I tecnici delle ditte incaricate dal Comune di Terni entreranno a breve nella palestra del Centro Federale Paolo D’Aloja di Piediluco, di proprietà di Palazzo Spada, per sistemare le infiltrazioni d’acqua che rischiano di compromettere la stagione agonistica della Federazione Italiana Canottaggio.
Un intervento di somma urgenza, deciso direttamente dal dirigente Federico Nannurelli, che il Comune si è assunto con la ferma intenzione di rivalersi successivamente sulla Regione Umbria, accusata di aver lasciato insoluto il problema dopo lavori eseguiti non a regola d'arte.
A scatenare la polemica è stato l'intervento su Facebook del vicesindaco Corridore che, davanti a una barca che imbarca acqua, ha deciso di prendere i remi in mano mentre gli altri guardavano dalla riva. Il vicesindaco Riccardo Corridore non le ha mandate a dire alla Regione: “Siamo stanchi di attendere: oggi procederemo d’urgenza per sistemare i danni e poi addebiteremo i costi alla Regione. È l’ennesima prova di un’amministrazione regionale che non prende in considerazione lo sviluppo di Terni”.
La vicenda affonda le radici negli interventi di adeguamento e potenziamento finanziati dalla Regione Umbria, eseguiti tra il 2020 e il 2023 presso il Centro Nautico D’Aloja. Un’opera nata per migliorare l’impianto in vista delle competizioni internazionali, ma che si è trasformata in un caso di lavori eseguiti male e di rimpalli di responsabilità.
Le relazioni tecniche del Comune sono chiare: difformità nelle opere di impermeabilizzazione a piano terra, errori nei piani di scorrimento delle acque piovane, e fori di uscita realizzati più in alto rispetto al pavimento, rendendo di fatto impossibile lo smaltimento delle acque. Risultato: la palestra si è trasformata in una vasca di raccolta, con infiltrazioni diffuse nei punti di giunto con la struttura preesistente.
A peggiorare il quadro, la Regione Umbria - secondo quanto asserisce il Comune di Terni - non ha mai formalmente riconsegnato l’immobile al termine dei lavori, lasciando sospeso il passaggio di responsabilità. E così rimangono i problemi evidenti e legati a "vizi esecutivi non sanati dall’impresa appaltatrice”.
Il Memorial Paolo D’Aloja, in programma dal 10 al 12 ottobre, che ogni anno richiama a Piediluco centinaia di atleti da tutto il mondo, incombe in prospettiva su questa querelle istituzionale. Ed è proprio in vista della manifestazione che il Comune di Terni ha deciso di rompere gli indugi e intervenire in somma urgenza.
Ma per Riccardo Corridore la questione va ben oltre il cantiere: “Ci sostituiamo ancora una volta alle inefficienze di una sinistra incapace di intervenire sul territorio di Terni perché semplicemente peruginocentrica. Ai consiglieri regionali ternani eletti dal PD e agli assessori dell’Umbria del Sud ricordo che invece di parlare facessero i fatti. Questo è un fatto e noi lo realizzeremo”.
Un attacco politico diretto che riaccende la frizione tra l’amministrazione comunale di Stefano Bandecchi e la maggioranza regionale di centrosinistra. La questione delle infiltrazioni a Piediluco diventa così il simbolo di uno scontro istituzionale su più livelli: tecnico, amministrativo, ma soprattutto politico.
Nel frattempo, i lavori partiranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di rendere l’impianto agibile per le prossime gare internazionali. Il conto, però, verrà recapitato alla Regione Umbria. E non sarà soltanto una questione di soldi.