Ottaviano Nelli, nato a Gubbio nel 1375, è uno dei pittori più rappresentativi del XV secolo in Umbria. Figlio di Martino di Nello, anch’egli pittore, Ottaviano ricevette dal padre i primi insegnamenti che lo avviarono verso una carriera artistica di grande rilievo. La sua arte, caratterizzata da una delicatezza cromatica e da un senso profondo della narrazione religiosa, ha lasciato un’impronta indelebile nella tradizione pittorica eugubina e in numerose altre città italiane.

Ottaviano Nelli iniziò la sua attività artistica in giovane età, attirando subito l’attenzione per il suo talento. Nel 1400, fu chiamato a Perugia per dipingere, insieme ad altri artisti, le armi di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano. Questo incarico segnò l’inizio del suo successo e la sua affermazione come pittore di pregio.

Nel 1403, Ottaviano venne eletto console del quartiere di Sant’Andrea nel libero Comune di Gubbio, allora sotto il controllo dei Montefeltro, signori di Urbino. Questo ruolo non fu l’unico nella sua vita, poiché ricoprì la carica di console più volte, dimostrando anche un impegno civico oltre che artistico.

Sempre nel 1403, Ottaviano firmò uno dei suoi capolavori più celebri, la Madonna del Belvedere, un affresco nella chiesa di Santa Maria Nuova a Gubbio. Questo dipinto è un esempio straordinario del suo stile, caratterizzato da tinte tenui e armoniose, come il rosa e il celeste, arricchite dall’uso dell’oro. La Madonna del Belvedere non è solo un capolavoro artistico, ma anche un simbolo della devozione e della maestria pittorica del Nelli.

Ottaviano Nelli lavorò anche in altre città italiane come Assisi, Foligno, Fabriano

Il percorso artistico di Ottaviano Nelli lo portò a lavorare in diverse città italiane. Nel 1417 si trovava a Urbino, poi si spostò ad Assisi, Foligno, Fabriano, e infine tornò a Gubbio nel 1433, dove stabilì definitivamente la sua bottega. Tra le sue opere principali, oltre alla Madonna del Belvedere, spiccano il polittico di Pietralunga e gli affreschi nella chiesa di Sant’Agostino a Gubbio.

Nella chiesa di Sant’Agostino a Gubbio, Ottaviano realizzò un grande affresco raffigurante il Giudizio Universale (1424-1427) e un ciclo dedicato alle Storie di Sant’Agostino (1422). Questi lavori rappresentano un’importante testimonianza della sua abilità narrativa e del suo talento nel creare composizioni complesse, ricche di dettagli e simbolismo. Il Giudizio Universale, in particolare, colpisce per la sua monumentalità e per l’equilibrio tra il tema drammatico e l’eleganza pittorica.

Ad Assisi, Ottaviano Nelli lavorò in diverse chiese, contribuendo a decorare con affreschi di grande valore spirituale e artistico. Le sue opere si trovano anche a Fabriano, Urbino, Fano e Gualdo Tadino, confermando la sua vasta influenza nel panorama artistico dell’epoca.

A Gubbio, nella chiesa di San Domenico, Ottaviano dipinse un ciclo di affreschi che ancora oggi attraggono visitatori e studiosi. La sua capacità di combinare narrazione religiosa e innovazione artistica emerge chiaramente in queste opere, che dimostrano una sensibilità straordinaria nel rappresentare le emozioni umane e il divino.

Il pittore eugubino aprì anche una scuola di pittura nella sua città natale

Nel 1438, Ottaviano Nelli adottò come figlio un giovane di nome Marte e, negli anni seguenti, su consiglio del fratello Tommaso, aprì una scuola di pittura a Gubbio. Questa decisione segnò un momento importante nella sua carriera, poiché la scuola divenne un punto di riferimento per gli artisti locali e contribuì a diffondere il suo stile e la sua tecnica.

La scuola di Ottaviano Nelli si concentrava sull’insegnamento delle tecniche pittoriche, ma anche sulla formazione artistica completa, trasmettendo ai suoi allievi una profonda comprensione dell’arte sacra e delle esigenze della committenza dell’epoca.

Non si conosce con certezza l’anno della morte di Ottaviano Nelli, ma si presume che sia avvenuta intorno al 1450. Dopo la sua scomparsa, la vedova Balda cercò di annullare l’adozione di Marte per evitare che ereditasse il patrimonio di famiglia. Questo episodio testimonia le complesse dinamiche familiari e sociali dell’epoca.

Le opere di Ottaviano Nelli hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte umbra e italiana. La sua capacità di combinare elementi stilistici provenienti da diverse tradizioni, come quelle di Deruta, Faenza, Casteldurante e Urbino, lo rese un artista unico e innovativo.

A Gubbio, Ottaviano Nelli è ricordato con orgoglio come uno dei suoi figli più illustri. La Scuola Media Statale “Ottaviano Nelli” porta il suo nome, un omaggio a un artista che ha contribuito a elevare il prestigio culturale della città. Le sue opere continuano ad attirare l’interesse di studiosi e appassionati d’arte, che trovano in lui un esempio di dedizione e talento.

Le sue creazioni, caratterizzate da una bellezza senza tempo e da una profonda spiritualità, continuano a ispirare e a raccontare la storia di un’arte che ha saputo raggiungere alti livelli di spiritualità.