorso, pensato per coinvolgere le scuole secondarie, mira a sensibilizzare gli studenti sul tema della disabilità e delle pari opportunità attraverso storie di vita vera e testimonianze dirette.

Paolo Camanni, l’incontro con i ragazzi all’istituto di Terni

Venerdì 25 ottobre, Camanni incontrerà gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo” di Terni, affiancato da Tommaso Strinati, delegato provinciale del CIP Umbria. L’evento si inserisce in una serie di nove incontri organizzati in diverse scuole del territorio nazionale con l’obiettivo di costruire, nelle nuove generazioni, una maggiore consapevolezza su diritti e inclusione. L’atleta parlerà ai ragazzi, raccontando la propria esperienza personale e il suo approccio allo sport, alla vita e agli ostacoli superati grazie al sostegno della famiglia e alla propria determinazione.

Camanni condividerà la propria esperienza, iniziata in Cina e proseguita in Italia. Nato nel 2003, è stato colpito da un retinoblastoma bilaterale, una forma di tumore particolarmente aggressiva che gli ha causato la perdita della vista. In seguito al trasferimento in Italia, ha trovato una nuova famiglia e una comunità pronta a sostenerlo: “Ho avuto modo di sperimentare tutto quello che un bambino deve sperimentare”, ha raccontato in altre occasioni.

Nonostante le difficoltà, Dongdong ha coltivato la sua passione per lo sport, unendola a quella per il pianoforte, gli scout e lo studio. Attualmente, è iscritto alla facoltà di Ingegneria delle Telecomunicazioni a Bologna, un traguardo raggiunto con determinazione. La partecipazione alle Paralimpiadi è stata per lui “la realizzazione di un sogno, un obiettivo che non avrei mai pensato di raggiungere”.

Un progetto per educare i giovani all’accettazione e all’inclusione

Il progetto “Diritti e inclusione contro ogni discriminazione” nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sul tema della disabilità e della diversità, promuovendo la legalità e il rispetto come valori centrali. “Vogliamo condividere una strada la cui meta accomuna entrambi: ed è la piena accoglienza di tutti nel segno della legalità, dei diritti e delle pari opportunità”, hanno spiegato gli organizzatori.

Il CIP ha scelto di rendere protagonisti i suoi atleti paralimpici, definiti “inviati speciali”, per trasmettere messaggi di coraggio e tenacia attraverso le loro esperienze. “Gli atleti del CIP saranno inviati speciali con una missione da compiere: testimoniare come grazie allo sport abbiano trovato il loro posto nel mondo e gli obiettivi per superarsi continuamente”, ha dichiarato il Comitato. L’attività sportiva, nella visione del CIP, rappresenta un potente strumento per abbattere le barriere e favorire l’inclusione sociale, offrendo a chiunque la possibilità di realizzarsi e sentirsi parte integrante della comunità.

La storia incredibile di Paolo Camanni

Dongdong Paolo Camanni, nato in Cina nel 2003 e colpito da retinoblastoma bilaterale, è stato salvato dalle suore della Congregazione di Santa Teresa del Bambino Gesù, che lo accolsero nell’orfanotrofio “Casa dell’Aurora”. In seguito, grazie a una giornalista italiana, trovò una famiglia adottiva in Italia dove iniziò una nuova vita. Qui ha coltivato passioni come il pianoforte e gli scout, oltre allo studio, attualmente presso la facoltà di Ingegneria delle Telecomunicazioni a Bologna.

Parallelamente, Camanni ha coltivato la sua passione per il judo, sport in cui è riuscito a ottenere numerosi successi. Ha conquistato una medaglia d’oro agli European Para Youth Games (EPYG) e due bronzi, uno ai Mondiali 2022 a Baku e l’altro nel 2023 a Birmingham, rendendolo uno degli atleti di punta della sua categoria. Nel 2024, ha avuto l’opportunità di rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi di Parigi, un traguardo che ha definito “il punto di arrivo di un lungo viaggio”. Ora fa parte delle Fiamme Gialle e considera la sua partecipazione alle Paralimpiadi “il punto di arrivo di un lungo viaggio”.