È una delle grandi opere pubbliche della Regione Umbria di cui si parla da decenni. Vittima di una burocrazia mastodontica e di promesse mai del tutto mantenute dai governi di ogni colore, l’ospedale di Narni-Amelia ultimamente sta invece acquistando una fisionomia sempre più concreta. Considerato strategico per la provincia di Terni, sostituirà le attuali strutture di Narni e Amelia, ormai non più adeguate, in quello che diventerà un punto di riferimento per tutta l’Umbria meridionale. Ora la Regione annuncia nuovi importanti passi avanti verso la tanto agognata realizzazione.
Nuove importanti conferme dall’Inail sull’ospedale di Narni-Amelia
Dopo la sospirata approvazione del progetto da parte della Conferenza di servizi decisoria, giunta alla fine di agosto, il 18 settembre c’era stato un incontro cruciale tra l’Assessorato alle Opere Pubbliche, la Regione Umbria, l’Azienda USL Umbria 2 e i rappresentanti dell’Inail che è il finanziatore dell’opera. In quella sede ci si era concentrati sulla validazione del progetto esecutivo, un passaggio obbligatorio previsto dal Codice degli appalti pubblici per rendere il progetto cantierabile. Nell’ultimo confronto è stato confermato che la validazione sarà curata dall’Azienda USL Umbria 2.
In una nota del 15 ottobre indirizzata all’Assessorato alle Opere Pubbliche, la Direzione Centrale del Patrimonio dell’Inail ha evidenziato “la possibilità di far realizzare da parte dell’Azienda USL Umbria 2 che aveva già effettuato la relativa gara, la verifica del progetto esecutivo approvato definitivamente dalla conferenza di servizi. Infatti per gli appalti sopra i 20 milioni di euro è prevista obbligatoriamente per legge questa procedura rigorosa a garanzia di una esecuzione successiva dell’opera scevra da problematiche che in passato si creavano con frequenza” così scrivono dalla Regione.
Canone di locazione bloccato al 3,5%
Ma non è ancora tutto. Uno dei nodi cruciali che ha determinato l’impasse dell’ospedale di Narni-Amelia era il canone di locazione a carico dell’USL Umbria 2. Un canone che inizialmente era previsto al 6,5% e che bloccava l’operazione. L’Inail ha ora confermato formalmente, in seguito alla richiesta della Regione, che quel canone rimarrà invece bloccato a una cifra nettamente inferiore.
“Per quanto riguarda il canone di locazione – si legge ancora nella nota della Regione – si conferma che sarà calcolato secondo quanto previsto dall’art. 9 comma 1 e 3 del vigente Regolamento per gli investimenti e disinvestimenti immobiliari dell’Istituto che prevede che tale canone di locazione, tenendo conto della manutenzione straordinaria a carico del conduttore, non sia superiore al 3,5% del costo complessivo dell’investimento”.
In sostanza, l’avvio del cantiere è sempre più vicino. Nel frattempo si procede sul fronte della realizzazione delle necessarie infrastrutture viarie che eviteranno agli utenti di attraversare il centro cittadino per arrivare al nuovo ospedale. “Parallelamente – conclude la nota regionale – l’Assessorato provvederà all’assegnazione dell’incarico progettuale per la realizzazione dell’investimento di 2 milioni di euro con fondi FSC, per la realizzazione della rotonda sulla ex SS 205 Amerina in modo da rendere compatibile il flusso di traffico stradale con quello in entrata ed uscita dal nuovo nosocomio“.
L’assessore Melasecche: “Ospedale Narni-Amelia simbolo dell’inconcludenza della politica”
Il progetto del nuovo ospedale di Narni-Amelia ha quindi fatto progressi che finora non si erano mai registrati. L’assessore regionale alle Opere Pubbliche Enrico Melasecche, in più occasioni aveva sottolineato come il nuovo nosocomio fosse stato per anni considerato il figlio di un Dio minore, tra burocrazia asfissiante e scarsa concretezza da parte della politica.
Anche perché nel frattempo, il progetto iniziale mai approvato in vent’anni era diventato obsoleto e del tutto inadeguato alle nuove normative. “Il simbolo di una inconcludenza della politica per una generazione ed oltre” aveva dichiarato ad approvazione avvenuta “che aveva portato la stragrande maggioranza dei cittadini a perdere ormai ogni speranza di realizzazione“.