E’ ormai in dirittura d’arrivo l’operazione di recupero ultradecennale del complesso di Palazzo Vitelli alla Cannoniera a Città di Castello, sede della Pinacoteca comunale. Proprio questa mattina, martedì 2 aprile, si è tenuto il sopralluogo nel cantiere nel quale il Comune tifernate sta investendo 250 mila euro del PNRR per la ristrutturazione dell’edificio d’angolo e il rifacimento della cinta muraria lungo via Santa Caterina e via Pomerio San Florido.

Al sopralluogo hanno preso parte il sindaco Luca Secondi, il vicesindaco Giuseppe Stefano Bernicchi, l’assessore al Patrimonio e alla Cultura Michela Botteghi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti. Durante la visita, gli amministratori sono stati accompagnati dal titolare dell’impresa Pecorelli Snc di Sansepolcro, aggiudicataria delle opere, dai responsabili della progettazione e della direzione lavori e al responsabile unico del procedimento, l’architetto Lucia Bonucci.

Palazzo Vitelli alla Cannoniera, l’intervento di recupero

Con l’ultima tessera dei lavori, dall’ammontare complessivo di 250.000 euro finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la ristrutturazione dell’edificio d’angolo e della cinta muraria perimetrale, è giunto finalmente a compimento il mosaico ultradecennale degli interventi per il recupero architettonico e funzionale del complesso di Palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello.

La sede della Pinacoteca comunale potrà d’ora innanzi contare su nuovi spazi a servizio delle attività espositive e museali, che torneranno pienamente a disposizione e sui quali l’amministrazione tifernate investirà per una riqualificazione coerente con la destinazione culturale della dimora rinascimentale.

Nel dettaglio, si tratta di ben 90 metri quadrati su tre livelli dello stabile fra via Oberdan e via Santa Caterina rivolto verso l’ex Fat e l’ex ospedale, insieme a ulteriori 50 metri quadrati della porzione a piano terra costruita in aderenza al muro perimetrale lungo via Santa Caterina.

Il sopralluogo che si è svolto stamattina, martedì 2 aprile, ha permesso di costatare, in modo particolare, lo stato di avanzamento dei lavori, che sono già stati completati per quanto riguarda la rimozione di cavi, linee elettriche, scatole di derivazione, vegetazione e la predisposizione della nuova intonacatura delle facciate della cinta muraria lungo via Santa Caterina e via Pomerio San Florido.

L’edificio d’angolo, di cui si notizia fin dal 1699 rispetto a una prima edificazione della residenza datata 1521, è composto da due corpi di fabbrica, di cui uno a tre piani con facciata principale decorata su Largo Monsignore Giovanni Muzi, dove è presente un’edicola in arenaria, e uno a un solo piano in adiacenza al primo, lungo via Santa Caterina.

Palazzo Vitelli di Città di Castello, il sindaco Luca Secondi: “Altro importante tassello per la valorizzazione del centro storico”

Per il sindaco di Città di Castello Luca Secondi:Qui c’è un’altra traccia importante dell’investimento complessivo di questa amministrazione comunale per una valorizzazione del centro storico che passa attraverso tanti interventi di recupero, miglioramento, ridisegno e completamento, come in questo caso, di luoghi e contenitori significativi per la vita cittadina, con l’idea di dare impulso al cuore della nostra comunità dal punto di vista sociale, culturale, economico e turistico”.

Questa parte della Pinacoteca comunale che mancava all’appello ha potenzialità interessati – ha osservato Luca Secondi – che cercheremo di mettere a frutto per completare l’offerta culturale del nostro museo, la cui rilevanza nel mondo dell’arte e della cultura, regionale e nazionale, è cresciuta molto negli ultimi anni grazie a eventi importanti e investimenti costanti nella sua riqualificazione”.

Sottoposto a vincolo diretto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, lo stabile di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, costruito nel 1521, non a caso, è interessato da lavori finalizzati a garantire la sicurezza e la durabilità del manufatto storico, nel rispetto della concezione e delle tecniche originarie di edificazione della struttura, nonché delle trasformazioni significative avvenute nel corso della storia.

Alle opere di consolidamento si sono aggiunti, inoltre, il rifacimento del solaio al primo piano – con la realizzazione di una nuova struttura in legno massiccio di castagno -, della rampa di accesso e della copertura, in parte crollata.