A Orvieto nasce il Comitato della salute pubblica, che si prefigge di aprire il dibattito sulla sanità nel territorio, ma l’iniziativa non piace alla sindaca Roberta Tardani che risponde con una commissione comunale. Il Comitato orvietano è tornato a incontrarsi nei giorni scorsi. E ha rilanciato la propria missione.

È fondato da liberi cittadini senza sigle partitiche – dicono i promotori in una nota -. E l’obiettivo è quello di fare rete sul territorio tra tutte le persone, gli enti e le associazioni che già si dedicano a favore del diritto alla salute. Cercando di fare da connettore fra tutte le realtà interessate a favorire un rilancio serio della sanità pubblica“.

Immediata la risposta della prima cittadina. La sindaca Tardani ha, infatti, chiesto al presidente del consiglio comunale Olimpieri l’istituzione di una commissione ad hoc. E la calendarizzazione di una serie di audizioni. “Per una corretta e trasparente informazione ed evitare strumentalizzazioni”.

Ad Orvieto sulla sanità si apre il dibattito, la sindaca lo vuole riportare nelle istituzioni

Mentre il neo costituito Comitato per la salute pubblica dell’Orvietano invitava l’amministrazione comunale a partecipare alle sue iniziative, dall’ufficio della sindaca Tardani partiva la richiesta di “riportare nelle sedi istituzionali il confronto sui temi della sanità. Per evitare strumentalizzazioni sulla salute dei cittadini che rischiano di allontanarci dall’obiettivo comune di difendere e garantire un diritto fondamentale“. 

Insomma, il Comune ha tutta l’intenzione di dettare l’agenda. E non lasciare la palla ai componenti del Comitato. Che nel frattempo stava lavorando a una raccolta firma per il mantenimento del Distretto Sanitario di Orvieto e far sì che non sia solo una scatola vuota, senza servizi. E poi, mettere in campo un evento per il 14 settembre sul diritto alla salute e il Servizio Sanitario Nazionale a confronto con quello di altri Paesi. E, infine, affrontare l’implementazione della lista delle criticità del Servizio Sanitario e Socio Sanitario Orvietano.

“Ho chiesto al presidente Olimpieri – ribatte la prima cittadina orvietana – di mettere all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni della Conferenza dei capigruppo la costituzione di una commissione ad hoc sulla sanità. E quindi calendarizzare una serie di audizioni con soggetti qualificati. A partire dai rappresentanti della Regione Umbria, dei vertici dell’Usl Umbria 2, del distretto sanitario di Orvieto, dell’ospedale Santa Maria della Stella, e dei sindacati. Vogliamo in questo modo riaffermare e rafforzare il ruolo che in tema di politiche sanitarie spetta ai sindaci e ai Comuni. Ovvero quello di monitoraggiocontrollo e indirizzo, ma anche ristabilire una corretta e trasparente informazione. E quindi poter valutare l’adeguatezza delle soluzioni già individuate e avanzare proposte condivise per risolvere le criticità ancora esistenti”.

Con le elezioni alle porte, il Comune di Orvieto cerca di giocare in difesa nel dibattito sulla salute

È la stessa sindaca di Orvieto, nella sua nota, a evidenziare il ragionamento che si muove dietro la mossa politica di “depotenziare” l’azione del Comitato salute pubblica.

“Non sfuggirà a nessuno – afferma Roberta Tardani – che alle porte c’è un’importante scadenza elettorale. E il rischio che il tema della salute dei cittadini possa essere utilizzato come arma politica è già purtroppo evidente”.

Insomma, dal palazzo del Comune si intravede il rischio di un uso strumentale del dibattito. Anche perché l’esito delle recenti amministrative ha premiato l’uscente coalizione di governo di centrodestra con un vantaggio risicato. Spazio quindi al dibattito da fare nelle sedi delle istituzioni, sotto l’egida dell’amministrazione Tardani. Senza chiusure, però, alla partecipazione del Comitato costituitosi nell’Orvietano.

“Se c’è veramente la volontà comune di affrontare la questione con serietà e senso di responsabilità – conclude la sindaca di Orvieto – non c’è alcun bisogno di fughe in avanti o tantomeno di comitati dal sapore elettorale. E si troverà, invece, nel sindaco di Orvieto la piena disponibilità a confrontarsi, ragionare e proporre soluzioni nelle sedi deputate, le uniche che possono dare le risposte che la nostra comunità attende“.