Tempo di nomine a Orvieto, dove è stata resa nota la composizione della giunta Tardani bis. La riconfermata sindaca della città della Rupe, nella giornata di ieri, giovedì 4 luglio ha firmato il decreto di nomina e conferimento delle deleghe agli assessori che compongono la nuova giunta comunale, tra riconferme e novità, in particolare quella di Spagnoli che diventa vicesindaco.

La giunta Tardani bis: tutti i nomi

  • STEFANO SPAGNOLI, nato a Orvieto il 4 giugno 1963, già comandante della Polizia stradale di Orvieto. Svolgerà le funzioni di vice sindaco con delega a Viabilità e TrafficoSicurezza urbanaSicurezza stradalePolizia locale.
  • ANDREA SACRIPANTI, nato a Orvieto il 25 febbraio 1974, funzionario pubblico presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in comando presso la Usl Umbria 2-Distretto di Orvieto, consigliere comunale uscente. Gestirà le deleghe a UrbanisticaEdilizia e Attività produttiveAmbiente e Igiene pubblicaPolitiche dell’abitarePolitiche comunitarie.
  • GIANLUCA LUCIANI, nato a Orvieto l’11 agosto 1973, imprenditore, assessore uscente.
    Gestirà le deleghe a Mobilità e TrasportiDecentramento e FrazioniDecoro urbanoProtezione civile.
  • ALDA COPPOLA, nata a Orvieto il 25 dicembre 1963, docente di Diritto ed Economia all’Istituto d’istruzione superiore Artistico, Classico e Professionale, assessore uscente. Gestirà le deleghe a Politiche e Servizi socialiFamigliaScuolaIstruzione e FormazioneGiovani e FuturoPari opportunità e Politiche di genereGentilezza.
  • PIERGIORGIO PIZZO, nato a San Donato Milanese il 13 maggio 1971, impiegato della Cassa di Risparmio di Orvieto, assessore uscente. Gestirà le deleghe a Bilancio e TributiLavori pubblici e PatrimonioEnti e PartecipazioniInformazione e DigitalizzazioneSport.

La sindaca Roberta Tardani si è riservata le deleghe a Sviluppo sostenibileSanitàPersonale e Affari generaliAree Interne e Politiche di area vastaCulturaTurismo e marketing territoriale e Agroalimentare.

Roberta Tardani sulla nuova giunta: “Una squadra che mette in campo esperienze amministrative e competenze”

La sindaca Tardani ha voluto sottolineare come la giunta sia espressione di un progetto in continuità con quanto realizzato nei cinque anni del primo mandato. L’obiettivo è la crescita della città di Orvieto e del suo territorio, quale migliore attuazione del programma di governo.

Una squadra che mette in campo esperienze amministrative e competenze – ha commentato la prima cittadina – che saranno in grado di proseguire sin da subito l’importante lavoro portato avanti in questi cinque anni e interpretare al meglio il programma di governo presentato ai cittadini improntato alla crescita e allo sviluppo di Orvieto e del suo territorio. Un obiettivo che si riflette anche nelle deleghe specifiche, dallo Sviluppo sostenibile alle Politiche dell’abitare, dal Decentramento alle Politiche di area vasta, che tengono conto del franco e costruttivo confronto che abbiamo avuto con la città e le sue articolazioni in questi ultimi mesi“.

La vittoria al ballottaggio

Roberta Tardani è stata riconfermata sindaca di Orvieto al secondo turno. Candidata per il centrodestra, la sfida era con Stefano Biagioli, aspirante primo cittadino sostenuto dal campo largo. Al ballottaggio del 23 e 24 giugno, Tardani aveva ottenuto 4.879 preferenze pari al 50,85% contro i 4.715 preferenze pari al 49,15% di Biagioli. A dividere i due candidati erano stati pochi voti: 164.

Tardani, orvietana, 53enne madre di due figli, viene da una lunga gavetta in politica. Da sempre in Forza Italia, nel 2014, dopo l’esperienza come consigliera di zona a Orvieto Scalo, viene eletta in Consiglio comunale. Negli anni ha avuto deleghe strategiche, quali ambiente, servizi sociali, istruzione e sport. Dal 2019 è stata nominata sindaca di Orvieto.

Tardani ha condotto un’intensa campagna elettorale ponendo grande attenzione al programma di sviluppo sostenibile, sia in ambito pubblico che privato. Un’attenzione che ora viene riconfermata dalle deleghe che la prima cittadina ha trattenuto per sé in coerenza con quanto enunciato prima del voto.