Integrazione Ospedale-Distretto sanitario di Orvieto, i sindaci chiedono un incontro alla direzione dell’USL Umbria 2. Ribadita la contrarietà all’ipotesi di un accorpamento dei distretti di Orvieto, Terni e Amelia.

È in estrema sintesi quanto è emerso dalla riunione dell’assemblea della Zona sociale n.12 dell’Orvietano, che ha esaminato il progetto pilota proposto dall’Azienda sanitaria. Che ha ipotizzato di integrare in un’unica direzione quella dell”ospedale di Orvieto e quella del distretto. Ma ci sarà bisogno di un successivo approfodimento, in un apposito appuntamento tra amministrazioni locali e azienda sanitaria locale.

Il progetto elaborato dal direttore del Distretto orvietano Massimo Marchino prevede l’istituzione di un’unica struttura integrata ospedale-territorio sotto la guida di un unico dirigente. Il progetto è già da alcune settimane allo studio e al vaglio nelle sedi competenti. Con la chiara finalità di garantire una effettiva collaborazione e sinergia tra presidio ospedaliero e territorio. 

Distretto sanitario Orvieto: i sindaci chiedono un incontro alla USL Umbria2 sull’integrazione con l’Ospedale

A convocare l’assemblea dei Sindaci della Zona sociale n.12 è stata la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani. Che era stata oggetto di pressing da parte dei sindaci di centrosinistra dell’Orvietano e della petizione lanciata dal Comitato di Salute pubblica. Tardani, dopo la presentazione del progetto da parte della USL, ha preso la palla al balzo. E ha messo sul piatto il progetto pilota, che è stato condiviso anche dalla Regione e dallo stesso Comune di Orvieto.

Resta la contrarietà dei sindaci della Zona sociale n.12, all’ipotesi di accorpamento del Distretto socio-sanitario di Orvieto con i Distretti di Terni, Narni, Amelia. Una posizione già espressa nelle osservazioni presentate a gennaio 2022 al nuovo Piano sanitario regionale pre-adottato dalla giunta regionale nel novembre 2021. Ma ora, con il nuovo progetto in campo, questa ipotesi potrebbe ritenersi superata. Ecco, dunque la richiesta di un incontro con la Direzione dell’USL Umbria 2 per approfondire il progetto pilota di integrazione tra l’ospedale “Santa Maria della Stella” e il Distretto di Orvieto.

Chiesto il mantenimento del Distretto orvietano e bocciata l’integrazione con Terni e Narni-amelia

L’assemblea dei Sindaci della Zona sociale n.12 – è stato ricordato durante l’incontro –  ha richiesto un piano di investimenti per l’ospedale di Orvieto. E il potenziamento della medicina di territorio con la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità presso la sede dell’ex ospedale di Orvieto in Piazza Duomo.

Il documento era stato inviato a novembre 2022 ad Anci e Federsanità, che avevano raccolto osservazioni e contributi dei Comuni umbri rispetto al nuovo piano sanitario regionale. E i Comuni della zona 12 avevano espresso anche la contrarietà all’accorpamento del Distretto e proposto “il mantenimento del Distretto in deroga alla normativa“.

Una richiesta motivata con la collocazione geografica e la composizione anagrafica della popolazione di riferimento del territorio orvietano. Il Distretto deve essere infatti una realtà fortemente legata alla comunità locale.
Altre eventualità – spiegava il documento dei sindaci – non potranno prescindere in ogni caso dalla necessaria previsione di una struttura territoriale con organico adeguato alla gestione e alla erogazione dei servizi sanitari”.

La maggioranza del Comune di Orvieto a sostegno dell’azione della sindaca Tardani sull’integrazione Distretto-Ospedale

L’istituzione di una struttura integrata tra l’ospedale “Santa Maria Stella” e il Distretto socio-sanitario di Orvieto sotto un’unica direzione è una opportunità che siamo pronti a cogliere e una sfida che auspichiamo sappia raccogliere tutto il territorio“.

Ad affermarlo i gruppi di maggioranza al Comune di Orvieto, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Lista civica Tardani Sindaco.

Si tratta di un progetto che, anche in vista della riorganizzazione del sistema sanitario territoriale con la realizzazione della Casa e dell’Ospedale di comunità in Piazza Duomo, assicurerá maggiore efficienza, coordinamento e integrazione tra ospedale e territorio così da rispondere più efficacemente ai bisogni di salute della nostra popolazione. È inoltre una soluzione di prospettiva perché rafforzerà i servizi e garantirá e tutelerá l’autonomia di un territorio che per la posizione geografica e la composizione demografica ha delle peculiarità e delle esigenze specifiche nel contesto regionale. È quello che il sindaco di Orvieto, raccogliendo le istanze del territorio – conclude il comunicato della maggioranza – ha sostenuto in tutte le sedi di discussione sul nuovo piano sanitario regionale“.