08 Apr, 2025 - 12:45

Orvieto, Mauro Repetto porta gli 883 al Mancinelli con "Alla ricerca dell'Uomo Ragno"

Orvieto, Mauro Repetto porta gli 883 al Mancinelli con "Alla ricerca dell'Uomo Ragno"

Giovedì 10 aprile, alle ore 21.00, il Teatro Mancinelli di Orvieto ospita Mauro Repetto con "Alla ricerca dell'Uomo Ragno", spettacolo che mescola autobiografia, teatro e musica. Scritto e diretto da Stefano Salvati e Maurizio Colombi, il progetto racconta la storia di uno dei fondatori degli 883 attraverso uno sguardo ironico e personale, con uno stile che si muove tra fiaba pop e performance contemporanea.

Mauro Repetto, l'anima degli 883, a Orvieto con "Alla ricerca dell'Uomo Ragno"

Mauro Repetto porta in scena se stesso e il suo passato, affiancato da Davide Tagliento (nei panni dell'Uomo Ragno) e Monica De Bonis (la ragazza nel sogno). Sul palco si alternano narrazione e immagini digitali che riproducono le icone di un'epoca: da Claudio Cecchetto a Fiorello, passando per Jovanotti e Gerry Scotti, protagonisti della cultura pop italiana degli anni '90. Il tutto in un’ambientazione dichiaratamente surreale, a tratti medievaleggiante, che gioca con lo straniamento e con l'effetto nostalgia.

La scelta di ambientare il racconto in un mondo fantastico consente a Repetto di maneggiare i ricordi con leggerezza, senza trasformare lo spettacolo in un semplice amarcord. La componente visiva ha un ruolo fondamentale: lo spettatore non solo ascolta, ma vede letteralmente il passato riemergere, grazie a una regia che integra tecnologie digitali e atmosfere teatrali. Un esperimento originale che restituisce dignità scenica alla musica pop, portandola fuori dai palchi tradizionali per farne materia narrativa.

Una generazione in scena, tra canzoni e confessioni

"Alla ricerca dell'Uomo Ragno" non è un concerto né una semplice retrospettiva musicale. Repetto costruisce una narrazione personale in cui mescola momenti di comicità, riflessione e frammenti del repertorio degli 883, reinterpretati con leggerezza e ironia. La struttura è quella di un monologo accompagnato da musica, effetti speciali e interazioni visive: uno spettacolo che si affida al ritmo delle immagini e delle parole più che alla nostalgia pura.

In scena, la mente dietro l'iconico gruppo anni '90 al quale è stata dedicata anche una serie tv, rilegge la sua storia da un’angolazione diversa, mettendo in gioco le contraddizioni di chi ha vissuto il successo e poi ha scelto di scomparire dai riflettori. "Peter Parker, come me, potrebbe essere di Pavia anche se ha passato molto tempo a New York", afferma scherzando su quel legame mai sciolto tra provincia e sogni americani. A completare il racconto, un brano inedito presentato per la prima volta proprio al pubblico di Orvieto.

La forza dello spettacolo sta anche nella sua capacità di parlare a un pubblico trasversale: chi era adolescente negli anni '90 si riconosce nei ricordi evocati, ma anche i più giovani possono leggere in questa storia una riflessione sul tempo, sull'identità e sull'arte di reinventarsi. Repetto non si limita a celebrare il passato, ma lo mette in discussione, lo rilegge con disincanto e ne ricava nuove domande.

I prossimi appuntamenti al Teatro Mancinelli di Orvieto

Dopo l’appuntamento con Mauro Repetto, la stagione "Protagonisti" del Teatro Mancinelli continua con proposte che offrono spunti di riflessione e letture ironiche del presente.

Domenica 13 aprile alle ore 18.00 arriva Veronica Pivetti con "L'inferiorità mentale della donna", monologo ispirato a teorie maschiliste del passato, rilette con sarcasmo e intelligenza. Accompagnata da Anselmo Luisi alla musica, l'attrice smonta i luoghi comuni con umorismo e una sottile vena critica.

Il 3 maggio, alle 21.00, va invece in scena "456", una commedia nera con Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino e Carlo De Ruggieri. La storia di una famiglia isolata e in conflitto diventa metafora di una società chiusa, nervosa e carica di tensioni.

Per Mancinelli Off, infine, venerdì 11 aprile alle 19.30, è il turno di "Ne vogliamo uscire tutti", con Davide Simoncini e Sophia Angelozzi. Un confronto tra due anime che esplorano, con pochi filtri, la difficoltà di amarsi e capirsi davvero.

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Giorgia Sdei
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