Donatella Tesei aspetta il via libera del direttore generale dell’ospedale di Terni per iniziare la cerimonia di inaugurazione dell’elisoccorso. Ma, circondata dai cronisti, è costretta a sfilare gli occhiali da sole e a rispondere alle domande. Una raffica di quesiti che riguardano il progetto del nuovo ospedale di Terni. Già, perché dopo la bocciatura del project financing proposto da Salc e ABP Nocivelli, era arrivato un laconico comunicato della giunta regionale. Che affidava l’incarico di redigere il Documento di indirizzo alla progettazione (DIP) alla direzione Governo del territorio. Con l’ausilio di quella della Sanità e dei tecnici dell’Azienda ospedaliera ternana.

Una fase ancora propedeutica a quella vera e propria di progettazione. Tanto che la governatrice non ci sta ad accettare le critiche di chi (come il PD) ha parlato di mero restyling. O di operazione di maquillage.

Guardi – attacca la presidente della Regione – per la prima volta qualcuno ci mette i soldi e la faccia. Siamo la giunta che ha detto: il nuovo ospedale di Terni si farà. E che ha messo sul piatto 128 milioni. E ancora: siccome sappiamo che questi soldi non sono sufficienti, abbiamo detto che altri fondi arriveranno dal Governo. Vorrei che passassero con chiarezza due concetti: mai nessuno lo ha fatto prima e il nuovo, sottolineo nuovo, ospedale di Terni si farà“.

Lì vicino l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche annuisce. Ricorda la storia dell’ospedale di Narni-Amelia. “Siamo costretti a subire critiche da chi per decenni ha promesso e non ha fatto nulla – dice stizzito -. E invece noi abbiamo cambiato passo. Narni-Amelia è ormai incardinato, finanziato, progettato. Avessimo avuto ancora qualche mese avremmo assistito all’avvio dei lavori. Sarà lo stesso per Terni“.

La governatrice Tesei: “Abbiamo chiesto fondi al Governo, si lavora a un Accordo di programma per l’ospedale di Terni”

La domanda che ci si pone a Terni, sia nelle istituzioni sia tra i cittadini, è quella relativa ai finanziamenti. I soldi disponibili, i famosi 128 milioni stanziati da Palazzo Donini nel bilancio regionale, non sono infatti sufficienti a coprire i costi di realizzazione di un ospedale moderno ed efficiente. Ne servirebbero almeno altri 100, per realizzare una struttura sul modello di quella presentata dai privati, che non è stata ritenuta fattibile dalla commissione tecnica regionale.

La presidente Tesei aveva parlato di “concludenti interlocuzioni con il Governo per incrementare i fondi già disponibili“ per l’ospedale di Terni. E nei mesi scorsi non ha fatto mistero di aver incontrato il ministro della Salute Schillaci per chiedere disponibilità aggiuntive per Terni. Poi c’è il pressing della Lega Umbra su Salvini (ministro delle Infrastrutture) e su Giorgietti (MEF). Affinché la regione Umbria abbia un trattamento analogo a quello dell’Abruzzo. Che ha portato a casa per la sua sanità ben 400 milioni di euro.

Sapete bene – dice la governatrice senza confermare queste indiscrezioni – che già la Regione ha messo a disposizione ingenti risorse. Abbiamo chiesto al Governo di aiutarci, è vero. E questo avverrà attraverso le procedure che saranno poste in essere. La soluzione? Potrebbe essere quella di un Accordo di programma. Ma discuteremo con i ministeri competenti per verificare anche altre strade. L’importante è assicurare tutto ciò che occorre per fare l’ospedale di Terni. Che sarà fatto sicuramente“.

Dopo il DIP, la firma sulla progettazione. Colle Obito soluzione in pole position

Per gli atti formali sul nuovo ospedale, però, bisognerà attendere dopo le elezioni del 17 e 18 novembre. È la stessa governatrice dell’Umbria a spiegarlo.

Attualmente ci troviamo in una fase di transizione pre-elettorale – afferma -. Quindi noi abbiamo predisposto tutta la cornice per dare l’avvio all’operazione. La deliberazione della giunta regionale che incardina la decisione di costruire un nuovo ospedale a Terni, lo stanziamento delle risorse disponibili, l’affidamento del DIP. Che è il documento strategico al quale dovranno attenersi i progettisti. La firma sull’incarico della progettazione del nuovo ospedale ternano sarà uno dei primi atti che assumerò dopo la riconferma“.

Poi c’è il tema della localizzazione, altro fronte caldo. I privati volevano farlo accanto all’esistente. Il Comitato degli ex direttori dell’ospedale propone di mantenere in piedi l’Azienda ospedaliera attuale e affiancarla con un nuovo immobile. Il portavoce dell’opposizione in cosiglio regionale Paparelli (PD) che aveva prlato di mero restyling, ha proposto a più riprese di trovare un sito alternativo. A Maratta, ad esempio, in prossimità delle grandi arterie di comunicazione.

Le ipotesi per il nuovo ospedale di Terni sono aperte – conclude Tesei -. Però questa di Colle Obito è la sede secondo me più idonea per realizzare l’ospedale. Ci sono molte questioni, a cominciare dall’integrazione con la facoltà di Medicina fino alla necessità di realizzare gli esprori. Andare altrove allungherebbe i tempi. La costruzione per stralci? Lo diranno i tecnici, lo dirà il progetto“.