Una pattuglia della Polizia Stradale, impegnata in un controllo di routine presso l’Area di Servizio “Giove Ovest” sull’autostrada A1, ha portato alla luce una scoperta sorprendente. Due ragazzi napoletani, rispettivamente di 31 e 21 anni, sono stati fermati a Orvieto a bordo di una Jeep Renegade carica di argenteria, per un peso complessivo di 92,5 chili.
Il comportamento nervoso dei due giovani ha subito insospettito gli agenti che hanno deciso di eseguire un controllo più approfondito. Durante la perquisizione all’interno del veicolo hanno infatti trovato otto borse che sembravano comuni sacchetti per la spesa. Ma che si sono rivelate piene di preziosi oggetti in argento. Tra questi: calici, incensieri, vassoi, monete antiche, cornici e posate, tutti contrassegnati dalla punzonatura “argento 800”, un marchio che ne certifica l’alta qualità e valore.
Ipotesi furti nelle chiese per l’argenteria dei ragazzi fermati a Orvieto
La quantità e il tipo di argenteria ritrovata fanno pensare che la merce possa provenire da furti in chiese e luoghi sacri, dal momento che molti degli oggetti rinvenuti sono tipicamente utilizzati durante le cerimonie religiose. Il valore complessivo della refurtiva, una volta catalogata, si aggira intorno agli 85.000 euro, ma potrebbe salire ulteriormente considerando i pezzi di antiquariato presenti.
I due ragazzi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre l’argenteria è stata sequestrata. L’operazione della Polizia Stradale potrebbe aver interrotto il trasferimento del carico verso un luogo di ricettazione, probabilmente destinato al mercato nero. Tuttavia, è importante ricordare che, secondo la legge, i due imputati devono essere considerati innocenti fino a prova contraria e fino a un’eventuale condanna definitiva.
Un altro caso di furto: arrestato a Roma un georgiano con 22.500 euro e argenteria
Quello dei ragazzi fermati e denunciati a Orvieto per furto d’argenteria non è un caso isolato e porta alla luce quello che sembra essere un nuovo trend. Non è la prima volta infatti che le forze dell’ordine si trovano di fronte a un caso di furto di argenteria di rilevante entità. Nel mese di maggio, a Roma, un cittadino georgiano di 50 anni è stato arrestato dai Carabinieri per furto e istigazione alla ricettazione e corruzione. L’arresto, come riporta Il Messaggero, è scattato dopo un tentativo di fuga a bordo della sua auto. L’uomo, già noto alle autorità per i suoi precedenti penali, ha cercato di sfuggire ai controlli nei pressi del cimitero del Verano, avviandosi verso l’autostrada.
La fuga è stata però di breve durata: la pattuglia dei Carabinieri è riuscita a fermare il veicolo poco dopo e a procedere con la perquisizione. All’interno dell’auto, sono stati trovati oltre 22.500 euro in contanti e una quantità significativa di argenteria. Insieme a gioielli, orologi e altri oggetti di valore, tutti presumibilmente rubati. Il 50enne, che viaggiava su un’auto con targa lituana, ha persino tentato di corrompere gli agenti offrendo parte del denaro trovato a bordo. Il tentativo è stato, ovviamente, vano e l’uomo è stato immediatamente arrestato. Le indagini condotte successivamente hanno rivelato che la refurtiva era stata sottratta proprio quella notte da un’abitazione in zona piazza Mazzini, mentre i proprietari erano fuori città.
L’uomo si trova in custodia cautelare presso il carcere di Rebibbia e le indagini continuano per identificare eventuali complici. Il caso conferma ancora una volta come il traffico di argenteria e beni preziosi rappresenti una realtà allarmante. Bande ben organizzate operano in modo capillare e sempre più sofisticato sull’intero territorio italiano.