Palazzo Collicola di Spoleto è l’unico museo in tutta l’Umbria ad essersi aggiudicato il finanziamento nell’ambito dell’avviso PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea. Promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il PAC2024 ha portato a una selezione di 40 soggetti per tre diverse aree di intervento. Palazzo Collicola è rientrato in quella volta all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano e realizzate negli ultimi settanta anni.
Palazzo Collicola si aggiudica oltre 35mila euro
La commissione selezionatrice, tenendo conto degli obiettivi previsti dall’avviso pubblico, ha ammesso al finanziamento il progetto presentato dal Comune di Spoleto. Dal Mic per Palazzo Collicola arriveranno quasi 36mila euro (35.880) che saranno destinati all’acquisizione di tre opere dell’artista Jacopo Milani. Si tratta di “Abeceda”, “Dire e detti” e “Linguaggio”, realizzate tra il 2014 ed il 2015 ed esposte in mostre personali e collettive in Italia e all’estero: da Roma a Copenaghen, da Londra a Lisbona, fino a Napoli, Lugano, Parigi e Vilnius.
Le opere di Milani, una volta acquisite dal Comune di Spoleto, entreranno a far parte della collezione permanente di Palazzo Collicola. In previsione ci sono una serie di iniziative che andranno a valorizzare ulteriormente l’acquisizione, quali una mostra personale di Miliani dal titolo “Abeceda”, una pubblicazione a carattere didattico-scientifico, che affianca il progetto di acquisizione e un workshop incentrato sulla costruzione del linguaggio e la relazione con il corpo.
La curatela del progetto è affidata a Maria Paola Zedda, curatrice, direttrice di festival, dramaturg e ricercatrice che da anni conduce una ricerca che si situa tra arti visive, performance, danza e nuove espressioni della teatralità, arricchendo in tal modo gli scambi e le relazioni tra Palazzo Collicola e i soggetti che operano nel contemporaneo.
L’assessore Chiodetti: “Un risultato importante”
L’amministrazione comunale di Spoleto ha espresso viva soddisfazione per il riconoscimento ottenuto dal Mic. “Abbiamo ottenuto un risultato importante, non solo perché essere rientrati tra i 40 progetti finanziati significa aver presentato una proposta di valore sotto l’aspetto artistico e culturale – ha detto l’assessore Danilo Chiodetti – ma anche perché questo ci permette di arricchire ulteriormente la collezione, già ricca e di grande interesse, di Palazzo Collicola rafforzando il suo ruolo di polo di eccellenza per l’arte moderna e contemporanea“.
Chiodetti ha voluto sottolineare come la sinergia tra l’amministrazione e la direzione dei Musei Civici Spoletini stia portando al raggiungimento di nuovi traguardi. “Il lavoro che stiamo portando avanti con il direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini, sta dando frutti importanti sia per la visione unitaria che sta fornendo alla proposta artistica dei musei comunali, sia per l’interesse e la partecipazione crescente che abbiamo registrato nell’ultimo anno”.
Jacopo Milani, nel segno della ricerca interdisciplinare
Jacopo Milani (Firenze, 1979) è un artista la cui pratica indaga le connessioni tra linguaggio e corpo. Il suo lavoro si caratterizza per una forte ibridazione tra vari linguaggi quali la performance, l’installazione, il video, il collage e la fotografia. I suoi progetti hanno coinvolto professionisti di varie discipline tra cui lo scrittore Walter Siti, il regista Dario Argento e il produttore musicale Jean-Louis Hutha. Le opere di Milani sono state presentate in mostre personali e collettive in prestigiose gallerie e istituzioni in Italia e all’estero, oltre ad essere presenti in fondazioni e collezioni private.
I lavori di Milani destinati a Palazzo Collicola incarnano queste molteplici istanze e entreranno in relazione con le opere che fanno già parte del patrimonio del museo, realizzando un continuum che si allarga idealmente a tutta la città. Spoleto, come è noto, dal 1958, ospita il celeberrimo Festival dei Due Mondi, una manifestazione che le ha permesso, fra le altre cose, di avere un’importante dotazione di opere di arte contemporanea.