Fonti molto vicine a Paola Salciarini rivelano che la funzionaria di banca ed ex esponente di punta del Movimento 5 Stelle avrebbe accettato l’incarico, proposto dal neosindaco Vittorio Fiorucci, per un assessorato, probabilmente alla cultura e al turismo. Non sarebbe andato molto lontano nella ricerca il nuovo sindaco, andando a scegliere una collega di banca per di più appartenente a un partito schierato a sinistra. Per certe persone l’ambiente di lavoro è totalizzante, perciò diventa per loro difficile aprirsi al mondo reale.

Mancanza di fantasia o di visione? Direi entrambe. La decisione di includerla tra i sette assessori ha generato tuttavia ampi malumori nel centrodestra, preoccupato di perdere uno dei posti riservati alle donne previsto per legge.

Nel contesto, Fiorucci desidera nominare due assessori esterni, complicando, se non bastasse, la distribuzione delle poltrone tra le liste della maggioranza. La possibilità che Salciarini, una grillina, entri nella giunta, suscita imbarazzi e tensioni, con timori di escludere membri chiave di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.

In particolare, l’eventuale nomina di Salciarini rischia di escludere Carlotta Colaiacovo di Forza Italia, Sara Rinaldini di Fratelli d’Italia o Micaela Parlagreco della Lega. In seno alla Lega, esistono forti pressioni per nominare l’ex consigliere comunale Michele Carini o il segretario Luca Ramacci, con quest’ultimo fortemente sponsorizzato dal partito di Perugia.

Paola Salciarini mette in crisi gli equilibri politici della maggioranza

Sugli assessori esterni si sta giocando una partita complicata e delicata. Fiorucci ne vorrebbe due su sette, ma in questo modo dovrebbe tagliare un posto a Gubbio Civica, la sua lista, che attualmente vede Spartaco Capannelli e Filippo Farneti come assessori in pectore rispettivamente per urbanistica-lavori pubblici e bilancio-patrimonio. Mattia Martinelli è l’unico in grado, nella maggioranza, di fare il presidente del Consiglio Comunale. L’alternativa sarebbe tagliare un posto a Fratelli d’Italia, che ha Francesco Gagliardi e Sara Rinaldini come assessori in pectore.

Fiorucci ha promesso in campagna elettorale di coinvolgere “profili esterni di fuori Gubbio”, ma su questo fronte non trapelano indiscrezioni. Dall’interno della maggioranza si sollevano battute ironiche, alludendo al fatto che il neo sindaco potrebbe aver inteso soggetti residenti appena oltre la variante verso le frazioni. D’altronde per un eugubino medio è difficile superare il Monte Subasio da solo senza uno o più accompagnatori di Gubbio…

I mal di pancia nel centrodestra ci sono e si parla di liti, specialmente all’interno della Lega, ma anche a destra c’è chi comincia a provare imbarazzo per il fatto che Spartaco Capannelli ha già fatto l’assessore dal 1997 al 2001 nella giunta di sinistra guidata da Ubaldo Corazzi e che un eventuale inserimento di Paola Salciarini porterebbe addirittura una grillina nella stanza dei bottoni a Palazzo Pretorio. A che cosa è servito per gli elettori di destra aver votato Fiorucci? A trovarsi il “nemico” in casa?

Per l’ufficio stampa si attende un apparatčik designato dai partiti

Indiscrezioni emergono anche sull’ufficio stampa del Comune. Fiorucci avrebbe intenzione di andare avanti, almeno per ora, con Federica Grandis, nominata direttamente dal predecessore Filippo Mario Stirati. Il sindaco starebbe considerando di prendere contatti con i partiti del centrodestra a Perugia per farsi consigliare qualche professionista da portare. Chi parlava di giunta eterodiretta, in questo caso, non andava lontano dalla verità. Il responsabile dell’Ufficio stampa, oltre a essere il portavoce del sindaco lo è anche del consiglio comunale e con esso anche dell’opposizione. Che credibilità avrebbe un “apparatčik” designato dai partiti?

Sembrava tutto fatto per Euro Grilli, ma nella maggioranza ci sono dubbi sull’opportunità di coinvolgere un giornalista professionista di punta già molto esposto in campagna elettorale al fianco del sindaco. Per Grilli sarebbe pronto, in alternativa, un coinvolgimento nell’organizzazione di eventi sponsorizzati dal Comune.

La formazione della giunta Fiorucci si sta rivelando un processo molto più complesso del previsto per colpa dell’inesperienza del sindaco e dalla miopia nella visione complessiva. Le scelte del neosindaco stanno creando tensioni e divisioni all’interno della maggioranza, mettendo a rischio l’equilibrio tra le diverse forze politiche.

La nomina di Paola Salciarini, in particolare, rimane al centro delle polemiche, con il rischio di escludere figure chiave di altri partiti. Certo che se avesse davvero mantenuto la promessa, Fiorucci avrebbe potuto designare un “forestiero” magari con una solida esperienza maturata a Sotheby’s di Londra o qualche incarico di prestigio agli Uffizi.

Ma è difficile uscire dalla mentalità del travet quando si è fatta la carriera del travet…