15 Apr, 2025 - 12:48

Nuovo ospedale di Cascia: a che punto è la ricostruzione tra innovazione e sostenibilità

 Nuovo ospedale di Cascia: a che punto è la ricostruzione tra innovazione e sostenibilità

In un silenzioso ma operoso angolo della Valnerina, la ricostruzione prende corpo. E lo fa attraverso una delle sue opere più simboliche: il nuovo ospedale di Cascia. Ieri il cantiere ha accolto una nutrita delegazione istituzionale e tecnica, in una giornata che ha rappresentato molto più di un semplice sopralluogo. È stata, piuttosto, la conferma visibile che la ricostruzione post-sisma può viaggiare al passo con l’innovazione e la sostenibilità, quando a guidarla è una visione condivisa tra enti pubblici, imprese e comunità.

Presente l’assessore regionale Francesco De Rebotti, insieme al dirigente delle Opere Pubbliche della Regione Paolo Paggi, al dirigente dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Francesco Pes e al sindaco di Cascia Mario De Carolis. Con loro, il vicesindaco Marco Emili, l’assessore comunale Daniela Benedetti, i tecnici Paolo Gattini e Andrea Castellini, e il vicepresidente di Ance Umbria, Giacomo Calzoni. Una squadra compatta che ha voluto verificare da vicino lo stato di avanzamento di un’opera fondamentale per il rilancio della sanità locale.


Un’opera al passo con il cronoprogramma

Il messaggio emerso è chiaro: i lavori procedono in linea con il cronoprogramma, senza ritardi né criticità. A guidare la realizzazione sono tre imprese altamente qualificate: Biam (capofila), Consulting Management di Terni e TCS di Latina. L’obiettivo è ambizioso ma preciso: consegnare a Cascia un ospedale moderno, funzionale, rispettoso dell’ambiente e in grado di rispondere alle esigenze sanitarie del territorio. Durante l’incontro, particolare enfasi è stata posta sulla qualità costruttiva e sull’impiego di soluzioni innovative, capaci di alzare l’asticella degli standard edilizi e sanitari.

Uno degli elementi più innovativi emersi è l’impiego di mattoni in canapa e calce, una scelta che sposa elevate performance tecniche con il rispetto ambientale. Questa soluzione, ancora rara nel panorama edilizio sanitario, garantisce ottima traspirabilità, isolamento termoacustico e riduzione dell’impatto ambientale, grazie alla bassa emissione di CO₂.

A completare l’apparato strutturale interno, la compartimentazione in cartongesso con pannelli Farmacel, un materiale che coniuga sicurezza, comfort e durabilità, caratteristiche essenziali per un ospedale destinato a operare in una zona montana, spesso isolata, e soggetta a condizioni ambientali complesse.

Al termine del sopralluogo, l’assessore regionale Francesco De Rebotti ha voluto sottolineare il valore del progetto:

“La ricostruzione dell’ospedale di Cascia non è solo una necessità, ma una sfida che stiamo affrontando con visione e responsabilità. Oggi tocchiamo con mano un cantiere che unisce innovazione edilizia, sostenibilità e centralità del territorio. Un’opera fondamentale per restituire servizi di qualità a questa comunità”. Un concetto chiave: la centralità del territorio, intesa non come margine, ma come fulcro da cui ripartire per costruire una sanità diffusa, accessibile e tecnologicamente evoluta.

Non meno significativo l’intervento del sindaco Mario De Carolis, che ha ribadito l’importanza della collaborazione interistituzionale:

“L’importanza di un modello virtuoso di collaborazione tra enti e imprese, orientato a un obiettivo comune: realizzare un ospedale efficiente, sicuro, accessibile e in armonia con l’ambiente. Questa struttura rappresenta un rilancio atteso da anni. Vederla prendere forma con questi standard qualitativi ci dà fiducia e ci rende orgogliosi del percorso intrapreso”. Parole che riflettono il sentimento di una comunità che, pur duramente colpita, ha scelto la strada della resilienza e dell’innovazione.

Una struttura pensata per il presente e il futuro

Il nuovo ospedale non sarà solo una ricostruzione “del passato”, ma un salto di qualità verso il futuro. Il presidio ospiterà reparti fondamentali per l’assistenza territoriale: diagnostica per immagini, pronto soccorso, medicina generale, fisioterapia e ambulatori specialistici. Saranno previsti spazi flessibili, integrati con la telemedicina e con soluzioni smart per la gestione energetica. Questa configurazione risponde all’esigenza di contrastare lo spopolamento delle aree interne e garantire il diritto alla salute anche in zone decentrate, riducendo le disuguaglianze territoriali. L'ospedale di Cascia può diventare un modello virtuoso per tutte le aree italiane colpite da calamità naturali. Il coinvolgimento coordinato di Regione, Comune, imprese e tecnici, unito a un chiaro impegno sulla qualità e la sostenibilità, dimostra che la ricostruzione può essere anche occasione di rilancio, se non addirittura di innovazione strutturale.

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Lorenzo Farneti
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