Buone notizie dal San Matteo degli Infermi. L’ospedale di Spoleto a partire da lunedì 17 giugno riattiverà il servizio di cardiologia 24 ore su 24. Dopo la fine dell’emergenza da Covid-19 il servizio era infatti stato ridotto a 12 ore a causa della carenza di medici cardiologi. In questo periodo il nosocomio spoletino aveva sempre puntato però a far tornare operativa l’unità per tutto il giorno e così sarà a breve. A renderlo noto è la stessa Asl Umbria 2 in un comunicato. Si tratta di una estensione dell’orario che sopraggiunge in un momento non facile per l’intero comparto sanitario dell’Umbria a causa delle mancate assunzioni di nuovo personale medico.

Nonostante l’esito negativo delle numerose procedure avviate dalla Asl 2 per nuove assunzioni” si legge in proposito nel comunicato “grazie alla sinergia attivata all’interno della rete del SSR tra tutte le Aziende Sanitarie Regionali, unitamente alla stretta collaborazione con la Scuola di Specializzazione di Cardiologia dell’Università degli Studi di Perugia, si è arrivati al raggiungimento dell’obiettivo prefissato che vedrà il servizio tornare disponibile h24“.

É dunque grazie alla proficua collaborazione con gli altri ospedali regionali che la riattivazione della cardiologia sarà possibile e la Direzione, sentitamente ringrazia. “La Direzione Strategica della Asl2, esprimendo il suo ringraziamento ai propri professionisti e ai medici cardiologi provenienti dalle altre Aziende Sanitarie Umbre, sottolinea l’importanza dell’organizzazione sinergica tra le varie Aziende umbre che ha lo scopo di rispondere in maniera funzionale ai fabbisogni dei cittadini dei vari territorio, mentre si continuerà a lavorare sui concorsi per reperire tutto il personale necessario alla migliore funzionalità e al potenziamento dell’Ospedale di Spoleto” conclude la nota.

Torna la cardiologia h24 a Spoleto: le parole della presidente Tesei

Viva soddisfazione per il ripristino del servizio di cardiologia h24 presso il nosocomio spoletino è stata espressa anche dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.Il ripristino del servizio h24 rappresenta un obiettivo cruciale nel percorso per il completamento del Terzo polo” ha rimarcato.

In un post dalla sua pagina Facebook ha scritto: “Nonostante le difficoltà incontrate nelle numerose procedure di assunzione avviate dalla Usl 2, grazie alla straordinaria sinergia tra tutte le Aziende Sanitarie regionali e la collaborazione con la Scuola di Specializzazione di Cardiologia dell’Università degli Studi di Perugia, siamo riusciti a superarle e a raggiungere questo risultato“. L’impegno ribadito è quello verso il reclutamento di nuovo personale sanitario. “Continuiamo a lavorare con le strutture sui concorsi per reclutare tutto il personale necessario, garantendo la massima funzionalità e il potenziamento dell’Ospedale di Spoleto e di tutta la sanità regionale” ha concluso.

Sanità umbra: la corsa per il reclutamento di nuovo personale e le lunghe liste d’attesa

Nella sanità umbra persistono gravi carenze di personale, una situazione critica e complessa sottolineata sia dalla dirigenza dell’ospedale di Spoleto che della presidente Tesei. Quella della carenza del personale medico e sanitario nelle strutture umbre è così grave che le strutture stanno richiamando i medici ormai in pensione.

La Regione ha recentemente approvato un piano triennale per il fabbisogno di personale sanitario che andrà dal 2024 al 2026. 872 sono le nuove assunzioni previste, soprattutto medici e infermieri. Cifre a cui si aggiungono gli incarichi libero professionali per cui nella Asl Umbria 1 sarà possibile candidarsi fino alla fine del 2024.

Nel frattempo le liste d’attesa si allungano e i più fragili sono i primi a farne le spese. Proprio ieri avevamo parlato dell’appello lanciato dalle 14 associazioni di “INSIEME! Umbria contro il cancro” che nonostante quattro anni di duro impegno, denunciano la mancata attuazione della rete oncologica umbra. A fronte di focus, incontri, confronti, riunioni per dare “voce a chi voce non ne aveva mai avuta” le associazioni hanno constatato “una situazione della sanità umbra che appare ancora in affanno e in ritardo sulle risposte che i malati si aspettano e di cui hanno bisogno e pure diritto“.