Ancora un altro incidente a Orvieto, dopo l’uomo morto travolto da un trattore. Questa volta una buona notizia: un ragazzo di 14 anni è miracolosamente sopravvissuto dopo essere caduto in un torrente a Orvieto Scalo. L’incidente è avvenuto ieri 30 aprile intorno all’ora di pranzo, quando il giovane, residente nella zona, è precipitato da diversi metri d’altezza finendo nel letto di un torrente sottostante. Immediati i soccorsi degli operatori del 118, che hanno recuperato il ragazzo ferito e dopo averlo barellato lo hanno trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Perugia.

Ragazzo cade in un torrente a Orvieto: cosa è successo

L’elisoccorso Nibbio è stato rapidamente dispiegato per soccorrere il 14enne che è stato trasportato all’ospedale di Perugia. Il luogo dell’incidente, situato sotto il ponte di via 7 Martiri, presentava difficoltà di accesso, ma i vigili del fuoco di Orvieto e il personale del 118 sono stati tra i primi a raggiungere il ragazzo. Nonostante la gravità della caduta, fortunatamente il terreno sabbioso ha attutito l’impatto della caduta riducendo la gravità delle lesioni.

Sotto shock e dolorante, ma cosciente, il ragazzo non risulta in pericolo di vita. E presenta ferite molto più lievi di come sarebbero potute essere se il fondo del torrente fosse stato diverso. La notizia dell’incidente ha velocemente allarmato la comunità locale e diverse persone si sono radunate sul luogo del ritrovamento, assistendo ai tentativi di soccorso. Dopo le prime cure sul posto, il 14enne è stato affidato al personale del 118 che, con l’aiuto dei vigili del fuoco, lo ha trasportato in elicottero all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stato ricoverato.

La polizia locale e gli agenti del commissariato di Orvieto hanno immediatamente avviato le indagini sulla causa dell’accaduto. In queste ore stanno esaminando attivamente i dettagli della caduta ascoltando le testimonianze di familiari, amici e persone a lui vicine. Tutte le possibilità vengono considerate: dalla caduta accidentale, forse mentre il ragazzo tentava di recuperare un oggetto, fino a un possibile atto intenzionale. Quest’ultimo forse motivato dalla paura di rimproveri per un’assenza da scuola. Ovviamente tutto è in fase di accertamento.

Stessa dinamica per un ragazzo di 25 anni a Udine

Molto simile alla dinamica del ragazzo di Orvieto anche quella del giovane di 25 anni, originario di Muggia, rimasto ferito dopo essersi tuffato nel torrente Palâr, nel comune di Trasaghis (Udine). Durante l’attività ricreativa con un gruppo di amici, il ragazzo ha subito un trauma costale che ha reso necessario l’intervento dei soccorsi.

Gli amici presenti hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Al loro arrivo, il ragazzo, nonostante il dolore, era ancora in grado di muoversi autonomamente. Le squadre di soccorso, comprese la stazione di Udine del Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e l’elisoccorso regionale, sono state mobilitate prontamente. L’elisoccorso è stato il primo a raggiungere la scena, sbarcando l’equipe medica direttamente sul posto.

Dopo una valutazione iniziale, i medici hanno disposto il trasferimento immediato via elicottero all’ospedale di Udine per ulteriori controlli e trattamenti. Il tutto si è svolto rapidamente in un lasso di tempo compreso tra le ore 13 e le 15 e anche in questo caso l’elisoccorso ha svolto un ruolo fondamentale.

A Belluno torrente ingrossato blocca 5 ragazzi

Problemi con i corsi d’acqua anche nel bellunese dove un torrente ingrossato dalle piogge dovute al maltempo ha bloccato cinque ragazzi in località Ospitale di Cadore. Qualche settimana fa, infatti, la centrale del Suem ha ricevuto un allarme dai Carabinieri, che segnalava un gruppo di escursionisti rimasto bloccato a causa del corso d’acqua in piena.

L’incidente è avvenuto lungo il sentiero 483 nel Gruppo del Bosconero. Mentre una squadra del Soccorso Alpino raggiungeva i ragazzi, gli operatori hanno lavorato per ottenere le coordinate precise del luogo in cui si trovavano, situato vicino a una briglia sotto la Casera Valbona. Si è scoperto che, dei cinque escursionisti, due erano riusciti a superare il guado da soli, mentre gli altri tre esitavano a tentare il passaggio. Una volta raggiunto il gruppo i soccorritori hanno steso una corda per aiutare i tre ragazzi rimanenti a superare l’ostacolo. Grazie all’intervento tempestivo e all’esperienza del Soccorso Alpino, tutti e cinque gli escursionisti, tre ragazzi e due ragazze di Ponte San Nicolò, di età compresa tra i 20 e i 22 anni, sono stati messi in salvo.